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Cronaca

Catania, Blitz antidroga ai “Benedettini”: in manette giovane pusher

Fingendosi  studenti per non destare sospetti, i militari sono riusciti a individuare il giovane in scooter, apparentemente in attesa di qualcuno, che manifestava un atteggiamento guardingo

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Si sono mescolati alla folla di studenti ed hanno arrestato un giovane spacciatore. Siamo a Catania, nei pressi dell’Università dei Benedettini, luogo in cui due militari del Nucleo Operativo di Piazza Dante hanno sequestrato oltre 700 grammi di marijuana e 25 grammi di hashish, arrestando un 25enne di origine straniera accusato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio (accusa da confermare nelle sedi opportune).

Fingendosi  studenti per non destare sospetti, i militari sono riusciti a individuare il giovane in scooter, apparentemente in attesa di qualcuno, che manifestava un atteggiamento guardingo. Insospettiti, i Carabinieri lo hanno sottoposto a controllo, trovando nel suo zaino 14 dosi di marijuana (circa 30 grammi) e 80 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti provento dell’attività illecita.

La perquisizione è stata poco dopo estesa alla sua abitazione dove i militari hanno rinvenuto, dentro un comodino, 175 dosi di marijuana (circa 350 grammi) e altri 200 grammi sfusi; in alcuni barattoli nell’armadio c’erano ulteriori 100 grammi di marijuana, mentre in un cassetto della scrivania, 25 grammi di hashish oltre che 1.500 euro in contanti, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

Alla luce delle evidenze raccolte e in attesa delle verifiche in sede giurisdizionale, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari per il 25enne, mentre tutte le sostanze sono state poste sotto sequestro. L’operazione testimonia, ancora una volta, l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrasto allo spaccio di droghe, con particolare attenzione ai luoghi maggiormente frequentati dai giovani, come gli ambienti universitari.

Cronaca

Catania, controlli in centro e zona stazione: sanzionati locali e automobilisti indisciplinati

Durante il servizio, i poliziotti hanno controllato alcune attività commerciali, bar, bistrot e ristoranti, in via Vasta e in via Etnea, e in tre di questi locali sono state rilevate alcune irregolarità a carattere amministrative. Identificate complessivamente 97 persone e controllate 37 veicoli

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Un controllo integrato del territorio è stato eseguito dalla Polizia di Stato, nei giorni scorsi, nel centro storico e nella zona della Stazione “Centrale” di Catania per verificare l’osservanza delle prescrizioni delle licenze e il possesso delle autorizzazioni amministrative da parte dei titolari di alcune attività commerciali, nonché per monitorare il rispetto delle norme del Codice della Strada, a tutela della sicurezza degli utenti della strada in alcuni snodi particolarmente trafficati e interessati dalla presenza di significativi flussi turistici.

L’intervento è stato coordinato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale” e ha visto impegnati tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e una pattuglia del settore “Annona” della Polizia Locale.

Durante il servizio, i poliziotti hanno controllato alcune attività commerciali, bar, bistrot e ristoranti, in via Vasta e in via Etnea, e in tre di questi locali sono state rilevate alcune irregolarità a carattere amministrativo che hanno determinato la contestazione di sanzioni per poco più di 1.000 euro.

Nello specifico, in un ristorante gli agenti della Polizia Locale Reparto “Annona” hanno rilevato l’abusiva occupazione del suolo pubblico. Il titolare aveva pensato bene di posizionare tavoli e sedie, accompagnati da arredi esterni, occupando anche la parte di marciapiede che doveva rimanere libera per consentire il normale passaggio dei pedoni. Inoltre, è stata notata una tenda parasole installata senza alcuna autorizzazione. Per queste irregolarità, sono scattate le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa vigente per un importo complessivo di 223 euro.

In un bistrot e in un bar della centralissima via Etnea, gli agenti della Polizia Locale hanno rilevato la presenza di pannelli pubblicitari “sandwich” che erano stati posizionati in modo del tutto abusivo, visto che non era stata pagata alcuna tassa per la loro esposizione, come invece prescritto dalla legge. Pertanto, i titolari delle due attività commerciali sono stati sanzionati ciascuno per 430 euro, per un importo totale di 860 euro.

