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In Primo Piano

Catania, affetta da una grave patologia, bimba di 19 mesi curata con terapia genica

L’intervento è stato illustrato dall’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, dal direttore del dipartimento Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, dal direttore generale del Policlinico, Gaetano Sirna e dal direttore sanitario Antonio Lazzara

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Un avanzato trattamento di terapia genica ha restituito speranza a una bambina siciliana di 19 mesi affetta da una rara malattia neurometabolica, il deficit di Dopa-decarbossilasi, un enzima che regola il metabolismo dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina, che comprometteva le sue capacità motorie, di apprendimento ed anche vitali.

L’intervento è stato realizzato all’ospedale San Marco, dall’équipe multidisciplinare di neurochirurghi, anestesisti rianimatori pediatrici, neuroradiologi e del gruppo della pediatria del presidio Rodolico, centro di malattie rare che ha in cura la bambina. Dopo una cura propedeutica di un anno e mezzo, nel dicembre scorso, è stato possibile procedere con la somministrazione della terapia genica che mira a correggere direttamente nel cervello la mutazione alla base della patologia.  La piccola ha poi fatto rientro a casa e i primi risultati, sottolineano dal Policlinico di Catania, “sono stati da subito straordinari: a due mesi dal trattamento, la bambina ha mostrato segni significativi di miglioramento delle sue capacità motorie, passando da un immobilismo pressoché totale ad un risveglio muscolare che le consente movimenti pian piano sempre più decisi e sofisticati, dapprima solo con gli occhi, adesso anche con la testa, con le gambe e le braccia”.

L’intervento, il primo di questo tipo eseguito con l’ausilio di una combinazione di robotica, tac intraoperatoria e neuronavigazione, è stato illustrato in conferenza stampa dall’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, dal direttore del dipartimento Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, dal direttore generale del Policlinico, Gaetano Sirna, dal direttore sanitario Antonio Lazzara e dai medici interessati. A spiegare tecnicamente come è avvenuta la somministrazione della terapia sono stati i direttori di Pediatria, Martino Ruggieri, e di Neurochirurgia, Giuseppe Barbagallo.

“Abbiamo fornito alla bambina – ha detto Ruggeri – la copia esatta del gene mancante attraverso l’inserimento di miliardi di copie di adenovirus inattivato che sono serviti a convogliare quel gene all’interno delle cellule nervose, con un impatto sul recupero delle funzioni neurologiche compromesse dalla malattia sino ad oggi estremamente positivo”. “La peculiarità del nostro intervento su questa paziente, la più piccola trattata ad oggi – ha spiegato Barbagallo – è quella della tecnologia robotica applicata alla neurochirurgia. Abbiamo proposto una metodologia differente che si utilizza oggi per le biopsie e per la cura di alcuni tumori cerebrali, ma anche per determinati interventi di stimolazione cerebrale, quali quelli che si effettuano per la malattia di Parkinson”.

 

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Paterno’, si chiedono interventi urgenti sulla sp 102/I

Il presidente di Confagricoltura, Giosuè Arcoria, invia una nuova nota alla Citta Metropolitana per sollecitare il rifacimento della strada

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Si torna a parlare, in data odierna, della questione Sp 102/I, arteria di cruciale importanza per il comparto agricolo del territorio paternese. A riportare al centro dell’attenzione il tema è il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria che interviene, ancora una volta, per sollecitare la Città Metropolitana, rispetto alle condizioni del manto stradale della Sp 102/I, in territorio di Paternò.

Il presidente Arcoria, circa un mese fa, aveva già inviato una nota, con una richiesta di intervento alla Città Metropolitana di Catania e al Comune di Paternò (territorio in cui la strada ricade) e da allora, mentre il sindaco Naso ha aderito alla richiesta avanzata da Confagricoltura, dalla città metropolitana di Catania, invece, non si è ottenuta alcuna risposta. La risposta di quest’ultima è certamente quella che preme ottenere dato che la gestione delle arterie stradali provinciali è di pertinenza dell’Ente. 

Intanto, nell’attesa di interventi, l’asse viario rimane a traffico veicolare limitato.

