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Sicilia: il presidente Schifani sui termovalorizzatori

In una videodichiarazione Schifani fa sapere che è previsto per il settembre 2026 l’avvio dei due termovalorizzatori a Palermo e Catania

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A seguito della convenzione firmata a Roma nel gennaio scorso tra il presidente Schifani ed Invitalia che si occuperà della preparazione dei bandi e la gestione delle gare di appalto per la costruzione dei due termovalorizzatori che sorgeranno a Palermo e a Catania, il processo di pianificazione degli interventi ha preso il via. E oggi, in una video-dichiarazione il presidente della Regione Sicilia torna a ribadire le motivazioni che spingono l’Isola a considerare come urgente la realizzazione dei due impianti.

Da molto tempo la nostra Regione spende oltre 100 milioni di euro all’anno per esportare i rifiuti all’estero, dove vengono inceneriti. È una situazione che non possiamo più accettare. Dobbiamo trasformare la difficoltà in un’opportunità e i termovalorizzatori rappresentano la soluzione più avanzata e sostenibile. Questi impianti di ultima generazione avranno un impatto ambientale pari a zero e garantiranno la massima sicurezza per i cittadini».

Nel suo intervento il presidente scandisce modalità e tempi per la costruzione dei termovalorizzatori.

«Abbiamo scelto di realizzare questi impianti interamente con fondi pubblici, stanziando 800 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione – aggiunge – E per garantire la massima efficienza e trasparenza nella gestione delle gare abbiamo scelto Invitalia come partner tecnico e già firmato il protocollo di vigilanza collaborativa con l’Autorità nazionale anticorruzione. Nelle prossime settimane verrà pubblicato il bando per la redazione dei progetti di fattibilità, entro settembre 2026 l’inizio dei lavori che dureranno diciotto mesi».

Nel 2028, dunque, si prevede l’entrata in funzione dei termovalorizzatori sull’Isola.

 

Cronaca

Adrano, si oppone con forza allo sfratto, 19enne denunciato dalla Polizia di Stato

E’ accusato resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale

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Ad Adrano agenti del locale commissariato hanno denunciato, in stato di libertà, un 19enne adranita per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I poliziotti sono intervenuti per assistere un ufficiale giudiziario, impegnato nelle operazioni di sfratto presso un’abitazione del centro di Adrano. Il nucleo familiare destinatario dello sfratto aveva abbattuto una parete di un immobile confinante per occuparne abusivamente uno dei locali.

Dopo le prime operazioni, i poliziotti hanno fatto accesso al vano oggetto dello sfratto, dove hanno notato la presenza di un uomo a letto, nascosto sotto alcune coperte.  A quel punto, un 19enne, presente sul posto, familiare degli occupanti, ha tentato con veemenza di impedire agli agenti di avvicinarsi all’uomo per procedere alla sua identificazione.

Il giovane ha inveito contro i poliziotti appellandoli “pagliacci in divisa”.  Opponendosi fermamente allo sfratto, innanzi ai poliziotti, il 19enne ha affermato che non si sarebbe spostato di lì insieme allo zio né con le buone né con le cattive, tra l’altro sottolineando “di fregarsene di quanto stabilito dall’autorità Giudiziaria e che per lui le loro decisioni non varrebbero nulla” si legge in una nota della Questura. I poliziotti hanno informato il giovane dei reati appena commessi e, poiché sprovvisto di documenti, lo hanno accompagnato negli Uffici del Commissariato per l’identificazione.

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economia

Sicilia, approvata dal governo siciliano manovra da circa 49,7 milioni di euro

“L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie” ha detto il governatore della Regione Sicilia

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Via libera ad un pacchetto di misure per rafforzare la competitività delle imprese siciliane e garantire ai cittadini servizi fondamentali. Lo stanziamento da 49,7 milioni di euro è stato decretato dal Governo regionale e prevede un robusto sistema di investimenti in settori strategici, con particolare attenzione alla sanità, al sostegno dell’export, all’emergenza idrica e alla realizzazione di infrastrutture necessarie per il ciclo dei rifiuti.

L’intervento è stato ritenuto soddisfacente dal presidente della Regione, Renato Schifani, e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.

«Con questo provvedimento – dice Schifani- diamo un nuovo segnale concreto di vicinanza alle fasce più deboli della società e al nostro sistema produttivo, oltre a prevedere misure significative per affrontare l’emergenza idrica. Di particolare importanza anche il finanziamento di infrastrutture essenziali nel ciclo dei rifiuti, che ci consentono di sbloccare risorse fondamentali del Pnrr. L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie. Sono certo che le norme contenute troveranno l’apprezzamento del Parlamento regionale nella sua interezza».

Tra le principali misure contenute nella manovra figurano i 5 milioni stanziato per il contrasto alla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema; 15,5 milioni di euro per investimenti pubblici mentre il resto dei fondi sarà impiegato, come cofinanziamento regionale, per realizzare tre impianti per il trattamento dei rifiuti, due nella provincia di Messina e uno a Palermo.

Spazio anche all’emergenza idrica, che ha già fatto emergere pesanti conseguenze nella scorsa estate, e per le calamità naturali. In questo caso, sono previsti 5 milioni per fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore dell’agricoltura; 2 milioni per interventi di protezione civile a seguito di calamità e 3 milioni per far fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.

10 milioni è la somma prevista per il settore sanità e assistenza sociale, in modo da milioni migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno di salute dei cittadini; Altri 5 milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i “Percorsi riabilitativi”.

Sullo scottante tema dei dazi, anche la Sicilia si prefigge di garantire un supporto alle imprese e misuri con 12,4 milioni di euro a sostegno delle realtà produttive siciliane.

Tra le altre iniziative previste dalla manovra anche il rafforzamento degli aeroporti minori dell’isola, attraverso la sospensione dell’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei passeggeri, e la riduzione del contributo unificato per i ricorsi straordinari al presidente della Regione.

Sarà istituita una borsa di studio da 10 mila euro in memoria della studentessa Sara Campanella, vittima di femminicidio, destinata a studentesse e studenti dell’università di Messina iscritti ai corsi di studio delle Professioni sanitarie.

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