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Cronaca

Catania, blitz per la sicurezza alimentare: uova e oltre 15 kg di pesce sequestrati, raffica di multe

Due le attività finite nel mirino degli ispettori, con sequestri immediati e sanzioni per diverse migliaia di euro.

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Multe salate, oltre 15 chili di pesce spada sotto sequestro. Un bilancio devastante quello emerso al termine di una fitta rete di controlli, coordinati dalla Polizia di Stato, finalizzati alla tutela della salute pubblica e al rispetto delle normative su sicurezza e tracciabilità alimentare. Due le attività finite nel mirino degli ispettori, con sequestri immediati e sanzioni, come detto, per diverse migliaia di euro.

Il primo intervento si è svolto nel quartiere San Giuseppe la Rena, presso una società di catering attiva nella produzione e distribuzione giornaliera di pasti preconfezionati. Qui, il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ha accertato gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, comminando sanzioni per un totale di 4000 euro. Il Corpo Forestale, dal canto suo, ha rinvenuto alimenti, in particolare uova, privi della documentazione necessaria a certificarne l’origine. Gli alimenti irregolari sono stati sequestrati e distrutti sul posto, mentre al titolare è stata inflitta una multa di 1.500 euro.

Il secondo blitz ha avuto luogo in una pescheria-gastronomia di Viale Mario Rapisardi, dove gli agenti del Corpo Forestale hanno scoperto 15 kg di pesce spada privi di tracciabilità esposti in vendita. Anche in questo caso il prodotto è stato sequestrato e distrutto, con una sanzione di 3.500 euro. L’ASP ha poi riscontrato lievi carenze igieniche, procedendo con ulteriori sanzioni. Lo S.Pre.S.A.L., intervenuto nuovamente, ha segnalato violazioni minori sulla sicurezza sul lavoro, per cui sono stati elevati 2000 euro di sanzioni.

Un dato positivo emerge, però, dai controlli dell’Ispettorato del Lavoro, che in entrambi i casi ha certificato la piena regolarità delle assunzioni e il rispetto delle norme a tutela dei diritti dei lavoratori.

Cronaca

Etna, continua attività eruttiva, nube vulcanica raggiunge un’altezza di 6 mila metri

E’ stato osservato un trabocco lavico dal cratere di sud-est, che alimenta una modesta colata in direzione della Valle del Leone, nonché un piccolo trabocco anche in direzione sud-est

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Prosegue l’attività dell’Etna iniziata nelle ore notturne. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha infatti specificato che l’attività eruttiva è proseguita con la formazione di esplosioni stromboliane visibili a partire dalle ore 6 del mattino.

Tale attività ha prodotto una nube vulcanica che alle ore 09:30 circa ha raggiunto un’altezza di circa 6000 metri sul livello del mare, e che si è dispersa principalmente in direzione nord. Inoltre, è stato osservato un trabocco lavico dal cratere di sud-est, che alimenta una modesta colata in direzione della Valle del Leone, visibile attraverso le telecamere di sorveglianza a partire dalle ore 6 circa , mentre dalle 11.30  è visibile un piccolo trabocco anche in direzione sud-est.

Si segnala che la presenza di copertura nuvolosa limita la visibilità e l’osservazione dettagliata dell’attività eruttiva.  L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato una  tendenza all’incremento sino alle ore 06:30  circa. Successivamente, ha mostrato un andamento quasi stazionario su valori alti, pur se oscillanti, sino alle 11.30, quando i valori d’ampiezza hanno mostrato una tendenza all’ulteriore incremento.

La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico, per motivi tecnici, continua a non essere affidabile. Il rilevamento degli eventi infrasonici, oltre ad essere affetto da problemi tecnici, è ostacolato dalle avverse condizioni meteo che interessano il vulcano.

In coincidenza con l’ulteriore incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico delle 09:30 (UTC) si è osservato un significativo incremento dell’ampiezza degli eventi infrasonici. Gli eventi infrasonici, che è stato possibile localizzare, sono ubicati al cratere di sud-est.

I segnali delle deformazioni del suolo hanno mostrato una variazione dell’ordine di 0.20 microradianti alla stazione clinometrica di Punta Lucia e una variazione di strain dell’ordine di 106 nanostrain alla stazione dilatometrica di Monte Ruvolo. Non si misurano variazioni significative nei dati della rete GNSS permanente disponibili.

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Cronaca

Catania, arresto 36enne per maltrattamenti, vittima l’anziana madre

L’uomo avrebbe chiesto denaro, con ogni probabilità per rifornirsi di droga, ma al rifiuto della donna sarebbe andato su tutte le furie, cominciando a rivolgere insulti, offese e minacce all’anziana madre.

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Ha chiesto soldi con insistenza alla madre e, al rifiuto della donna, l’ha aggredita fisicamente, minacciandola con un coltello. L’aggressore, un pluripregiudicato romeno di 36 anni, è stato arrestato in flagranza dalla Polizia di Stato, intervenuta in un’abitazione nei pressi di via Grimaldi.

L’intervento dei poliziotti ha permesso di mettere fine all’aggressione, scongiurando rischi per l’incolumità della donna che, mentre il figlio la minacciava, è riuscita a chiedere aiuto al Numero Unico di Emergenza.

Ai poliziotti della Sala Operativa la donna ha riferito in lacrime di essere stata aggredita dal figlio tossicodipendente. L’uomo avrebbe chiesto denaro, con ogni probabilità per rifornirsi di droga, ma al rifiuto della donna sarebbe andato su tutte le furie, cominciando a rivolgere insulti, offese e minacce all’anziana madre.

Inoltre, il 36enne sarebbe riuscito ad afferrare un grosso coltello e, come riferito dalla donna, l’avrebbe colpita due volte con il manico, procurandole una ferita alla fronte.

Giunti sul posto i poliziotti hanno raccolto le dichiarazioni della donna, la quale ha riferito che nell’ultimo periodo le aggressioni da parte del figlio sarebbero diventate sempre più frequenti e sarebbero state in gran parte legate alle continue e insistenti richieste di denaro per acquistare sostanze stupefacenti.

In più occasioni, durante i suoi scatti d’ira, il 36enne avrebbe distrutto alcuni mobili di casa. L’uomo è stato fermato e arrestato in flagranza per maltrattamenti. Il 36enne è stato rinchiuso in carcere, in attesa del giudizio di convalida da parte del giudice, così come disposto dal PM di turno.

 

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