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Cronaca

Catania, arrestato un 30enne per due assalti al negozio “Euronics”

Un colpo sarebbe andato in porto, l’altro solo tentato. Si cerca il complice.

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A Catania un 30enne è stato arrestato dalla Squadra Mobile per una tentata rapina e un’altra portata a termine, entrambe aggravate.  L’uomo si trova nel cercare di Catania Piazza Lanza. Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’indagine avviata dopo una tentata rapina commessa, la sera del 18 luglio 2024, in un centro Euronics da due persone travisate con caschi da motociclista e armati, uno di una pistola e l’altro con coltello e spranga in ferro.

L’ assalto sarebbe andato a vuoto perché non c’erano nel negozio cellulari i-Phone, che erano l’obiettivo dei banditi. Una rapina, con analoghe modalità, con il furto di telefoni cellulari di varie marche è stata commessa la mattina di due giorni dopo in un altro negozio della stessa catena commerciale. Ad agire sempre due banditi armati di pistola.

Le indagini basate sulla visione di immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza hanno permesso di attribuire all’indagato i due episodi contestati. La polizia ha anche trovato il motociclo utilizzato per compiere i due assalti e, nell’abitazione del 30enne, anche indumenti compatibili con quelli indossati da uno degli autori dei reati.

Cronaca

Paternò, carabinieri controllano ambulanti, sequestrati alimenti e dati in beneficenza

La merce sequestrata (arance, ortaggi e frutta in genere) è stata devoluta in beneficenza alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino”

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Operazione questa mattina a Paternò da parte dei carabinieri del comando tutela agroalimentare di Messina, con il supporto dei colleghi dell’Arma della locale compagnia e degli agenti della polizia municipale. Il controllo ha riguardato complessivamente 4 ambulanti presenti in Piazza Rosario Livatino e lungo Viale dei Platani.

Carabinieri che hanno proceduto al sequestro della merce. L’operazione di oggi non è altro un controllo finalizzato al rispetto della normativa comunitaria e nazionale sulla rintracciabilità dei prodotti agroalimentari. La merce sequestrata (arance, ortaggi e frutta in genere) è stata devoluta in beneficenza alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino”. Non è chiaro se sono stati sanzionati i venditori ambulanti oggetto dei controlli.

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Cronaca

Etna, colata lavica debolmente alimentata

Il braccio lavico non raggiunge quota 2.000 metri, mentre quella precedente, sulla quale si sovrappone, aveva un fronte avanzato a quasi quota 1.800 metri

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Foto dal profilo "Facebook" Salvo Cocina

E’ sempre più debolmente alimentata la colata che emerge dall’8 febbraio scorso dalla frattura alla base della bocca Nuova dell’Etna, a quota 3.050 metri circa. Il braccio lavico non raggiunge quota 2.000 metri, mentre quella precedente, sulla quale si sovrappone, aveva un fronte avanzato a quasi quota 1.800 metri.

Resta assente l’emissione di nube eruttiva. E’ quanto emerge dall’analisi degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che hanno mantenuto il bollettino di avviso per il volo, il Vona, di colore arancione, che non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Gli strumenti dell’Ingv che seguono costantemente l’attività del vulcano attivo più alto d’Europa da due giorni registrano un calo evidente del tremore, che si attesta costantemente su valori medio-bassi. E’ un segnale della bassa energia presente nei condotti magmatici interni dell’Etna che lascia ipotizzare si stia andando verso la fine dell’attuale fase eruttiva.

Intanto proseguono gli assalti di turisti ed escursionisti nella zona in cui si trovava la colata lavica. La notte scorso intorno alle 3 del mattino una coppia aveva lanciato l’allarme alla centrale operativa dei vigili del fuoco affermando di aver perso il senso di orientamento e di essersi smarrita nei pressi dell’osservatorio astrofisico di Serra La Nave, in territorio di Ragalna . Immediato è scattato il piano di soccorso. Fortunatamente poco dopo è giunta un’altra chiamata alla centrale operativa da parte della stessa coppia informando gli operatori che avevano ritrovato la strada di ritorno.

 

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