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Cronaca

Bronte, coppia in affari “illeciti” denunciata dai carabinieri del locale comando stazione

Si tratta di un 63enne brontese e una 28enne originaria di Acireale, indagati, rispettivamente, per furto di energia elettrica e furto in abitazione, ed entrambi per detenzione abusiva di munizionamento 

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La denuncia di un 41enne di Bronte è all’origine dell’attività che ha consentito, ai carabinieri della locale stazione, di denunciare un 63enne e una 28enne originaria di Acireale rispettivamente per furto di energia elettrica e furto in abitazione, ed entrambi per detenzione abusiva di munizionamento.

La “vittima” ha raccontato ai carabinieri che mentre rincasa, intorno alle ore 2, ha sorpreso la ex fidanzata all’interno del suo appartamento, intenta a portare via mille euro dalla cassaforte, un tablet e un telefono cellulare. La donna è riuscita a scappare saltando dal balcone al piano terra, per poi scappare a piedi per le vie del paese. Durante il breve inseguimento, l’uomo si è accorto che la ragazza non era sola, ma in compagnia del 63enne, quindi, non riuscendo a raggiungerli, ha deciso di recarsi proprio presso l’abitazione di quest’ultimo, sapendo che in quella casa i due convivevano da qualche tempo.

Quando il 41enne ha citofonato alla loro porta, i due complici erano assieme in casa, ma la sua visita non è stata affatto gradita, tanto che il 63enne lo avrebbe minacciato con una pistola. Questa particolare circostanza ha consentito ai carabinieri di procedere subito ad una perquisizione domiciliare alla ricerca dell’arma. Nel giro di poco i carabinieri si sono recate presso l’appartamento della coppia dove, in cucina, hanno recuperato un proiettile calibro 6,35, nascosto in un barattolo.

Nel corso delle operazioni, non è sfuggito agli uomini dell’Arma anche un telefono cellulare, appoggiato su una mensola, della stessa marca e modello di quello rubato alla vittima; da un esame più accurato sull’IMEI dell’apparecchio, i carabinieri hanno accertato che si trattava proprio di quello trafugato qualche ora prima, e quindi lo hanno sequestrato.

Assieme ai due indagati e al materiale sequestrato, i carabinieri uscendo dall’appartamento per recarsi in caserma hanno notato il contatore della luce spento, nonostante tutti gli elettrodomestici in casa fossero in funzione. A quel punto, è scattata una ulteriore verifica, con l’intervento del personale Enel, che ha svelato un altro reato commesso dal 63enne, proprietario dell’immobile: un allaccio abusivo diretto bypassava il contatore, fornendo energia elettrica alla casa a costo zero. La coppia è stata denunciata a piede libero.

Cronaca

Misterbianco, lunedì pomeriggio i funerali di Maria Rosa, la bimba uccisa dalla madre

Le esequie funebri saranno celebrate in forma privata alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie

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Si svolgeranno lunedì pomeriggio alle 16 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Misterbianco i funerali della piccola Maria Rosa. Nella giornata di oggi la salma è stata restituita ai familiari. Adesso la piccola si trova nella casa di Via Marchese. Nelle scorse ore si è svolta presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Catania l’autopsia sul corpo della bimba.

Convalidato dal GIP Simona Ragazzi l’arresto della quarantenne di Misterbianco che martedì scorso ha ucciso la figlia Maria Rosa gettandola dal terzo piano della casa dove la donna viveva assieme al compagno e al figlio di sette anni. La decisione del giudice per le indagini preliminari è giunta nella tarda mattinata di oggi.

La donna è accusata di omicidio volontario e per il momento resta nel carcere di Catania Piazza Lanza ma se la casa circondariale non fosse in grado di offrire una assistenza sanitaria ad hoc, viste le particolari condizioni della donna potrebbe essere disposto il trasferimento della 40enne in una altra struttura penitenziaria.

La donna era in cura presso il dipartimento della salute mentale dell’ASP di Catania. Era seguita da un amministratore di sostegno nella persona del padre della quarantenne che svolge l’attività medica fuori dalla Sicilia e nominato dal Tribunale di Catania lo scorso mese di febbraio. Nel corso dell’udienza di convalida la donna avrebbe ammesso le proprie responsabilità: presenti in quel momento il suo legale, l’avvocato Alfio Grasso, il pm Francesco Rio che coordina l’inchiesta con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita.

Si dovranno valutare le condizioni psichiatriche della madre di Maria Rosa. Probabilmente la procura nominerà un perito per valutare la capacità di intendere e di volere della donna nel momento in cui è stato commesso l’infanticidio.

 

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Cronaca

Misterbianco, nuovo incendio nella discarica di via La Placa

I pompieri erano intervenuti, in un primo momento, nella tarda mattinata di ieri: il rogo ha interessato un’area dove sono presenti rifiuti di vario genere

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I vigili del fuoco del distaccamento “Catania Nord” sono nuovamente intervenuti nelle scorse ore, all’interno di una discarica ubicata in una proprietà privata in via Desiderio La Placa, a Misterbianco per spegnere il fuoco che aveva nuovamente ripreso vigore e che aveva interessato una montagna di spazzatura.

I pompieri erano intervenuti, in un primo momento, nella tarda mattinata di ieri, in quanto l’incendio aveva interessato una parte di un terreno di circa 1500 mq, dove erano presenti rifiuti di vario genere, generando una densa colonna di fumo visibile anche a distanza.  I vigili del fuoco hanno, di nuovo, provveduto a spegnere le fiamme come nel primo intervento, mettendo in sicurezza l’area. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Locale per effettuare i rilievi e gli accertamenti del caso.

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