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In Primo Piano

Riposto: controlli e sanzioni in una mensa scolastica statale

I Carabinieri denunciano e sanzionano l’amministratore di una mensa scolastica con multe pari a 6.000 euro per gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie

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Continuano i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto del Nucleo Antisofisticazione Alimentare (N.A.S.) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.), per contrastare l’illegalità nel settore agroalimentare e garantire la sicurezza dei consumatori. L’ultima ispezione ha riguardato una mensa scolastica di una scuola statale di Riposto, dove sono state riscontrate diverse irregolarità.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno verificato gravi carenze igienico-sanitarie nei locali in cui venivano preparati i pasti per gli studenti. Le violazioni includevano la pulizia insufficiente delle superfici di lavoro, la gestione inadeguata di frigoriferi e congelatori e l’assenza di una corretta attuazione delle procedure di autocontrollo HACCP, un protocollo fondamentale per prevenire rischi da contaminazioni alimentari.

Inoltre, la formazione del personale sulle buone pratiche igieniche e la gestione dei rifiuti risultavano insufficienti, fattori che avrebbero potuto contribuire a un miglior standard di sicurezza alimentare.

A causa della mancata sorveglianza sanitaria su quattro lavoratori, l’amministratore della mensa, un 72enne di Catania, è stato denunciato, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva, all’Autorità Giudiziaria e multato per un totale di quasi 6.000 euro. La violazione delle norme di sorveglianza sanitaria è considerata una grave negligenza per la tutela della salute dei dipendenti. Tuttavia, non è stata disposta la sospensione dell’attività, in quanto il titolare è stato obbligato a mettere in regola i locali e adeguarsi alle normative igieniche e di sicurezza entro breve tempo.

Le autorità ribadiscono l’importanza di garantire ambienti di lavoro sicuri e cibi salubri, un compito che riguarda tanto la corretta gestione delle strutture quanto la formazione del personale addetto.

In Primo Piano

Catania, pluripregiudicato arrestato per minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale

L’uomo ha opposto violenta resistenza agli agenti della polizia che si erano presentati in casa sua per il controllo di routine

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Aveva pensato di potersi opporre al controllo cui regolarmente deve invece sottoporsi per la sua condizione di soggetto costretto agli arresti domiciliari.

Il protagonista di questo episodio di cronaca è un catanese 46enne. La storia affonda le sue radici nel vuoto di certa ignoranza che immancabilmente sfocia nella mentalità delinquenziale di chi adotta comportamenti tanto illeciti da suonare come un insulto, oltreché alle forze dell’ordine,  anche all’orecchio della società civile. Si rimane basiti, indignati e ci si attende una risposta dalla Magistratura forte, chiara ed inequivocabile.

I FATTI: 

Dopo aver bussato alla porta dell’abitazione di via Cantone, gli agenti della squadra volante della Questura di Catania si sono trovati di fronte l’uomo che, sin da subito, si è mostrato poco collaborativo e parecchio infastidito dal consueto intervento dei poliziotti. Tenendo la porta bloccata con la gamba, il pluripregiudicato ha allungato soltanto il braccio per esibire il documento, sbarrando l’accesso in casa ai due agenti e ostacolando, di fatto, lo svolgimento degli accertamenti previsti dalla legge.

L’attività di controllo nelle abitazioni dei soggetti sottoposti alla misura degli arresti domiciliari rientra, infatti, tra le competenze attribuite agli operatori di Polizia per verificare, in ogni momento e senza preavviso, il corretto adempimento delle prescrizioni previste dalla misura cautelare.

Alla richiesta di fornire spiegazioni sul comportamento tenuto, il 46enne ha iniziato ad inveire contro i due poliziotti, intimando loro di andarsene. Nello stesso tempo, ha chiesto aiuto alla moglie e alla figlia che, immediatamente, si sono posizionate alle sue spalle per fare forza con le braccia e cercare di chiudere la porta di casa. Comprese le intenzioni della famiglia, uno dei poliziotti è riuscito a tenere la porta semiaperta e, per tutta risposta, è stato colpito violentemente al volto da un pugno sferratogli contro dal 46enne che ha continuato a scalciare, minacciando di morte i due agenti.

Malgrado le aggressioni fisiche e verbali, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono riusciti a fare ingresso nell’appartamento; intanto, l’uomo ha, addirittura, cercato di aizzare contro gli agenti pure il suo cane di grossa taglia, mentre moglie e figlia hanno aggredito, a loro volta, i due poliziotti con spintoni. La situazione è tornata alla calma grazie all’intervento di altre due volanti.

Per quanto accaduto, al pluripregiudicato, già agli arresti domiciliari, verrà imputato anche quest’ultimo reato per resistenza, minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale, in attesa del giudizio per direttissima.

Anche la moglie e la figlia del pluripregiudicato sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per aver ostacolato i dovuti controlli da parte dei poliziotti e per averli aggrediti fisicamente.

 

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Cronaca

Biancavilla, arrestato un 44enne per maltrattamenti, vittima la compagna

Tra i due sarebbe scoppiata una discussione per futili motivi, alimentata dallo stato di ubriachezza dell’uomo, poi degenerata con un pugno allo zigomo destro della donna

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Un uomo di 44 anni di Biancavilla è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Paternò, perché responsabile di maltrattamenti in famiglia.  La donna, in particolare, ha chiamato in suo soccorso i carabinieri quando il marito, rientrato a casa, sarebbe scoppiata una discussione per futili motivi, purtroppo alimentata dallo stato di ubriachezza dell’uomo.

La lite, però, sarebbe ben presto degenerata allorquando, alla presenza della loro figlia minorenne, il 44enne avrebbe inveito contro la moglie minacciandola di morte <<… Ti uccido e ti metto dentro la bara, troverò pace solo quando ti ammazzo! …>>, quindi l’avrebbe colpita con un pugno allo zigomo destro, tanto che la vittima, temendo il peggio, sarebbe scappata riuscendo a chiamare i carabinieri.

La pattuglia della stazione di Paternò, giunta in pochi minuti presso l’abitazione della coppia, ha provveduto dapprima a chiedere l’intervento dei medici del 118 affinchè prestassero le prime cure alla donna, quindi ha eseguito gli accertamenti sul conto del marito, il quale, soltanto una ventina di giorni prima, era già stato denunciato per maltrattamenti. L’arresto dell’uomo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

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