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Cronaca

Catania, arrestato 59enne, andava in giro con oltre 5 chili di cocaina in auto

Sono stati rinvenuti ben 5 panetti, avvolti con della carta da imballaggio, contenenti cocaina, del peso complessivo di 5,625 chilogrammi.

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È stato trovato con oltre 5 chili di cocaina, minuziosamente nascosta sotto i sedili posteriori della sua auto. Per questa ragione, la Polizia di Stato ha arrestato un catanese di 59 anni, colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo è stato sorpreso dai Falchi della Squadra Mobile di Catania, finalizzati alla prevenzione e contrasto dell’uso e dello spaccio di droga.

I poliziotti hanno fermato il 59enne per sottoporlo ad un controllo, ritenendo che potesse avere nascosta da qualche parte della sostanza stupefacente. Alla vista degli agenti, l’uomo ha tentato in tutti i modi di sottrarsi agli accertamenti, ma i poliziotti della Squadra Mobile l’hanno identificato e perquisito.

I controlli sono stati estesi anche all’autovettura dove, proprio sotto ai sedili posteriori, sono stati rinvenuti ben 5 panetti, avvolti con della carta da imballaggio, contenenti cocaina, del peso complessivo di 5,625 chilogrammi. Considerato il consistente quantitativo di sostanza stupefacente scoperto e immediatamente sequestrato, il 59enne è stato arrestato e condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.

 

Cronaca

Paternò, strisce blu, FdI chiede moratoria di 120 giorni su attivazione degli stalli

“Consentire la redazione e l’approvazione del piano urbano del traffico, atto obbligatorio per legge nei comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti” dicono il coordinamento e il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia

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Sospendere temporaneamente l’attivazione delle strisce blu in città per consentire la redazione e l’approvazione del piano urbano del traffico, atto obbligatorio per legge nei comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti.   È la proposta di deliberazione consiliare presentata dal partito politico paternese Fratelli d’Italia che ha ricevuto condivisione anche da parte di altri gruppi consiliari, con in testa il presidente dell’assise civica Marco Tripoli.

In un comunicato i consiglieri di FDI sottolineano che la sosta a pagamento deve poggiare su basi di legalità e pianificazione.

“Oggi – si legge nella nota – a Paternò manca il PUT (Piano Urbano del Traffico), obbligatorio per legge. Senza questo strumento tecnico non è legittimo attivare le strisce blu, e l’Amministrazione rischia pesanti contenziosi e danni economici. Con questa proposta tuteliamo il Comune, i cittadini e garantiamo una gestione trasparente e condivisa della mobilità.”

La proposta presentata prevede: una moratoria tecnica di 120 giorni sull’attivazione degli stalli blu; l’obbligo per Sindaco e per gli uffici di redigere e approvare il PUT entro 90 giorni; la sospensione di ogni atto operativo, incluso il verbale di avvio del servizio; l’acquisizione del parere della Soprintendenza nei casi di aree vincolate; la destinazione vincolata delle entrate a manutenzione, mobilità sostenibile e sicurezza urbana e  l’Istituzione di un tavolo tecnico permanente, che avrà anche il compito di definire nell’immediato tariffe agevolate per residenti, lavoratori turnisti, categorie fragili e disabili e commercianti per una gestione più equa e rispettosa dei bisogni reali della città.

“Fratelli d’Italia-conclude il comunicato-rivendica con determinazione questa battaglia di legalità e buon governo, convinti che ogni azione amministrativa debba essere fondata sulla trasparenza, sulla pianificazione e sulla tutela dell’interesse pubblico. Le strisce blu devono essere uno strumento utile alla città, non un motivo di divisione o contenzioso”.

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Cronaca

Biancavilla, esplode fuochi d’artificio in centro abitato, denunciato 53enne

Il materiale pirotecnico impiegato è risultato di libera vendita, ma la sua accensione, in assenza della prescritta autorizzazione e in una zona densamente abitata, ha configurato un comportamento penalmente rilevante

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A Biancavilla i carabinieri del locale comando stazione hanno denunciato un uomo di 53 anni per accensione ed esplosioni pericolose (art. 703 C.P.), poiché ritenuto responsabile dell’accensione non autorizzata di fuochi pirotecnici in pieno centro abitato. In particolare, intorno alle ore 18:40, una pattuglia deli militari, impegnata in servizio perlustrativo, ha udito due distinte batterie di fuochi d’artificio provenienti da una via prossima a viale Europa.

Simili esplosioni, ormai spesso associate a ricorrenze private e quindi non autorizzate, non sono state sottovalutate dai militari dell’Arma che hanno deciso di approfondire immediatamente l’accaduto. Grazie alla tempestività dell’intervento, i carabinieri sono riusciti a individuare con precisione il punto d’origine, situato in via Martoglio, e a risalire ai soggetti coinvolti, giungendo sul posto proprio mentre erano ancora in corso gli ultimi colpi della sequenza pirotecnica. I carabinieri hanno notato un’autovettura grigia parcheggiata vicino al punto di accensione dei fuochi e un gruppo di persone radunate in quel luogo.

Tra questi, i militari hanno identificato il 53enne che aveva coinvolto anche alcuni parenti, tra cui l’anziana madre, facendoli assistere allo spettacolo pirotecnico da poco concluso.  L’uomo, interrogato sull’episodio ha dichiarato di essere stato lui ad accendere i fuochi proprio in occasione del compleanno della madre, giustificando il gesto con il fatto che quella via del paese fosse, a suo dire, poco abitata e ritenendo, quindi, che non vi fosse alcun pericolo o disturbo per la collettività. Ha inoltre ammesso che non si trattava della prima volta in cui si era dilettato in simili accensioni.  Gli investigatori, però, determinati a documentare l’accaduto in maniera puntuale e inconfutabile, hanno approfondito l’attività d’indagine acquisendo anche una dettagliata planimetria della zona interessata.

Da tale rilievo tecnico è emerso con chiarezza che il luogo dell’accensione si trovava nel pieno centro abitato, in prossimità di edifici e abitazioni private, in una zona non idonea all’esecuzione di simili accensioni. Inoltre è giunta in caserma una telefonata da parte di un cittadino residente, il quale ha segnalato di essere preoccupato per le esplosioni improvvise verificatesi nei pressi della propria abitazione, evidenziando così l’effettivo allarme suscitato tra la popolazione. Il materiale pirotecnico impiegato – una batteria da 200 colpi marca “TITANO” e una da 36 colpi marca “MATADOR” – è risultato di libera vendita, ma la sua accensione, in assenza della prescritta autorizzazione e in una zona densamente abitata, ha configurato un comportamento penalmente rilevante. Alla denuncia del responsabile ha fatto seguito anche il sequestro di tutto il materiale pirotecnico rimanente.

 

 

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