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Paternò, sulla SP 57, in via sperimentale, un nuovo piano viario

“Doppio senso di marcia per i residenti che va dallo svincolo della SS284 fino alla c.da San Vito- scrive il consigliere Michele Russo-invece coloro che arrivano dalla SP 4/II possono transitare regolarmente fino allo svincolo per la SS284 o per centro abitato di Paternò”

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Dopo un sopralluogo da parte dei tecnici della Città Metropolitana di Catania sulla strada provinciale 57 (Paternò- Ragalna) sarà attuato, in via precauzionale, un nuovo piano viario. La SP 57 è finita in queste ultime settimane nell’occhio del ciclone, in quanto è una strada stretta e tortuosa dove quotidianamente transitano mezzi pesanti che si recano nelle cave di estrazione di materiale lavico presenti in zona. Una criticità che ha spesso provocata disagi al regolare transito veicolare.

A tal proposito, dopo l’intervento del consigliere comunale di Paternò Michele Russo che aveva inviato una nota alla Citta metropolitana cosi come i residenti e automobilisti della zona che avevano richiesto un intervento dell’ex provincia regionale di Catania, l’ingegnere capo della Città Metropolitana Giuseppe Galizia aveva dato vita ad una ordinanza che vietava il transito, a tempo indeterminato, dei mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate in entrambi i sensi di marcia.

Tuttavia si sarebbe trattato di una ordinanza che, a detta dei gestori delle cave, li avrebbe danneggiati.  Il Consorzio della pietra lavica dell’Etna ha inviato una nota alla Città Metropolitana, alla Prefettura etnea, ai sindaci di Ragalna e Belpasso, attraverso la quale ha chiesto la revoca dell’ordinanza.

“L’interdizione al transito dei mezzi pesanti sulla SP 57 appare come una violazione al diritto dell’attività d’impresa- si legge nella nota del Consorzio- nei confronti degli esercenti delle cavi autorizzate, ubicate in contrada San Vito e Vitelleria”. I residenti hanno inviato una petizione popolare agli enti preposti per chiedere un intervento di messa in sicurezza della strada provinciale.

“In via sperimentale è stato deciso di effettuare il doppio senso di marcia per i residenti che va dallo svincolo della SS284 fino alla contrada San Vito dove c’è l’ultima abitazione- scrive in una nota il consigliere Russo- invece coloro che arrivano dalla SP 4/II, sia mezzi pesanti che autovetture, possono transitare regolarmente fino allo svincolo per la SS284, oppure per il centro abitato di Paternò o per la SP 56/II.

Sarà collocato la segnaletica per indicare il limite di velocità di 30 km/h.  Se questa soluzione non dovesse essere rispettata o dovessero sorgere altre criticità- scrive Russo- troverà nuovamente applicazione la precedente ordinanza. La Città Metropolitana ha assicurato che procederà ai controlli per verificare il rispetto del nuovo piano viario: il numero degli agenti della polizia provinciale è aumentato di recente con le nuove assunzioni. Questo provvedimento in via sperimentale è stato richiesta dall’amministrazione Trantino ma da me non condiviso” ha concluso il consigliere Michele Russo.

 

etna

Etna, cessata attività stromboliana dal cratere di sud-est, a comunicarlo l’Ingv

L’attività esplosiva ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di sud-est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento

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Cessata l’attività stromboliana dell’Etna. A darne comunicazione è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’attività esplosiva dal cratere di sud-est ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di sud-est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento. Il flusso piroclastico si è propagato verso nord-est, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove.

“Nei prossimi giorni verranno effettuati rilievi sul terreno per la mappatura del deposito” dicono dall’Ingv. Il materiale fine di colore rossastro prodotto dal flusso piroclastico è stato trasportato dai venti in quota disperdendosi a ovest-nord-ovest, con segnalazioni di ricaduta a Cesarò e Bronte. Attualmente dal cratere di nord-est si osservano sporadiche emissioni di cenere che si disperdono in zona sommitale. Dal punto di vista sismico il tremore è rientrato su valori bassi pur mostrando alcune oscillazioni sui valori medi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area dei Crateri Centrali ad una quota di circa 2500 m sopra il livello del mare.

L’attività infrasonica risulta modesta e gli eventi sono localizzati in corrispondenza dei Crateri Centrali.  I segnali delle deformazioni del suolo hanno mostrato una variazione totale di tilt di circa 0.20 microradianti alla stazione sommitale di Punta Lucia, e una variazione di strain alla stazione di Monte Ruvolo di circa 120 nanostrain. Al momento il trend deformativo appare esaurito. Non si rilevano variazioni significative nei dati GNSS.

Secondo il direttore dell’Ingv osservatorio etneo di Catania, Stefano Branca “era dal febbraio 2021 che sull’Etna non si registrava un’attività vulcanica così intensa” e un episodio analogo “è accaduto nel 2014”. Un fase spettacolare ma, spiega Branca, con “un livello di pericolosità limitato nell’area sommitale dell’Etna, il cui accesso era stato chiuso preventivamente a turisti e curiosi”

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Cronaca

Paternò, celebrazione del 2 giugno, Festa dalla Repubblica

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune

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Anche Paternò ha celebrato il 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana,  nata dalla volontà del popolo italiano espressa con il referendum del 2 giugno 1946. Una giornata per riaffermare i principi di libertà, uguaglianza e democrazia sanciti dalla nostra Costituzione.

Le celebrazioni ufficiali si sono aperte con il tradizionale corteo che, partendo da Palazzo Alessi, ha attraversato il cuore della città fino a Piazza Santa Barbara, dove si è svolta la cerimonia conclusiva con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Al corteo hanno preso parte il Sindaco Nino Naso e la Giunta Comunale, le autorità militari, i cittadini e numerose associazioni di volontariato e combattentistiche, tutti uniti per rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.

Tra le autorità presenti: il Capitano Marco Savo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò; il Maresciallo Franco Iervolino, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Paternò; il Comandante della Guardia di Finanza di Paternò, Niccolò Prosperi; e il Vice Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Rizzo, unitamente ad altri ufficiali e rappresentanti delle forze dell’ordine in servizio presso le rispettive stazioni.

Sempre in mattinata, il Sindaco Nino Naso ha preso parte, su invito di S.E. il Prefetto di Catania, Pietro Signoriello, alle celebrazioni ufficiali organizzate nel capoluogo etneo, rappresentando la comunità paternese insieme ai primi cittadini della provincia, in un’occasione importante per rafforzare il senso di unità e collaborazione istituzionale.

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune di Paternò.

 

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