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Cronaca

Catania, i finanzieri hanno smaltito 450 panetti di cocaina, sequestrati lo scorso settembre

Sottratti ai narcotrafficanti guadagni per oltre 100 milioni di euro

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A Catania la Guardia di finanza del capoluogo etneo ha provveduto allo smaltimento dei 450 panetti di cocaina, per un peso lordo complessivo di 500 chili, sequestrati nel settembre dello scorso anno a largo delle coste della Sicilia orientale. La Gdf etnea si è avvalsa della collaborazione della componente specialistica ‘Antiterrorismo e pronto impiego” e dei finanzieri del gruppo aeronavale di Messina. Il sequestro fu uno dei più rilevanti quantitativi di cocaina scoperti in Italia.

Il guadagno sarebbe stato nell’ordine di circa 100 milioni di euro al dettaglio. Nell’occasione furono arrestati 5 membri dell’equipaggio di un’imbarcazione per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope aggravato dall’ingente quantitativo. La distruzione della droga è stata autorizzata dalla Procura di Siracusa dopo l’analisi e la campionatura della cocaina eseguite da unità specializzate del Nucleo Pef anche mediante attività di riproduzione fotografica e video.

I risultati di laboratorio hanno restituito evidenze chiare in merito all’elevato grado di purezza della cocaina, consentendo di avvalorare l’ipotesi secondo cui la sostanza fosse di produzione sudamericana, tenuto anche conto della presenza su ogni panetto di un’immagine che richiama un Paese dell’America latina. Dato l’enorme valore di mercato, per lo smaltimento è stato approntato un imponente servizio di scorta e vigilanza nel corso di tutte le fasi: dal caricamento al trasferimento e al successivo conferimento a un impianto di termodistruzione in provincia di Siracusa. Il trasporto è stato effettuato utilizzando un mezzo blindato e scortato, anche da un elicottero della Sezione aerea di Catania.

 

Cronaca

Catania, aggredito infermiere al prornto soccorso “Garibaldi Centro”

Una paziente di 45 anni, contraria alle sue dimissioni, avrebbe lanciato contro il sanitario una bottiglia piena d’acqua, colpendolo al volto e procurandogli un trauma allo zigomo sinistro

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“Gli episodi di violenza ai danni di personale sanitario sono intollerabili. Abbiamo già avviato le procedure necessarie per denunciare l’aggressore. La tutela di tutto il personale, ma anche dei pazienti, è per noi una priorità”.

A parlare è il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giuseppe Giammanco, all’indomani dell’ennesima aggressione nei confronti di un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi Centro”. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio lunedì pomeriggio. Dopo aver avuto l’assistenza necessaria, una donna di 45 anni, contraria alle sue dimissioni, avrebbe aggredito prima verbalmente e poi attraverso il lancio di vari oggetti uno degli infermieri presenti all’accettazione. Il sanitario è stato colpito in pieno volto con una bottiglia piena d’acqua procurandogli un trauma al volto con un evidente ematoma allo zigomo sinistro. Per lui una prognosi di 10 giorni.

“E’ intollerabile- dice Giammanco- assistere a questi episodi di violenza nei confronti di chi ogni giorno cerca di svolgere al meglio la propria professione. Le manifestazioni aggressive non fanno altro che aumentare il livello di tensione cui tutti gli operatori sono sottoposti quotidianamente. E la questione non riguarda solo i sanitari. Chi si reca al pronto soccorso deve potersi sentire al sicuro. E noi faremo di tutto per garantire sicurezza, obiettivo comune di tutte le aziende sanitarie”.

La CGIL di Catania esprime piena solidarietà all’infermiere aggredito presso il pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro, colpito al volto con una bottiglia da una paziente appena dimessa. “Si tratta di un gesto che condanniamo con fermezza, e che purtroppo rappresenta l’ennesimo caso di aggressione ai danni del personale sanitario nella nostra città. L’episodio avvenuto ieri è gravissimo e non può passare sotto silenzio- dichiara Carmelo De Caudo, segretario generale della CGIL di Catania- Chi lavora nei pronto soccorso, spesso in condizioni di forte pressione, garantisce ogni giorno assistenza e professionalità nonostante le carenze strutturali e la cronica carenza di organico. Subire anche la violenza fisica è inaccettabile. Continueremo a stare al fianco di questi lavoratori”.

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Cronaca

Catania, Rimuove i sigilli a sei slot machine, sanzioni per 76mila euro

L’operazione si inserisce nel quadro di una più ampia strategia della Questura di Catania finalizzata al contrasto del gioco d’azzardo illegale

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Prosegue l’attività di contrasto al gioco illegale da parte della Polizia di Stato. Siamo nel quartiere San Cristoforo dove gli agenti hanno effettuato un controllo all’interno di una sala giochi nel già da tempo sotto osservazione per episodi di diffusa illegalità. Durante l’ispezione hanno accertato che il titolare dell’esercizio aveva arbitrariamente rimosso i sigilli apposti, in occasione di un precedente controllo, su 6 slot machine sottoposte a sequestro amministrativo per violazioni alla normativa vigente. Le apparecchiature, che avrebbero dovuto restare inattive, sono state invece trovate nuovamente in funzione e liberamente accessibili alla clientela, in evidente violazione delle disposizioni del sequestro.

Alla luce delle gravi irregolarità riscontrate, gli agenti hanno comminato sanzioni amministrative per un totale di 76mila euro. Il titolare dell’attività è stato inoltre denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di violazione di sigilli.

L’operazione si inserisce nel quadro di una più ampia strategia della Questura di Catania finalizzata al contrasto del gioco d’azzardo illegale e al rafforzamento dei controlli nelle aree cittadine maggiormente esposte a fenomeni di degrado e infiltrazione criminale.

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