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In Primo Piano

Paternò-Ragalna: Sulla SP57 scatta il divieto di transito per i mezzi pesanti

Come percorso alternativo è consigliato, in entrambi i sensi di marcia, l’utilizzo della S.S. 284 e della S.P. 4/II. Il rispetto della limitazione sarà verificato dalle Forze dell’Ordine

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La Città Metropolitana di Catania ha disposto, con apposita ordinanza, grazie alla segnalazione delle criticità da parte del consigliere comunale paternese, Michele Russo, la chiusura al transito veicolare, a tempo indeterminato, per tutti i mezzi con peso superiore a 3,5 tonnellate lungo un tratto della Strada Provinciale 57, in entrambi i sensi di marcia.

Il tratto stradale in questione interessa i comuni di Ragalna e Paternò e, più specificamente, riguarda è l’intersezione con la Strada Statale 284 (km 0+00) e quella con la Strada Provinciale 4/II (km 3+815).  I tecnici hanno rilevato condizioni orografiche e geometriche sfavorevoli, tra cui curve strette e carreggiata ridotta, che rendono pericoloso il transito di mezzi pesanti con potenziali e notevoli rischi per l’incolumità pubblica. Fino al completamento degli interventi di manutenzione per migliorare la sicurezza stradale, il divieto resterà in vigore. È stato predisposto un piano di segnaletica dedicato e la segnaletica verticale esistente in contrasto con l’ordinanza sarà rimossa o adeguatamente oscurata.

Come percorso alternativo è consigliato, in entrambi i sensi di marcia, l’utilizzo della S.S. 284 e della S.P. 4/II. Il rispetto della limitazione sarà verificato dalle Forze dell’Ordine e le  eventuali violazioni comporteranno l’applicazione delle sanzioni previste dal Codice della Strada.

“Desidero esprimere un sincero ringraziamento all’ingegnere capo dirigente Galizia e all’ingegnere Musumeci della Città Metropolitana di Catania che , con grande disponibilità e professionalità, hanno contribuito a rendere possibile questo importante passo avanti – ha dichiarato il consigliere Russo. La limitazione del traffico pesante su questa arteria stradale rappresenta una risposta concreta alle esigenze della nostra comunità, contribuendo a ridurre il rischio di incidenti per automobilisti e ciclisti , il deterioramento della viabilità e l’impatto ambientale derivante dal transito di mezzi pesanti.”

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Catania: un Convegno per fare il punto sulla lotta alla mafia

All’indomani della Giornata della memoria per le vittime della mafia che si è tenuta ieri a Trapani, si è tenuto oggi un Convegno per ribadire: “Non abbassiamo la guardia!”

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Si è svolto stamani, a Catania, un convegno organizzato dal PD Sicilia dal titolo “Dalle scarcerazioni facili dei boss alla permeabilità degli enti locali: non abbassiamo la guardia“. L’incontro ha visto la partecipazione di esponenti del partito come Anthony Barbagallo, Enza Rando, Alfonso Sabella, Antonello Cracolici e Debora Serracchiani, e si è svolto in concomitanza con la giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia.

Il convegno è stato un momento di confronto e riflessione moderato dal segretario regionale, Anthony Barbagallo – all’indomani della Giornata nazionale della memoria e del ricordo delle vittime innocenti di mafia che si è svolta ieri a Trapani, al quale sono intervenuti Enza Rando, responsabile Legalità del PD; Alfonso Sabella, già sostituto procuratore antimafia a Palermo e oggi giudice a Roma; Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia. Le conclusioni sono state affidate a Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd.

I relatori hanno ribadito l’importanza di mantenere alta la vigilanza contro la mafia, che, pur non essendo più violenta come un tempo, continua a operare tramite attività economiche e infiltrazioni politiche. Barbagallo ha denunciato l’impunità e i legami tra politica e criminalità. Al riguardo, come ha ricordato Barbagallo, risulta esemplare il caso di Tremestieri Etneo: “La cosa che ci continua a preoccupare di più è il metodo di costruzione del consenso che avviene in modo spregiudicato, ricercando o non rifiutando il contatto con la criminalità organizzata. E’ successo e continua ad avvenire, con un senso di impunità che lascia esterrefatti e mi riferisco, nello specifico, alla vicenda che riguarda Tremestieri Etneo in cui lo scorso anno sono stati arrestate 11 persone tra esponenti politici, tra cui il primo cittadino, funzionari comunali ed imprenditori, accusati tra l’altro di scambio elettorale politico, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione […] Ci vorrebbe maggiore responsabilità e rispetto delle istituzioni. E invece – aggiunge– ci sono segreterie politiche, parlamentari, e procacciatori di voti che piuttosto che attendere rispettosamente l’intervento dello Stato, lo sfidano, facendo girare senza rossore messaggi, annunciando la propria presenza in lista e ricordando la data del voto

Cracolici ha chiesto una riflessione sulla legge elettorale siciliana: “è venuto il tempo di avviare una riflessione sulla legge elettorale siciliana e sulle modalità di elezione dei sindaci e dei consigli comunali. Cosa nostra esiste perché gode di consenso nei territori.”

Enza Rando ha avvertito che la mafia sta cercando nuovi modi di infiltrarsi e che bisogna fermare questi tentativi: “Il fatto che la mafia non spari non vuol dire infatti che sia meno pericolosa. Anzi, è più subdola, cerca di fare affari, reinvestire i suoi ingenti capitali illegali, prova ad avvicinare burocrati e politici. E purtroppo a volte questi tentativi vanno a segno.”

Infine, Serracchiani ha criticato alcune recenti decisioni governative, come l’abolizione dell’abuso d’ufficio e le restrizioni sulle intercettazioni, che, di fatto, minano l’efficacia delle indagini e indeboliscono la lotta alla mafia, che, invece, mette a punto nuovi strumenti che la rendono più perniciosa: “La mafia si sta reinventando investendo sull’innovazione tecnologica e purtroppo abbiamo un governo che, dall’altra parte, sta allentando la morsa”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Cronaca

Incidente sulla SP 57, moto finisce in una scarpata, ferito 29enne

Non si conoscono al momento le condizioni. Sul posto per i rilievi agenti della polizia municipale di Paternò. Presenti anche uomini del 115.

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Gravissimo incidente stradale questo pomeriggio poco dopo le ore 15 sulla strada provinciale 57 la Paternò- Ragalna. Per cause in corso di accertamento una moto di grossa cilindrata, una Kawasaki 600, guidata da un 29enne di Paternò,  nei pressi di una curva è uscita fuori strada, andando a finire in una scarpata, all’interno di un fondo agricolo.

Scattato l’allarme sul posto si è diretto il personale medico del 118; necessario l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania per recuperare il ferito e consegnarlo al personale sanitario.  Dopo le prime cure del caso  l’ambulanza del 118 ha trasportato il 29enne al pronto soccorso dell’ospedale San Marco a Catania.

Non si conoscono al momento le condizioni. Sul posto per i rilievi agenti della polizia municipale di Paternò. Da una prima ricostruzione potrebbe trattarsi di un incidente autonomo. Il transito veicolare sulla provinciale ha subito dei rallentamenti.

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