Atti persecutori, minacce culminati nell’ennesimo, inaccettabile, episodio. La vicenda si è consumata ad Acireale dove, un 46enne ha continuato, nonostante il divieto di avvicinamento per atti persecutori, a vessare la sua ex compagna, una 45enne acese, vittima, ancora una volta, di un fatto increscioso che ha costretto la vittima a chiedere aiuto agli agenti del locale Commissariato.
La donna, infatti, è stata inseguita lungo le vie di Acireale, specificamente in via Colombo, mentre si trovava a bordo della sua auto, insieme al figlio di 13 anni. Un inseguimento concitato che ha spinto la donna a contattare il 112 e restare in contatto con la Sala Operativa per tutto il tempo in cui ha dovuto divincolarsi tra le vie cittadine nel tentativo disperato di sfuggire alle mire dell’uomo.
Il 46enne, inoltre, non riuscendo a raggiungere la donna, ha iniziato ad inviare una pioggia di messaggi minatori che hanno ulteriormente turbato la donna che ha poi preferito raggiungere fisicamente i locali del Commissariato acese per raccontare quanto accaduto.
Scattate le ricerche, è emerso che l’uomo fosse già destinatario della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare oltre che il divieto, come detto, di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex fidanzata, il divieto di contatti, comunicazioni telefoniche ed il mantenimento di una distanza minima di 500 metri. L’uomo è stato individuato e arrestato dai poliziotti di Acireale, mentre ancora si trovava all’interno della sua auto in via Verga, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.