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Paternò, posticipato avvio strisce blu, non ancora certa la data della loro operatività

Stalli a pagamento che sarebbero dovuti partire, secondo il cronoprogramma iniziale, proprio oggi primo febbraio, ma l’azienda che in città sta effettuando lavori per conto dell’Enel, per completare l’intervento necessita di altro tempo

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FOTO WEB

Rinviato a Paternò l’avvio del servizio degli stalli a pagamento che sarebbe dovuto partire da quest’oggi, ossia dal primo febbraio, come era stato annunciato alla fine dello scorso mese di ottobre nel corso di una conferenza stampa. Lo “start” per il nuovo servizio è stato posticipato di qualche settimana, probabilmente ad inizio primavera.

Un rinvio che sarebbe dipeso da fattori esterni alla volontà del comune e della ditta aggiudicatrice dell’appalto. Infatti l’azienda che in città sta effettuando lavori per conto dell’Enel per completare l’intervento necessita di ulteriori settimane. “Quest’ultima non è stata in grado di darci dati precisi circa l’andamento dei lavori relativamente alla conclusione degli stessi – ha detto il comandante della Polizia municipale Nino La Spina – per cui in questo momento non siamo in grado di dire quando saranno attivate le strisce blu. Rassicuro i cittadini che la durata dei 4 anni di servizio decorrano non dalla data della stipula firma del contratto ma dal momento in cui saranno attivate le strisce blu”.

Un contratto di 4 anni per un importo da due milioni e seicento mila euro. Si tratta di una cifra calcolata secondo precisi parametri, dicono dall’ufficio della polizia municipale: ossia si presume che in 4 anni si dovrebbe introitare tale somma, ricordiamo 2 milioni e 600 mila euro. Al netto dell’IVA e a quella   parte della somma spettante alla ditta, nelle casse comunali dovrebbero entrare in 4 anni circa 700 mila euro. “Con le strisce blu -dicono dal comune di Paternò – si intende migliorare la qualità della vita, garantendo un accesso più semplice e sicuro agli esercizi commerciali. Si mira a ridurre il congestionamento del traffico nelle aree urbane e migliorare la fluidità della circolazione”.

Il progetto prevede la realizzazione di 1.078 stalli di sosta regolamentata in tutta la città, supportati da 58 parcometri che garantiranno un accesso più organizzato alle aree di parcheggio. Saranno inoltre assunti 10 operatori che garantiranno il servizio e contribuiranno a mantenere l’ordine e la sicurezza nelle aree interessate. Personale selezionato dalla ditta vincitrice dell’appalto: ne selezionerà in tutto una 20 di unità da cui usciranno i 10 operatori delle strisce blu.   Andando con ordine i 1078 stalli saranno collocati:

–           Largo Assisi: n.16;

–           • Via Santa Lucia: n. 19

–           • Via Carrara: n. 11

–           • Piazzale Dei Diritti Umani (spazio antistante Ospedale civico): n. 57

–           • Via E. Bellia; n. 142

–           • P.zza Caduti di Nassirya: n. 60

–           • Via G.B. Nicolosi: n. 95

–           • P.zza San Francesco di Paola; n.41

–           • Via San Francesco di Paola: n. 11

–           • P.zza Umberto: n.5

* Piazza Santa Barbara: n.11

–           • Via Monastero: n. 10 •

–           P.zza Indipendenza: n. 15

–           • Via Roma: n. 34

–           • P.zza Vittorio Veneto: n.41

–           • Via Vittorio Emanuele, tratto compreso tra P.zza Indipendenza e via Stazione: n.159

–           • Via Stazione: n. 16

–           • Via Strano, tratto compreso tra via Vitt. Emanuele e via Circumvallazione: n. 15

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra vico Cracchiolo e P.zza Purgatorio: n.27

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra via Strano e via Fallica: n. 38

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra via Strano e via Virgillito: n. 22

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra il civico n. 525 di via Circumvallazione e via    Vittorio Emanuele: n. 8

–           • Via Vasta, tratto compreso tra via Baratta e via Circumvallazione/ Bellini: n. 17

–           • Via Canonico Renna, tratto compreso tra via Vittorio Emanuele e via Baratta: n. 33

–           • Via Baratta, tratto compreso tra via Circumvallazione e via Vasta: n. 29

–           • Via Bellini, tratto compreso tra via Fallica e via L. Rizzo: n. 43

–           • C.so Sicilia, tratto compreso tra via Vittorio Emanuele e via Linosa: n. 21

–           • P.zza R. Livatino: n. 27

  • Spazio antistante la “Piscina Comunale”: n. 55.

 

Previste anche le aree libere di parcheggio o sosta delimitate da strisce di colore bianco ubicate in via E. Bellia, tratto compreso tra via Petrarca e via degli Studi nonché tratto compreso tra via Santa Lucia e via N. Sauro; nello spazio antistante l’Ospedale Civico; in via Garibaldi tronco est e tronco ovest; in via Baratta tratto compreso tra via Vasta e via Canonico Renna; in via Vasta; in via Virgillito; in via Petrarca; in P.zza San Francesco di Paola.

