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Cronaca

Catania, incidente mortale in via Trieste, perdono la vita due giovani di 25 e 24 anni

La dinamica è ancora in fase di ricostruzione. Ed ieri pomeriggio la comunità di San Cono ha dato l’ultimo saluto a Cono Nitro, 26 anni, deceduto in un sinistro registratosi mercoledì scorso.

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E’ di due morti, il bilancio di un tragico incidente stradale avvenuto a Catania in via Trieste qualche ora addietro poco prima delle ore 2. Una dinamica tutta da ricostruire su cui sono a lavoro gli agenti della polizia municipale di Catania. A perdere la vita due ragazzi di 25 e 24 anni, rispettivamente Cristian Gargano e Edoardo Distefano, che viaggiavano a bordo di una moto di grossa cilindrata una Honda Africa Twin. Per cause in corso di accertamento il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo a due ruote andando ad impattare violentemente contro un’auto in sosta lungo la strada. Scattati i soccorsi sul posto personale medico del 118 il cui intervento è stato inutile. I ragazzi erano già deceduti. La moto è finita a qualche decina di metri dal lungo del sinistro, nei pressi dell’incrocio con via Monfalcone. Non è chiaro sei due giovani indossassero il casco.  La zona è rimasta chiusa al transito fono a quando non sono state ultimate le operazioni di soccorso.

Ed ieri pomeriggio la piccola comunità di San Cono ha dato l’ultimo saluto a Cono Nitro, 26 anni, rimasto vittima di un incidente stradale mortale, probabilmente autonomo, registratosi nel pomeriggio dello scorso mercoledì. Il sindaco Cono Calaciura aveva proclamato per il giorno del funerale svoltosi ieri il lutto cittadino. Sulla dinamica dell’incidente sono a lavoro i carabinieri del locale comando stazione e i colleghi della compagnia di Caltagirone. Il giovane al momento dell’incidente viaggiava su una moto di grossa cilindrata, una CF Moto Heritage, sulla strada provinciale 143 in contrada Mira in territorio di San Cono. Per cause in corso di accertamento il 26enne e ha perso il controllo del mezzo cadendo rovinosamente sull’asfalto. Sul posto personale del 118. Giunto anche l’elisoccorso atterrato non distante dal luogo della tragedia. Inutili si sono rilevati i soccorsi. Il ventiseienne è morto sul colpo.

 

Cronaca

Catania, sventata dalla Polizia una truffa da 14 mila euro ad un’anziana

Fermato un 17enne emissario del truffatore, il quale era riuscito a raggirare la donna col metodo del “falso poliziotto”

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Sarebbe stata una questione di attimi e la truffa ad un’anziana catanese di 80 anni sarebbe stata messa a segno. A mandare in fumo il piano criminale di un truffatore e del suo emissario, un giovane di soli 17 anni, sono stati gli agenti della Polizia di Stato.

Durante un servizio di controllo del territorio, in via Faraci, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo-Ognina” si sono resi conto che stava accadendo qualcosa di strano e sono intervenuti appena in tempo, dal momento il 17enne si era presentato davanti all’abitazione dell’anziana per riscuotere il bottino di circa 14 mila euro, tra argenteria, gioielli e orologi.

Alla donna era stata spacciata una storia del tutto priva di fondamento, legata al coinvolgimento di un suo stretto familiare in un incidente. Nello specifico, l’anziana ha raccontato ai poliziotti di essere stata contattata al telefono di casa da un sedicente appartenente alle Forze dell’Ordine il quale le aveva riferito che il figlio aveva appena causato un gravissimo incidente stradale, travolgendo con la propria auto una donna incinta e, per questo motivo, era stato arrestato.

L’interlocutore ha fatto leva sullo stato emotivo della donna che, impaurita, ha cominciato ad assecondare le assurde richieste del truffatore nel tentativo di trovare una soluzione per il figlio. Carpita la buona fede dell’anziana, l’uomo le ha chiesto il pagamento di una cauzione di 14 mila euro in modo da liberarlo e farlo tornare a casa nel più breve tempo possibile. Dall’altro capo del telefono, però, la donna ha riferito di non avere a disposizione una somma così importante, ma, preoccupata, ha assicurato di poter mettere insieme alcuni oggetti di argenteria e preziosi il cui valore era di poco inferiore alla cifra richiesta.

Senza alcuna esitazione, il falso appartenente alle forze dell’ordine ha acconsentito alla controproposta della donna, avvertendola che, nel giro di alcuni minuti, avrebbe mandato un suo emissario a ritirare gli oggetti in oro. Così è stato: il 17enne si è presentato davanti all’abitazione dell’anziana, citofonando con una certa insistenza e guardandosi ripetutamente intorno. È in questo momento che l’atteggiamento del ragazzo è stato notato dai poliziotti del Commissariato “Borgo-Ognina” che hanno voluto vederci chiaro fino in fondo, fermando il 17enne per sottoporlo ad un controllo, nella convinzione che stesse importunando uno dei residenti del palazzo.

Al momento di esibire i documenti, il giovane, con uno scatto fulmineo, ha provato a fuggire, tentando di nascondersi nel giardino interno di un’abitazione vicina dove si era introdotto, approfittando del cancello aperto. I poliziotti l’hanno subito individuato, accovacciato tra le piante, e, dopo averlo bloccato definitivamente, hanno provveduto a identificarlo.

Nel frattempo, gli agenti del Commissariato sono tornati nell’abitazione in cui il giovane aveva citofonato, trovando l’anziana con la busta dei gioielli, ancora scossa per l’accaduto. Ai poliziotti ha raccontato ogni dettaglio della telefonata, delle richieste del truffatore e dell’arrivo del suo emissario che, al citofono, si è presentato come un dipendente del Tribunale, incaricato di prelevare i preziosi, per poi, all’improvviso, non sentire più la sua voce. Le comunicazioni, infatti, si erano interrotte perché il giovane era stato sorpreso e fermato dalla pattuglia del Commissariato che, in quegli stessi attimi, stava passando per via Faraci. Il tempestivo intervento dei poliziotti ha così scongiurato che la donna venisse truffata, bloccando e denunciando il truffatore per il reato di tentata truffa.

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Cronaca

Paternò, incendio all’interno di un cortile privato, in fiamme pneumatici e altro materiale

Sul posto pompieri di Adrano, personale medico del 118 e carabinieri

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Incendio nella mattinata di oggi all’interno di un cortile privato incastonato tra due edifici. Il fatto è successo a Paternò in via Circonvallazione, a poche decine di metri dalla centralissima Via Fiume. Per cause in corso di accertamento si è sviluppato un rogo in quella parte del cortile dove si trovavano pneumatici e altro materiale facilmente infiammabile.

Le fiamme hanno generato una densa colonna di fumo nero ben visibile anche da fuori città in particolare da Santa Maria di Licodia.

Sul posto, subito dopo esser scattato l’allarme, sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò; a scopo precauzionale sono arrivate anche due ambulanze del 118; fortunatamente, da quanto si apprende, nessuno è rimasto intossicato e ferito.

I carabinieri della compagnia di Paternò hanno provveduto a chiudere la strada e deviare il traffico veicolare.  Solo in tarda mattinata sono state ultimate le operazioni di spegnimento e di bonifica.

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