Un altro aspetto dell’intervento dei poliziotti del Commissariato “Centrale” ha riguardato il monitoraggio delle condotte tenute alla guida da automobilisti e motociclisti, soprattutto in prossimità dei principali snodi del traffico stradale e dei luoghi con un’alta densità di pedoni.

In particolare, l’attenzione si è concentrata nella zona della stazione “Centrale”, affollata, a maggior ragione nei giorni del fine settimana, da passeggeri e turisti in transito, a piedi o a bordo di auto e pullman.

Nell’intera area sono stati predisposti diversi posti di controllo che hanno permesso di identificare complessivamente 97 persone e di controllare 37 veicoli, tra auto e moto.

Diverse le violazioni al Codice della Strada rilevate dai poliziotti che hanno elevato diverse contravvenzioni per un totale di 1.900 euro. Inoltre, è stato disposto un sequestro amministrativo per la mancata copertura assicurativa per la responsabilità civile di un veicolo.

 

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Cronaca

S. Agata Li Battiati, furto carte di circolazione alla Motorizzazione Civile

A denunciare il tutto l’UGL Autonomie locali che evidenzia la scarsa sicurezza e funzionalità degli uffici e invoca il rapido intervento della Regione

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Un ingente quantitativo di carte di circolazione in bianco e di documenti ufficiali con dati sensibili, sono stati trafugati dagli uffici provinciali della Motorizzazione Civile che da qualche mese si trovano a Sant’Agata Li Battiati. A portare alla luce il fatto, avvenuto giorni addietro, è la Federazione UGL Autonomie di Catania che invoca, adesso, un intervento rapido da parte della Regione siciliana.

La sigla sindacale, infatti, ritiene gravissimo ciò che è accaduto, soprattutto per quello che potrebbe verificarsi di conseguenza, considerato che un utilizzo illecito di quanto rubato comporterebbe potenziali ricadute sulla sicurezza stradale e sulla legalità. Nessuna sorpresa, dunque, per ciò che è successo, dato che sin da subito la UGL ha lamentato non solo la posizione non strategica del sito rispetto alla città di Catania, ma anche la non adeguatezza dello stesso che già era stato lasciato dal servizio provinciale Protezione civile.

“Il furto non è quindi frutto della mera sfortuna, ma conseguenza di una scelta infelice che, dopo quasi un anno, anche nei problemi strutturali e organizzativi noti e documentati sta trovando sempre più conferma” dicono dal sindacato.

Riferiscono dalla UGL Autonomie locali che “ad oggi non risulta essere predisposto alcun piano di sicurezza adeguato, gli impianti elettrici e tecnici sembra non siano certificati, le barriere architettoniche impediscono l’accesso ai cittadini con disabilità, gli archivi e i depositi sono insicuri e non esistono servizi igienici separati per dipendenti e utenti”. Sempre secondo il sindacato a tutto ciò “si aggiunge la grave inefficienza del sistema di climatizzazione, con macchine vecchie e in molti casi non più funzionanti”.

Il sindacato fa notare come “una delle due sale esami è completamente priva di aria condizionata, mentre l’unica sala d’attesa per i candidati non è climatizzata ed anche insufficiente a contenere l’utenza. Ne consegue che molti cittadini sono costretti ad attendere il turno all’esterno esposti al caldo estivo, al freddo invernale ed alla pioggia.

Non bisogna dimenticare che si sta parlando di un immobile preso in locazione, per il quale la Regione siciliana (e quindi il cittadino contribuente) paga un affitto oneroso per avere un utilizzo basato su condizioni strutturali e funzionali indecorose” dicono sempre dal sindacato.

La UGL Autonomie locali chiede quindi all’Amministrazione regionale di non sottovalutare quanto sta continuando ad emergere ed operare affinché vengano garantiti standard minimi di sicurezza, igiene e accessibilità, degni di un servizio pubblico, poiché ne va anche dell’immagine della stessa Regione siciliana. Serve, infine, anche un nuovo piano di localizzazione adeguato alle esigenze dell’utenza e del personale. Dall’organizzazione sindacale concludono evidenziando “che non è più tollerabile che lavoratori e cittadini siano esposti a rischi e disagi di questa portata, per colpa di decisioni infauste e prive di visione”.

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