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Cronaca

Paternò, mattinata da incubo per automobilisti e camionisti sulla Sp 57

“Ogni giorno mezzi pesanti transitano per la provinciale, una carreggiata stretta e non idonea al loro passaggio. Questo crea enormi disagi per i residenti e per chi la percorre”. A scriverlo è il consigliere comunale Michele Russo rimasto bloccato per oltre un’ora

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“Ogni giorno mezzi pesanti transitano per la SP 57, una carreggiata stretta e non idonea al loro passaggio. Questo crea enormi disagi per i residenti e per chi la percorre”. A scriverlo sulla propria pagina social il consigliere comunale di Paternò Michele Russo rimasto bloccato, nella tarda mattinata di oggi, sulla provinciale 57(Paternò-Ragalna), in contrada Patellina, per oltre un’ora, vista la presenza di diversi mezzi pesanti che, dopo aver fatto caricato del materiale lavico nei pressi di una cava che si trova proprio in contrada San Vito raggiungibile sempre dalla provinciale 57, si sono diretti verso il bivio per immettersi o sulla SS284 o verso la statale. Sulla corsia opposta di marcia sono transitati anche autovetture e mezzi pesanti che da Paterno sono diretti verso il bivio sulla Sp 4/II.

In virtù della presenza di diversi mezzi non è stato possibile proseguire il transito su entrambe le corsie di marcia. Un ingorgo “pazzesco” ha generato momenti di altissima tensione tra i vari conducenti di mezzi pesanti e autovetture. Alcuni automobilisti hanno fatto retromarcia per ritornare verso Paternò per consentire cosi lo sblocco del traffico: una soluzione accompagnata anche da appropriate manovre messe in atto dai camionisti e automobilisti presenti sul posto che hanno evitato un contatto tra i mezzi che avrebbe potuto fare surriscaldare ulteriormente gli animi.

“Traffico bloccato e manovre pericolose. Rischio concreto per automobilisti e ciclisti. E’ ora di trovare una soluzione. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire con urgenza per limitare il transito dei mezzi pesanti su questa strada. Sicurezza e vivibilità devono venire prima di tutto. Non attendiamo che arrivino prima le tragedie” ha concluso Russo

 

Cronaca

Catania, arrestato 17enne trovato con droga e nascondeva fucile, pistola e 400 proiettili

I poliziotti l’hanno fermato davanti ad un supermercato a bordo di uno scooter al cui interno sono stati trovati 300 grammi di marijuana, mentre a casa, sotto il letto. rinvenute le armi e le munizioni

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A Catania un 17enne è stato arrestato dagli agenti del commissariato di “Borgo- Ognina” perché trovato in possesso di 49 bustine di marijuana del peso complessivo di 300 grammi e di 365 euro, un fucile e un revolver con circa 400 proiettili.  E’ accusato di detenzione illegale di armi e munizioni, reati che prevedono una pena superiore ai 10 anni di reclusione.

Il minorenne è stato bloccato dagli agenti mentre si aggirava in sella ad uno scooter nel parcheggio di un supermercato. Alla vista degli agenti il giovane ha gettato a terra le chiavi dello scooter e tentato di fuggire ma è stato bloccato. La droga l’aveva sotto il sellino dello scooter e il denaro lo aveva addosso. Le armi e le munizioni sono state sequestrate durante una perquisizione nella sua abitazione del quartiere San Cristoforo. Gli agenti le hanno trovato sotto il letto, nella sua stanzetta.

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Cronaca

Catania, tragedia sul lavoro, morto marinaio 52enne nel Porto etneo

Vincenzo Giova ha perso la vita mentre era imbarcato sulla nave Eurocargo Ravenna- Palermo della compagnia Grimaldi. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato durante un’operazione di carico e scarico

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Tragedia sul lavoro a Catania. Un marinaio napoletano di 52 anni Vincenzo Giova, , è morto ieri sera mentre era al lavoro a bordo dell’eurocargo Ravenna, del gruppo Grimaldi, che sarebbe dovuto salpare per Salerno. L’incidente sarebbe avvenuto durante le fasi di carico nel porto del capoluogo etneo. Sul posto sono intervenuti militari della Guardia costiera, agenti della polizia di frontiera e personale del 118. La Procura di Catania, con la procuratrice aggiunta Agata Santonocito e la sostituta Lina Trovato, ha aperto un’inchiesta, affidando le indagini alla polizia, e disposto il sequestro dell’area della nave dove è avvenuto l’incidente per potere eseguire rilievi e atti utili alle indagini. La compagnia Grimaldi è vicina alla famiglia della vittima e i loro funzionari sono a Catania per seguire il caso da vicino.

La Cgil e la Cisl, la Filt Cgil e la Fit Cisl di Catania si dichiarano “addolorati e arrabbiati” perché ancora una volta “un lavoratore ha perso la vita mentre si guadagnava da vivere. Giova, padre di quattro figli, campano, lavorava da anni nel settore marittimo e non ha più fatto ritorno a casa lasciando nel dolore i propri familiari e tutte le persone che lo amavano. È una storia che non vorremmo più raccontare e che invece si ripete in contesti lavorativi sempre diversi, ma con dinamiche sempre analoghe. Siamo convinti che queste tragedie potrebbero essere evitate se solo si investisse di più nei sistemi di sicurezza, nella formazione, nei controlli e in tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza di chi opera in tutti i luoghi di lavoro. Continueremo a fare la nostra parte affinché si arrivi a questi obiettivi e non abbandoneremo mai questa battaglia che giudichiamo prioritaria nell’azione sindacale. Ci stringiamo con grande dolore ai familiari del lavoratore”.

Intervento anche dell’Ugl: “Esprimiamo la nostra profonda vicinanza alla famiglia del marinaio napoletano deceduto in un incidente al porto di Catania. Questa ennesima tragedia ci ricorda, ancora una volta, quanto sia urgente mobilitarsi per fermare la strage silenziosa che ogni giorno colpisce i lavoratori in Italia”. Queste le parole del responsabile provinciale del Dipartimento “Infrastrutture, trasporti e logistica, ambiente e rifiuti, dell’Ugl catanese Uccio Lauricella.

Per il segretario territoriale dell’Ugl Etnea Giovanni Musumeci “Gli incidenti mortali sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per tutta la comunità. Non possiamo accettare il ripetersi di queste tragedie. È fondamentale investire sulla sicurezza del lavoro e sulla formazione continua del lavoratore e che si adottino misure rigide di prevenzione e si intensificano i controlli e le ispezioni per garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza”.

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