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Paternò, sopralluogo nel cimitero di via Balatelle, consegnati 310 loculi e 4 cappelle

Un preciso piano elaborato dall’ufficio lavori pubblici del comune per dotare il civico cimitero di una struttura che consente di superare definitivamente l’emergenza sepoltura

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Sopralluogo questa mattinata da parte del sindaco Nino Naso all’interno del cimitero di via Balatelle, dove sono stati ultimati e consegnati 310 loculi e 4 Cappelle del blocco “B”. Un preciso piano elaborato dall’ufficio lavori pubblici del comune, su input dell’amministrazione comunale, per dotare il civico cimitero di una struttura che consente di superare definitivamente l’emergenza sepoltura.

Infatti è prevista la costruzione di 5 blocchi denominati “A”, “B”, “C”, “D”, “E”. Fino adesso sono stati realizzati due blocchi “A” e “B” per un totale di oltre 600 loculi e 8 cappelle. Tra quale mese partiranno i lavori per costruire il blocco “C” ossia 310 loculi e 8 cappelle per un importo complessivo di oltre un milione e duecento mila euro. Questa mattina al sopralluogo erano presenti oltre al sindaco, anche gli assessori Antonello Longo e Luigi Gulisano, e l’architetto Domenico Benfatto, responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici.

“Questi interventi rappresentano un impegno concreto per migliorare i servizi cimiteriali e rispondere alle esigenze della nostra comunità. Un passo importante verso il miglioramento delle infrastrutture pubbliche della nostra città” dicono dal comune di Paternò.

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Paternò, degrado stradina di via Scala Vecchia, pronto a intervenire comune Belpasso

Si tratta dell’arteria che collega i due comuni e il sindaco belpassese Carlo Caputo si è offerto di sistemarla, ma il primo cittadino paternese Nino Naso ha specificato che sono già in programma gli interventi di manutenzione

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“Ci sembra urgente intervenire per garantire la sicurezza e il benessere di coloro i quali quotidianamente percorrono la strada; sebbene la strada non ricada nel nostro territorio ma sia di competenza del Comune di Paternò”.

A dirlo è il sindaco di Belpasso Carlo Caputo, il quale, raccogliendo le segnalazioni provenienti dai residenti del Villaggio Giaconia, in territorio di Belpasso, sulle condizioni di degrado del manto stradale della stradina secondaria di via Scala Vecchia a Paternò (arteria che collega il comune paternese con quello belpassese) si è offerto di intervenire “qualora il comune di Paternò” non fosse in grado di “sistemarla in tempi brevi”. Si tratta di una strada altamente pericolosa per automobilisti e mezzi a due ruote.

Nel tratto di strada ricadente nel territorio di Paternò sono presenti avvallamenti vari nonche una dozzina di buche profonde oltre 50 centimetri alcune delle quali aventi con un diametro di oltre un metro.  Una problematica che si ripete ogni qualvolta che piove. L’arteria in questione è percorsa  non solo da coloro che da Paternò si dirigono verso il bivio che immette sulla SS121 in direzione Catania, ma anche da coloro che dai Villaggi Giaconia e Palazzolo si recano verso Paternò.

Tantissimi i casi in cui i conducenti delle autovetture in transito hanno bucato le ruote con gravi danni anche ad ammortizzatori e semiasse. Tanti gli incidenti stradali.  La strada che collega Paternò con Belpasso in teoria è una strada privata, un tempo utilizzata per accedere alle singole proprietà private.

“Per affrontare il problema, in modo tempestivo ed efficace, ho scritto ufficialmente al Sindaco di Paternò, Nino Naso, per invitarlo ad attenzionare la problematica e offrendogli collaborazione . ha detto Caputo- Qualora, per qualsiasi ragione, il Comune di Paternò non fosse in grado di intervenire in tempi brevi, mi sono reso disponibile a operare in via sostitutiva, ovviamente previa autorizzazione formale. La cura e la manutenzione delle infrastrutture stradali non dovrebbero conoscere confini amministrativi ed è solo attraverso un lavoro sinergico tra i comuni che si può rispondere alle esigenze dei cittadini”, ha concluso il sindaco Caputo.

Il sindaco di Paternò Nino Naso in una nota ha specificato che nel “ribadire lo spirito di collaborazione tra Enti confinanti, nell’interesse delle comunità da noi rappresentate sono già in programma gli interventi di manutenzione che saranno effettuati con la massima urgenza, presso la Via Scala Vecchia(salita delle Tre Case). Ringrazio per la disponibilità manifestata”.

 

 

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Catania, l’ex discoteca “Empire”, bene confiscato alla mafia, diventa “Casa della musica”

E’ entrato nella fase operativa il partenariato tra il comune catanese e il Conservatorio statale per rendere l’ex discoteca una struttura al servizio della cittadinanza

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FOTO ANSA

A Catania l’ex discoteca “Empire” di via Zolfatai, bene confiscato alla mafia, diventa una ‘Casa della musica’.  E’ entrato nella fase operativa il partenariato tra il comune e il Conservatorio statale per rendere l’ex discoteca una struttura al servizio della cittadinanza.

Una tematica che è stata affrontata in un incontro tra il sindaco Enrico Trantino, l’assessore ai Beni confiscati alla mafia Viviana Lombardo e il presidente e il direttore artistico del Conservatorio, rispettivamente Carmelo Galati ed Epifanio Comis. La giunta Trantino lo scorso 4 dicembre ha deliberato la formalizzazione dell’accordo con il Conservatorio “Vincenzo Bellini”, istituto di alta formazione di livello universitario, per realizzare una “Casa della Musica” su una superficie di oltre mille e cento quadrati, su due livelli con tetto apribile, per eventi e attività formative che ne facciano fulcro dell’intera provincia per la diffusione della cultura musicale e del suo valore educativo.

L’accordo prevede che il Conservatorio si assuma gli oneri di gestione e di promozione dell’ex Empire, confiscato alla mafia e assegnato al Comune sulla base di uno specifico progetto presentato nel 2022. “E’ una straordinaria opportunità formativa – hanno detto il sindaco Trantino e l’assessore Lombardo – grazie alla promozione e all’organizzazione di eventi in cui la collettività, nella fattispecie prevalentemente studentesca, abbia modo di esibire doti e proposte musicali.

Una sinergia positiva tra il Comune e il Conservatorio, avviata grazie all’impegno dell’ex assessore Michele Cristaldi, che abbiamo portato a compimento, con la convinzione di svolgere un’azione di grande respiro culturale, sociale e istituzionale, anche per il valore simbolico che questa struttura rappresenta. Sul fronte dei beni confiscati alla mafia è doveroso ricordare la proposta di nuovo regolamento, che il consiglio comunale con i propri contributi migliorativi, ha subito adottato”.

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