Connect with us

In Primo Piano

Trecastagni: arrestato 57enne per maltrattamenti contro la propria convivente. 

Donna 40enne fugge in strada in piena notte in pigiama e scalza per mettersi in salvo dal suo aggressore

Pubblicato

il

Sarebbe potuta andare peggio se la donna, oggetto di maltrattamenti da parte del proprio convivente “geloso”, non fosse riuscita a sfuggirgli e a mettersi in salvo scappando di notte in strada, scalza e con addosso il pigiama.

E’ questa la scena che hanno visto due fidanzati, in transito per caso, a bordo della loro auto, lungo una stradina interna dell’abitato di Trecastagni. Di certo, la scena di una donna in fuga, in piena notte, scalza e in pigiama ed in evidente stato di agitazione, ha indotto i due occasionali passanti a fermarsi per prestare soccorso. Avvicinata, la donna, una 40enne di Zafferana Etnea, in preda al panico, ha chiesto loro di soccorrerla ed accompagnarla alla caserma dei Carabinieri.

La 40enne giunta in caserma, visibilmente scossa, appena ha visto i militari della Stazione di Trecastagni, si è lasciata andare a un pianto liberatorio mentre, gli investigatori, preparati e formati nella gestione dei reati di “violenza di genere”, l’hanno subito rassicurata, instaurando con lei un rapporto di empatia che le ha permesso di sentirsi protetta.
Grazie, a questo ambiente di totale sicurezza, la donna ha potuto raccontare ai Carabinieri i primi dettagli dell’accaduto con maggiore lucidità.

Gli investigatori hanno immediatamente attivato i protocolli previsti per i casi di violenza domestica, richiedendo l’intervento del personale del 118 per garantire alla vittima le cure di prima necessità. Successivamente a causa dei traumi subiti, la stessa è stata trasportata presso il Pronto Soccorso di Acireale dove, i medici, le hanno diagnosticato una prognosi di 6 giorni. Dimessa dal Pronto Soccorso, la vittima, riaccompagnata in caserma, ha deciso di sporgere formale denuncia di quanto accaduto, raccontando che, intorno all’una di notte, il convivente, ubriaco, avrebbe iniziato a insultarla pesantemente, accusandola, come già successo in passato, di presunti tradimenti.
Poi, in un crescendo di violenza, l’avrebbe afferrata per un braccio, strattonata e colpita con una serie di pugni allo stomaco mentre cercava di fuggire sulla scala condominiale. Solo afferrandolo per i capelli sarebbe riuscita a fermarlo momentaneamente e quindi a divincolarsi per scappare in strada.
Durante il racconto, la 40enne ha sottolineato ai militari dell’Arma che quello non era il primo episodio di violenza, ma che questi maltrattamenti andavano avanti ormai dal maggio dello scorso anno, rendendo la sua vita un incubo fatto di percosse, insulti e continue umiliazioni.

Alla luce di quanto emerso, il 57enne è stato rintracciato presso la propria abitazione, dove era visibilmente alterato. Bloccato, è stato, quindi, tratto in arresto dagli investigatori della Stazione e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che, dopo aver convalidato il provvedimento, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico per garantirne il controllo e prevenire ulteriori episodi di violenza. Ferma restando la presunzione d’innocenza dell’indagato, valevole ora e fino a condanna definitiva.

In Primo Piano

Etna, nuova attività stromboliana dal cratere di Sud-Est

In aumento il tremore vulcanico con un trabocco lavico sul versante sud-orientale del cratere

Pubblicato

il

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 18:00 circa si osserva dalle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE, un’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica che un eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione Est. Si osserva inoltre un trabocco lavico sul versante sud-orientale del cratere. Dal punto di vista sismico, dalle ore 13:00 circa l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un rapido incremento, raggiungendo intorno alle 17:20:00 l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica ha mostrato un graduale e moderato aumento dalle 17:50 e gli eventi risultano localizzati nell’area del Cratere di Sud-Est con ampiezze medie.

Continua a leggere

Cronaca

Catania, aggredito infermiere al prornto soccorso “Garibaldi Centro”

Una paziente di 45 anni, contraria alle sue dimissioni, avrebbe lanciato contro il sanitario una bottiglia piena d’acqua, colpendolo al volto e procurandogli un trauma allo zigomo sinistro

Pubblicato

il

“Gli episodi di violenza ai danni di personale sanitario sono intollerabili. Abbiamo già avviato le procedure necessarie per denunciare l’aggressore. La tutela di tutto il personale, ma anche dei pazienti, è per noi una priorità”.

A parlare è il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giuseppe Giammanco, all’indomani dell’ennesima aggressione nei confronti di un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi Centro”. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio lunedì pomeriggio. Dopo aver avuto l’assistenza necessaria, una donna di 45 anni, contraria alle sue dimissioni, avrebbe aggredito prima verbalmente e poi attraverso il lancio di vari oggetti uno degli infermieri presenti all’accettazione. Il sanitario è stato colpito in pieno volto con una bottiglia piena d’acqua procurandogli un trauma al volto con un evidente ematoma allo zigomo sinistro. Per lui una prognosi di 10 giorni.

“E’ intollerabile- dice Giammanco- assistere a questi episodi di violenza nei confronti di chi ogni giorno cerca di svolgere al meglio la propria professione. Le manifestazioni aggressive non fanno altro che aumentare il livello di tensione cui tutti gli operatori sono sottoposti quotidianamente. E la questione non riguarda solo i sanitari. Chi si reca al pronto soccorso deve potersi sentire al sicuro. E noi faremo di tutto per garantire sicurezza, obiettivo comune di tutte le aziende sanitarie”.

La CGIL di Catania esprime piena solidarietà all’infermiere aggredito presso il pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro, colpito al volto con una bottiglia da una paziente appena dimessa. “Si tratta di un gesto che condanniamo con fermezza, e che purtroppo rappresenta l’ennesimo caso di aggressione ai danni del personale sanitario nella nostra città. L’episodio avvenuto ieri è gravissimo e non può passare sotto silenzio- dichiara Carmelo De Caudo, segretario generale della CGIL di Catania- Chi lavora nei pronto soccorso, spesso in condizioni di forte pressione, garantisce ogni giorno assistenza e professionalità nonostante le carenze strutturali e la cronica carenza di organico. Subire anche la violenza fisica è inaccettabile. Continueremo a stare al fianco di questi lavoratori”.

Continua a leggere

Trending