Oggi, dunque, il presidente rilancia la questione: Il manto stradale è inesistente e non si interviene da troppi anni, con grandi disagi per tutti gli imprenditori e per gli operai che ogni giorno, con le loro auto o con i mezzi agricoli, devono percorrere l’asse viario per andare a lavorare. Abbiamo chiesto interventi alla Città Metropolitana e siamo felici nell’aver appreso che questa nostra richiesta è oggi sostenuta anche dal sindaco di Paternò, Nino Naso che ha inviato una sua nota alla Città metropolitana, richiedendo un’azione per migliorare la percorribilità dell’arteria stradale. Attendiamo fiduciosi un riscontro da parte della Città Metropolitana.

Purtroppo, questo della Sp 102/I non è un caso isolato – spiega ancora il presidente Arcoria -. Diversi mesi fa abbiamo segnalato le difficoltà per gli agricoltori che utilizzano il ponte di Sferro (anche questo in territorio di Paternò), al momento chiuso per lavori effettuati da Anas. Nonostante le nostre richieste all’Ente per realizzare una via alternativa diversa da quella indicataci dalla stessa Anas, non abbiamo ottenuto risposta. Ritornando poi alle strade provinciale, sempre alla Città metropolitana avevamo chiesto interventi per il ripristino del ponte sulla Sp 69/I, in contrada Passo Martino, in territorio di Catania. Anche in questo caso aspettiamo risposte. Siamo pronti ad un confronto e non vorremmo attendere ancora settimane o mesi, prima di avere un confronto alle nostre richieste.

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Paternò, degrado strade, lettera aperta del capogruppo FdI Alfio Virgolini alla città

“Da anni non  vengono effettuati interventi di riqualificazione, messa in sicurezza di strade e marciapiedi in quasi tutte le vie cittadine del centro storico e periferico” scrive Virgolini

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Lettera aperta del capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini indirizzata alla sola città di Paternò, per parlare del degrado in cui versano le strade cittadine: “Da anni non  vengono effettuati interventi di riqualificazione, messa in sicurezza di strade e marciapiedi in quasi tutte le vie cittadine del centro storico e periferico” scrive Virgolini evidenziando il fatto che col  passare degli anni si è registrato un esoso esborso economico di somme dovute, per risarcire danni a pedoni, ad automobilisti e centauri.

Virgolini ha sottolineato un fatto “importante”: il comune di Paternò è “privo di una polizza assicurativa per la copertura dei danni provocati dal cattivo stato delle strade”: l’ente  “paga gli innumerevoli sinistri attraverso contenziosi creando debiti fuori bilancio”.

“In questa missiva, mi permetto di sottolineare il tema legato all’indecoroso intervento manutentivo suddividendolo in più tipologie- scrive Virgolini- : iniziamo dai marciapiedi e dalle piazze del centro storico cittadino che in passato venivano realizzate con mattonelle in asfalto o in porfido, oggi con tanta superficialità vengono riparati utilizzando impasto di cemento e sabbia o asfalto grezzo,le tante buche o strade dissestate segnalate dai nostri concittadini, vengono spesso mal ripristinate utilizzando asfalto grezzo (non si capisce se a caldo o se a freddo),  l’aderenza dell’asfalto alla superficie sottostante viene spesso compromessa perché non preparata correttamente, o perché- si legge nella missiva- i materiali utilizzati potrebbero non essere di buona qualità, oppure perché non sono stati correttamente miscelati”.

Virgolini nella lettera alla città pone l’attenzione sulla mancata pulizia delle carreggiate danneggiate a causa della perdita di idrocarburi da automezzi in sosta, incidentati o incendiati. “Anche su questo argomento, si continua ad assistere ad interventi sudici, che oltre a danneggiare ed usurare il manto stradale lo rendono pericoloso sia per la circolazione veicolare che pedonale, basterebbe semplicemente una corretta pulitura dei luoghi oggetto del sinistro”.

Il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia chiude la missiva proponendo una soluzione: il problema potrebbe essere risolto stipulando “una semplice convenzione con delle ditte esterne specializzate e il danno verrebbe risarcito direttamente dalle compagnie di assicurazioni dei mezzi che lo hanno causato, diversamente il tutto verrebbe addebitato agli stessi proprietari senza alcun onere economico a carico dell’Ente.

Concludo questa lettera aperta, auspicando che questa martoriata Città venga presto restituita ad amministratori validi, attenti e capaci di ridare dignità ricercando le giuste soluzioni” conclude il capogruppo consiliare di FdI Alfio Virgolini .                                                                                                                                                    

 

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