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Cronaca

Etna, una domenica da dimenticare, due morti e quattro feriti in diversi incidenti

“Una notevole sequenza di richieste di intervento per il Servizio Regionale Sicilia del Soccorso Alpino e Speleologico da nord a sud del vulcano, alcuni con esiti drammatici” dicono dal SASS

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“Domenica appena trascorsa impegnativa sulla neve e sul ghiaccio dell’Etna. Una notevole sequenza di richieste di intervento per il Servizio Regionale Sicilia del Soccorso Alpino e Speleologico da nord a sud, alcuni con esiti drammatici”. A darne notizia è il SASS che traccia “il tragico bilancio” di una domenica da dimenticare con due decessi e diversi feriti.

I Tecnici della Sicilia Orientale del Soccorso Alpino, nella tarda mattinata di domenica, sono intervenuti al di sotto della funivia dell’Etna, dove un ragazzo ed una ragazza, entrambi sedicenni, dopo essere saliti alla Stazione di monte della funivia (2550 m), scivolando sul ghiaccio presente in quota, hanno impattato a quota 2400 su alcuni spuntoni di roccia lavica. Il Soccorso Alpino, allertato dalla Centrale Operativa 118, si è portato immediatamente con la squadra di reperibilità presente ogni fine settimana nel piazzale del Rifugio Sapienza, fino a quota 2300, dove ad attendere vi era il battipista messo a disposizione dalla Funivia dell’Etna per raggiungere i due feriti. I due giovani presentavano entrambi un importante trauma cranico e fratture, sono stati posizionati in barella e scesi a valle fino alla piazzola di atterraggio dell’eliambulanza che li ha trasferiti presso il presidio ospedaliero Cannizzaro di Catania.

In contemporanea altri Tecnici del Soccorso Alpino sono intervenuti presso i crateri Silvestri per un altro giovane di 17 anni di Gela il quale ha riportato un importante trauma spinale durante una scivolata con slittino su ghiaccio compatto.   Mentre il Soccorso Alpino era impegnato in tali incidenti, sul versante sud dell’Etna si apprendeva di un giovane di 17 anni precipitato, lo studente liceale Danilo Marletta, sempre a causa del ghiaccio, in un canalone dentro la Valle del Bove. Il giovane veniva recuperato gravemente ferito mediante elicottero ma poco ore dopo moriva nell’ospedale Cannizzaro.

In contemporanea giungeva una richiesta di soccorso per uno scialpinista scivolato al di sopra del Rifugio Citelli sul versante nord dell’Etna. Intervenivano Tecnici della Stazione del Soccorso Alpino di Linguaglossa che collaboravano alla risoluzione dell’intervento, effettuato mediante elicotteri. Tale incidente verificatosi sul “canalone ad Y”, ha provocato il decesso di Nicola De Cardenas, 60 anni, imprenditore di Pavia e un malore alla persona che accompagnava quest’ultimo.

Catania piange la morte di Danilo Marletta, un ragazzo amante della natura e dello sport e chi lo conosceva parla di un giovane che spesso si recava sull’Etna per delle escursioni.

Nicola De Cardenas era presidente della sede di Pavia di Assolombarda e amministratore delegato dell’azienda “Decsa” di Voghera.  La notizia della morte dell’imprenditore ha destato commozione in particolare negli ambienti dell’imprenditoria locale. De Cardenas è stato il principale artefice dell’adesione di Pavia, nel 2021, ad Assolombarda.

 

Cronaca

Catania, 19enne si finge carabiniere e truffa un’anziana, denunciato

La donna ha ricevuto una telefonata da un fantomatico militare dell’Arma, dicendole che la figlia sarebbe rimasta coinvolta in un incidente e per evitare l’arresto erano necessari 7 mila euro

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Ha inscenato un falso incidente ai danni della figlia fingendo di essere un uomo appartenente all’Arma. Una messa in scena dal valore di ben oltre 7 mila ai danni di una 82enne di Catania, vittima di un “gioco di ruolo”, finito male, messo a punto da un 19enne.