Stalli a pagamento che saranno attivi nei giorni feriali dalle ore 09:00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00, ad eccezione nei giorni festivi e domenica. Tariffe giornaliere previste 0,40 euro (più Iva) per i primi trenta minuti di parcheggio/sosta; € 0,70 (sempre più Iva) per ogni ora di parcheggio/sosta; € 2,50 (più Iva) per mezza giornata di sosta dalle ore 9,00 alle ore 13,00 o dalle ore 16,00 alle ore 20,00; tariffe agevolate con abbonamento mensile intera giornata € 50,00 (più Iva). Abbonamento annuale intera giornata € 400,00 (più Iva).

 

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Paternò, “riqualificare Piazza Nino La Russa”, lo chiedono i consiglieri di FdI

Attraverso una mozione si “invita” l’amministrazione comunale a ripulire l’area circostante dai rifiuti e dalle sterpaglie presenti, ristrutturare i chioschi, sistemare l’anfiteatro, installare una recinzione di delimitazione con l’Istituto scolastico “Falconieri”

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La riqualificazione di Piazza Nino La Russa ed il decongestionamento del traffico veicolare al centro di una mozione d’indirizzo presentata dai consiglieri comunali paternesi di Fratelli d’Italia, con in testa il capogruppo consiliare Alfio Virgolini.

La storia dell’ex Giardino Moscato ricadente nel centro storico della città, a pochi passi da piazza Vittorio Veneto, è nota a molti.  Da anni l’area è lasciata allo stato brado e nonostante i piccoli tentativi di recupero e ripristino non ha mai veramente visto la luce.

Piazza che attualmente versa in condizioni pessime, a detta dei consiglieri del partito di Giorgia Meloni: degradata e covo di sporcizia di ogni tipo.

Per questo i consiglieri di FDL mettono nero su bianco 4 punti che potrebbero servire per la completa, e si spera definitiva, riqualificazione del luogo.

Si chiede in primis all’amministrazione comunale di ripulire l’area circostante dai rifiuti e dalle sterpaglie presenti, di ristrutturare i chioschi, di effettuare la manutenzione dell’anfiteatro, di creare un’area a verde pubblico, di installare una recinzione di delimitazione con l’Istituto scolastico Falconieri cosi come una bambinopoli e di ristrutturare i servizi igienici sanitari e le varie attrezzature utili per l’organizzazione di eventi cittadini.

Ma non solo, i consiglieri chiedono pure all’amministrazione di procedere a far realizzare un progetto per la eventuale realizzazione di una nuova arteria di collegamento tra Piazza Nino La Russa e Via Gaudio, al fine di decongestionare il traffico veicolare che ogni giorno si crea in Piazza Vittorio Veneto.

Collegato a questo, il terzo punto nel quale si chiede di contattare i titolari dei terreni limitanti allo slargo affinché possa essere trovata una giusta soluzione dietro acquisizione degli stessi, espropriazione per pubblica utilità o cessione a titolo gratuito.

Ed in ultimo, ma non per importanza, di procedere ad individuare presso altri Enti le occorrenti risorse finanziarie necessarie per la riqualificazione della piazza e la costruzione della nuova arteria stradale da realizzare. Insomma la mozione punta a trovare soluzioni utili al fine di ridar vita e dignità ad uno degli spazi più grandi della città che insiste nel cuore del centro storico paternese.

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Paternò, Scala Vecchia: Alloggi popolari mai completati, cantieri fermi e rischio restituzione fondi

Presentata un’interrogazione dai consiglieri di opposizione Benfatto, Terranova e Di Fazio

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Un progetto da 7 milioni di euro, lanciato nel 2003 per trasformare urbanisticamente e socialmente il quartiere Scala Vecchia, è oggi fermo al palo.

Il programma “Contratti di Quartiere II- Scala Vecchia-Palazzolo”, che prevedeva la costruzione di alloggi popolari, un centro polifunzionale e un parco urbano, rischia di trasformarsi nell’ennesima incompiuta, con conseguenze economiche pesanti per il Comune di Paternò.  Lo sottolineano i consiglieri paternesi d’opposizione, Mariabarbara Benfatto, Lorenzo Terranova e Gabriele Di Fazio in una interrogazione presentata al primo cittadino ed all’Amministrazione. Il contratto d’appalto, con la ditta incaricata dei lavori, si legge nel testo, è stato firmato nel 2021, ma da quasi due anni i cantieri sono fermi. Alla base dello stop ci sarebbe un contenzioso tra l’Amministrazione comunale e l’impresa esecutrice, che rivendica crediti non saldati per circa 450mila euro, a cui si aggiungerebbero ulteriori somme non ancora contabilizzate.

Il cantiere di Corso Marco Polo, dove dovevano sorgere 27 alloggi popolari, è oggi in stato di totale abbandono. Stessa sorte per l’area di via Ciccio Busacca, destinata a ospitare un centro polifunzionale. Il parco urbano in via Lucania è rimasto incompleto e alcune delle principali strade del quartiere non hanno mai beneficiato degli interventi di manutenzione previsti. Nonostante la Regione Siciliana abbia già trasferito circa la metà dei fondi (3 milioni di euro) il rischio di dover restituire le somme non utilizzate è sempre più concreto, con ricadute gravi per le casse comunali.

Le domande, da parte dei consiglieri, sono precise: quali sono le cause esatte dell’interruzione dei lavori? Cosa si sta facendo per risolvere il contenzioso con la ditta? Qual è lo stato effettivo degli interventi e quali misure sono state adottate per evitare la perdita del finanziamento regionale?

I cittadini di Scala Vecchia attendono risposte concrete ed il timore, sempre più diffuso, è che un’occasione storica di riqualificazione venga definitivamente sprecata.

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