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Cronaca

Biancavilla, aggressione ai danni di un medico di pediatria

Fermata una donna, presunta responsabile del gesto

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Una violenta aggressione si è registrata la notte scorsa all’interno dell’ospedale di Biancavilla ai danni di una dottoressa  del reparto di pediatria del “Maria Santissima dell’Elemosina”.   Responsabile dell’aggressione una donna. La stessa ha anche colpito un infermiere e una guardia giurata che erano intervenuti per difendere la dottoressa. Prima del “faccia a faccia” con il medico, la 25enne sarebbe salita al quinto piano, dove c’è il reparto di pediatria, danneggiando alcuni vasi e suppellettili, per poi scendere al Pronto Soccorso dove è avvenuta l’aggressione.

Sul posto sono giunti i carabinieri del comando stazione di Biancavilla che hanno sottoposto a fermo la ragazza e condotta in carcere: le manette ai polsi per la giovane è una conseguenza del decreto anti-violenza approvato dal consiglio dei ministri, che ha inasprito le misure nei confronti di chi si rende responsabile di aggressione nei confronti di operatori sanitari. Tutto sarebbe maturato in un ambito familiare che sarebbe all’attenzione del Tribunale per i minorenni di Catania.

AGGIORNAMENTO ORE  13.32 

Ferma condanna da parte dei vertici dell’Asp di Catania: “L’aggressione subita dalla dottoressa e dagli operatori dell’Ospedale di Biancavilla è un atto gravissimo. Esprimiamo ai colleghi solidarietà e vicinanza. Saremo a loro fianco nelle sedi opportune per condannare questo atto vile e assolutamente ingiustificabile. In questo caso non sono invocabili neppure giustificazioni emotive. Nessun piccolo paziente o familiare era ricoverato nel Presidio. Non è tollerabile entrare in Ospedale con l’obiettivo di imporre con la forza e la violenza una presunta ragione.

Si ringraziano i Carabinieri per il loro tempestivo intervento. È necessario compiere un ulteriore salto educativo e culturale. Nonostante gli sviluppi normativi, l’inasprimento delle pene, le attività di prevenzione messe in campo, le misure di sicurezza attivate e le numerose attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica constatiamo che la prevenzione non è mai abbastanza”.

Parole di condanna del sindaco Antonio Bonanno : “Atto vile e vergognoso l’aggressione a una dottoressa del reparto pediatria dell’ospedale di Biancavilla, assieme a un infermiere e a una guardia giurata. Solidarietà agli operatori sanitari che dedicano ogni giorno il proprio lavoro alla tutela della salute pubblica. L’intensa emotività di quanti beneficiano di una prestazione sanitaria non può mai sfociare in episodi di violenza che vanno sempre condannati.  Ringrazio i carabinieri della stazione di Biancavilla intervenuti tempestivamente sul posto.  Alle presunte responsabili dell’aggressione sarà applicata la legge approvata di recente dal governo Meloni che prevede l’arresto in flagranza differita. E’ necessario che nelle strutture sanitarie il lavoro venga svolto in totale sicurezza a tutela degli operatori”.

Intervento della Cgil e della FP Cgil di Catania per voce dei rispettivi segretari Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa.

“Due giovani donne hanno aggredito una pediatra dell’ospedale di Biancavilla, e solo l’intervento di una guardia giurata, anch’essa ferita così come un infermiere, ha evitato il peggio. L’emergenza sicurezza nei luoghi della sanità è oramai all’ordine del giorno e questo ci preoccupa enormemente, perché mette in pericolo l’incolumità di donne e uomini che non solo investono il tempo della loro vita in una nobile occupazione, ma svolgono un ruolo cruciale per la vita di intere comunità. Pensiamo che non si possano subire questi eventi come se fossero episodi inevitabili. Pensiamo anche che gli accorgimenti presi fino ad ora siano insufficienti. Servono strumenti pensati apposta per la sicurezza di medici e infermieri. Cgil e FP Cgil di Catania esprimono infine sincera solidarietà ai sanitari aggrediti; siamo a disposizione per qualunque esigenza di tipo sindacale possa emergere dopo l’amaro episodio”.

Cronaca

Catania, arrestato uno straniero per tentato furto, trovato dentro cantiere edile

A sventare il tutto l’azione dei carabinieri, allertati dal responsabile della sicurezza del cantiere

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I carabinieri del nucleo radiomobile di Catania sono intervenuti in via Zurria, presso un grande cantiere edile, a seguito della segnalazione ad opera del responsabile della sicurezza, il quale aveva notato dalle telecamere piazzate nei pressi del cantiere la presenza di un individuo intento a forzare una finestra con un oggetto metallico.

Giunti sul posto i militari hanno effettuato una accurata ricerca rintracciando una persona nascosta all’interno di un vano ascensore, nel tentativo di sottrarsi al controllo. Il soggetto, un 59enne di origini Nord Africane senza fissa dimora, è stato immediatamente bloccato e messo in sicurezza; sottoposto quindi a perquisizione, è stato trovato in possesso di una torcia elettrica nascosta nelle tasche della tuta che indossava. Scattate le indagini i carabinieri hanno verificato che una delle finestre dell’edificio era aperta e visibilmente danneggiata.

Poco distante, tra calcinacci e materiali abbandonati, è stata rinvenuta un’asta da ponteggio, oggetto che è risultato perfettamente corrispondente a quello ripreso dalle immagini di videosorveglianza e perfettamente compatibile con i segni di scasso sulla finestra. Gli accertamenti hanno quindi confermato i sospetti: l’attrezzo è stato sottoposto a sequestro penale in quanto ritenuto strumento di effrazione.

Grazie al tempestivo intervento delle pattuglie il ladro non ha avuto il tempo di rubare nulla: la sua azione è stata infatti interrotta prima che potesse mettere le mani su qualsiasi tipo di materiale presente in quel posto.  L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha convalidato il provvedimento.

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Cronaca

Paternò, ennesimo parcometro vandalizzato nella notte

Continuano le azioni vandaliche da parte di ignoti, ai danni delle colonnine di sosta

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Non si placa l’ondata di vandalismi che sta mettendo a dura prova il sistema di parcheggi a pagamento della città. La notte scorsa, ignoti hanno preso di mira un parcometro situato in via Emanuele Bellia, distruggendolo completamente e compromettendone il funzionamento. L’episodio rappresenta l’ultimo di una serie di atti vandalici che negli ultimi giorni hanno interessato diverse zone del centro cittadino, creando non pochi disagi per automobilisti e commercianti della zona. Un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo nelle investigazioni è rappresentato dalle telecamere di videosorveglianza di un istituto bancario presente nelle immediate vicinanze del luogo dell’episodio. Le immagini, se disponibili, potrebbero fornire elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare gli autori del danneggiamento.

Quello di via Bellia non è purtroppo un caso isolato. Negli ultimi giorni, la città di Paternò ha registrato una preoccupante escalation di vandalismi ai danni dei parcometri per il pagamento della sosta. Altre colonnine erano state infatti prese di mira in via Roma e nel parcheggio antistante l’ospedale Santissimo Salvatore. La sistematicità di questi episodi sta destando crescente preoccupazione tra l’amministrazione comunale e i residenti, che si trovano a fare i conti con un fenomeno che, oltre a comportare costi significativi per la riparazione e sostituzione delle apparecchiature, compromette il normale funzionamento del sistema di parcheggi a pagamento.

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