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Etna, attività stromboliana dai crateri accompagnata da una debole emissione di cenere

Il fenomeno è circoscritto alla zona sommitale del vulcano, mentre continua a essere moderatamente alimentata la colata che fuoriesce dalla frattura che si è aperta alla base della bocca nuova

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foto pagina Facebook - Boris Behncke

Dopo qualche giorno di apparente calma l’Etna torna a far sentire la sua voce. La presenza di attività stromboliana dai crateri del vulcano è stata osservata, assieme a una debole emissione di cenere, dalle telecamere del sistema di sorveglianza dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania.

Il fenomeno è circoscritto alla zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa.  Continua a essere moderatamente alimentata la colata che fuoriesce, dall’8 febbraio scorso, dalla frattura che si è aperta alla base della Bocca Nuova, a quota 3-050 metri di quota, e il cui fronte avanzato staziona a 1.800 metri. Il tremore vulcanico, che registra i livelli di energia di risalita del magma nei condotti interni dell’Etna, è in risalita, passando da valori medio-bassi a medio-alti.

Gli esperti dell’Ingv hanno mantenuto il bollettino di avviso per il volo, il Vona, di colore arancione, che non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini.

 

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