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Cronaca

Catania: Sequestrati 22mila prodotti contraffatti, nei guai commerciante cinese

La proprietaria dell’esercizio, una commerciante cinese ,oltre ad aver messo in commercio prodotti contraffatti, è risultata anche in posizione irregolare sul territorio nazionale, con un permesso di soggiorno scaduto

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Maxi sequestro ad opera della Guardia di Finanza di Catania che ha portato a termine una imponente operazione nell’ambito delle operazioni volte al contrasto della fenomeno della contraffazione. Posti sotto sequestro oltre 22.000 prodotti falsi, tra cui auricolari, smartwatch e giocattoli. L’operazione, condotta dal I Gruppo Catania, si è concentrata su un emporio gestito da una commerciante cinese nel capoluogo etneo.

All’interno dell’esercizio commerciale, i finanzieri hanno scoperto un’ampia gamma di prodotti contraffatti, riproducenti fedelmente i modelli di noti marchi come Apple, JBL e Samsung. Tra gli articoli sequestrati, auricolari “Airpods” e “Earpods”, smartwatch “Apple Watch”, occhiali da sole RayBan, orologi CASIO e giocattoli di personaggi famosi come Surprise LOL, Bing, Lilo & Stitch, Super Mario e Mickey Mouse.

La proprietaria dell’esercizio, oltre ad aver messo in commercio prodotti contraffatti, è risultata anche in posizione irregolare sul territorio nazionale, con un permesso di soggiorno scaduto. È stata quindi denunciata all’Autorità Giudiziaria per diversi reati, tra cui l’introduzione e il commercio di prodotti con segni falsi, l’usurpazione dei titoli di proprietà industriale, la ricettazione e il soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Questa operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza di Catania nella lotta alla contraffazione, un fenomeno che danneggia l’economia, le imprese oneste e la salute dei cittadini.

Cronaca

Misterbianco, incendio auto lungo la “Tangenziale”, intervento dei pompieri

Probabile che alla base possa essersi verificato un guasto all’impianto elettrico del mezzo

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Incendio auto questa mattina intorno alle ore 6 all’interno di una stazione di servizio lungo la tangenziale di Catania, in direzione Siracusa. Il conducente di una Renault Captur, notando qualcosa di anomalo alla propria autovettura, ha parcheggiato all’interno del rifornimento nell’area riservata alla sosta. Non appena sceso dall’autovettura si sono sviluppate le fiamme che nel giro di pochi minuti hanno avvolto il mezzo.

Sul posto agenti della Polstrada di Randazzo che hanno messo in sicurezza la zona e i pompieri del distaccamento “Catania Sud”.  Non si sono registrati feriti o intossicati e non sono stati coinvolti altri mezzi. Probabile che alla base dell’incendio possa essersi verificato un guasto all’impianto elettrico del mezzo.

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Cronaca

Adrano, ai domiciliari con il contatore allacciato abusivamente alla rete elettrica

Denunciati i componenti dell’intero nucleo familiare tra cui un 44enne ai domiciliari, il quale, successivamente, è stato condotto in carcere per scontare una pena a 2 anni e 2 mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della ex moglie

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Ad Adrano un caso di furto di energia elettrica è stato scoperto dalla Polizia di Stato durante un controllo di routine in casa di un 44enne sottoposto agli arresti domiciliari. Durante le fasi del controllo, gli agenti del commissariato di Adrano si sono accorti di alcune evidenti anomalie presenti nel vano del contatore dell’energia elettrica.

Per vederci chiaro e compiere tutti gli accertamenti del caso, i poliziotti hanno chiesto l’intervento del personale specializzato della società di distribuzione. Giunti sul posto, i tecnici hanno confermato i sospetti degli agenti, rilevando un collegamento diretto alla rete di distribuzione elettrica. Il cavo utilizzato impropriamente dal nucleo familiare per rifornirsi di energia a costo zero è stato prontamente rimosso, ripristinando, al contempo, le condizioni di sicurezza dell’impianto.

Infatti, il metodo utilizzato per bypassare il contatore, con un illecito prelievo e consumo di energia, determina un concreto pericolo per gli inquilini della casa, nonché per i residenti della zona, dal momento che diventa altamente probabile il rischio di corto-circuiti e incendi. Al termine delle operazioni, sono stati identificati i componenti del nucleo familiare, una coppia di conviventi, un 32enne e una 22enne.

Con loro si trovava anche il 44enne, padre della donna, in quanto ristretto agli arresti domiciliari. I tre adraniti sono stati denunciati per il reato di furto aggravato di energia elettrica. Del fatto è stato informato il PM di turno, come pure l’Autorità Giudiziaria che aveva concesso gli arresti domiciliari, nonché organo preposto alla vigilanza.

Poco dopo le comunicazioni dei poliziotti, nella stessa giornata, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un’ordinanza di esecuzione della sentenza definitiva emessa nei confronti del pregiudicato 44 enne. L’uomo, infatti, è stato condannato in via definitiva alla pena di 2 anni e 2 mesi in quanto ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti e lesioni aggravate in danno dell’ex moglie avvenuti nel 2023. Alla luce di quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria, i poliziotti del commissariato di Adrano hanno condotto il 44enne in carcere, a Catania, ove rimanere ristretto per scontare la pena comminatagli.

 

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