La donna è stata raggiunta telefonicamente dal truffatore con il “metodo del falso Carabiniere”, il quale facendo leva sulla pressione psicologica ed emotiva e tirando in ballo, come detto, un presunto incidente in cui sarebbe rimasta coinvolta la figlia, è riuscito a farsi consegnare, con la richiesta di una presunta cauzione per evitare l’arresto della parente, più di 7000 euro e alcuni preziosi. Si è poi presentato per il ritiro in casa della sua vittima, continuando a far credere di essere un uomo appartenente all’Arma.

È stata, poco dopo, la figlia della vittima a contattare i carabinieri della stazione di Piazza Dante, consentendo l’avvio immediato delle indagini sulle quali, fondamentali, sono stati la precisione e i dettagli forniti dall’82enne nella descrizione dell’uomo e le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza.

I militari hanno avuto modo di vedere con chiarezza il giovane entrare nella palazzina dove vive la donna, in una zona centrale di Catania, uscirne, dopo poco, con un cesto e salire a bordo di uno scooter, opportunamente parcheggiato sul lato opposto della strada.

Le immagini hanno permesso anche di focalizzare l’abbigliamento indossato dal malvivente il giorno della truffa e descritto nei dettagli dalla 82enne, pertanto, quando gli investigatori, accertata la sua identità, lo hanno raggiunto a casa, nel quartiere “Fortino”, hanno controllato e appurato che nel suo armadio ci fossero anche quei precisi abiti indossati per mettere a segno il colpo. Gli indizi raccolti a carico del 19enne hanno permesso ai militari di denunciare quest’ultimo all’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Catania, caseificio e panificio abusivi, cavalli non censiti in un allevamento

Tutti gli alimenti sono stati posti sotto sequestro e distrutti, i locali e gli utensili per la lavorazione sono stati sequestrati ed elevate sanzioni per circa 10 mila euro

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Due cavalli non censiti all’interno di un allevamento di ovini, probabilmente destinati al mercato nero. Questa solo una parte di quanto rinvenuto dalla polizia di stato a Catania, in zona Bicocca, nell’ambito di un’operazione complessa volta al contrasto del fenomeno della macellazione abusiva e delle corse clandestine di cavalli.

Ma non solo, durante la perlustrazione, i poliziotti hanno potuto constatare che il proprietario dell’allevamento, condannato al pagamento di una sanzione pari a 6500 euro, gestiva, clandestinamente, insieme alla moglie, anche un caseificio ed un panificio, in una zona non distante dall’allevamento. Giunti sul posto gli agenti hanno avvertito un forte odore causato dallo stato di cattiva conservazione dei formaggi, al punto tale che, per accedere in alcune stanze, è stato necessario fare ricorso alle mascherine.

I locali si trovavano in pessime condizioni igienico-sanitarie, le attrezzature utili alla produzione e conservazione di formaggi e ricotta non idonei. Durante le verifiche, inoltre, sono state trovate alcune ordinazioni di prodotti caseari che la moglie stava pianificando di evadere ed il forno acceso, pronto per la cottura del pane. All’interno, erano state inserite alcune tavole di legno utilizzate per comporre le pedane per il trasporto delle merci, non idonee per la produzione di alimenti.

Da ulteriori verifiche è emerso che in passato era stato intimato al titolare di sospendere l’attività di lavorazione dei prodotti caseari. L’uomo è stato quindi stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto e posto in commercio prodotti in cattivo stato di conservazione e alimenti pericolosi per la saluta pubblica. Un’ulteriore denuncia è scattata per non aver ottemperato all’ordine di sospensione dell’attività di lavorazione di prodotti lattiero-caseari come già, a suo tempo, stabilito dall’Asp.

Il controllo, coordinato dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, ha visto impegnati sinergicamente i poliziotti del Reparto a Cavallo e i medici del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria dell’Asp di Catania. Tutti gli alimenti sono stati posti sotto sequestro e distrutti, i locali e gli utensili per la lavorazione sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Al titolare, è stata comminata un ulteriore sanzione di 3.000 euro per aver esercitato l’attività senza alcuna autorizzazione.

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