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Cronaca

Adrano, saranno installate oltre 200 telecamere nei punti sensibili della città

“Una città che sta da tempo riammodernando il suo tessuto urbanistico- ha detto il sindaco Fabio Mancuso- parimente deve essere anche dotata di nuovi strumenti che aumentino la percezione di sicurezza e prevengano atti criminosi”

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L’amministrazione comunale di Adrano vuole potenziare le misure di sicurezza in città e sul territorio in generale. Lo farà con l’installazione di una nuova videosorveglianza.   Il progetto, presentato nel corso di una conferenza stampa all’interno della sede comunale, prevede la dislocazione di circa 200 punti di videosorveglianza dotati di un sistema di osservazione avanzato, che mira a rafforzare la sicurezza urbana e a contrastare le diverse forme di illegalità e inciviltà.

L’intervento non si limiterà al solo centro storico, ma si estenderà anche ai punti sensibili della città. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle periferie, con l’obiettivo primario di reprimere e sanzionare coloro che si rendono responsabili dell’abbandono di rifiuti solidi urbani, un problema che deturpa il decoro e l’ambiente cittadino.

Sotto la lente d’ingrandimento del nuovo sistema di videosorveglianza finirà anche il Giardino della Vittoria, luogo di aggregazione e socializzazione che l’amministrazione comunale intende tutelare e rendere più sicuro per le famiglie. “Una città che sta da tempo riammodernando il suo tessuto urbanistico – fa presente Fabio Mancuso – parimente deve essere anche dotata di nuovi strumenti che aumentino la percezione di sicurezza e prevengano atti criminosi”.

In particolare è prevista, come scrive il sindaco Mancuso sulla propria pagina social, “videosorveglianza attiva H24, telecamere installate in scuole e plessi scolastici, ingressi cittadini, quartieri sensibili, piazze, aree pubbliche, parcheggi ed edifici istituzionali. Ed ancora sistema OCR per riconoscimento targhe, collegamento diretto con le forze dell’ordine, una sala operativa comunale per il controllo in tempo reale, archiviazione sicura dei filmati, telecamere ambientali per contrastare gli abbandoni di rifiuti: chi sporca, verrà individuato e sanzionato. In più installazione delle liste ZTL, per la gestione intelligente dei flussi nel centro storico e delle zone a traffico limitato, per un controllo ordinato, moderno ed efficiente degli accessi”.

 

Cronaca

Catania, chiesto l’ergastolo per Leonardo Fresta per l’omicidio della compagna Debora Pagano

Secondo l’accusa l’uomo segnalò la morte della donna due giorni dopo il decesso spiegando il ritardo perché era “sotto choc”. La prossima udienza si terrà il 17 giugno per l’arringa della difesa

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Per Leonardo Fresta, il panificatore di 43 anni accusato di avere ucciso la convivente Debora Pagano, 32 anni, nel luglio del 2022, nella loro abitazione di Macchia, frazione di Giarre, la pubblica accusa rappresentata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Fabio Platania ha chiesto l’ergastolo e l’isolamento diurno per due anni.

Secondo l’accusa l’uomo segnalò la morte della donna due giorni dopo il decesso spiegando il ritardo perché era “sotto choc”. La prossima udienza si terrà il 17 giugno per l’arringa della difesa.  Per la Procura le “anomalie” consistono nello “stacco temporale di oltre un giorno e mezzo tra il momento della morte e quello in cui è stato dato avviso dallo stesso Fresta al 118 pur essendosi, a suo dire, “immediatamente reso conto del decesso”.

I carabinieri hanno anche rilevato mediante l’utilizzo del ‘luminol’ la presenza di “diffuse tracce ematiche all’interno dell’abitazione anche in ambienti diversi dal bagno e una “generalizzata, e ingiustificata per le circostanze, opera di pulizia dei luoghi”. La coppia aveva una bambina che allora aveva sette anni e che il giorno della morte della madre era a casa della nonna materna.

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Cronaca

Catania, San Berillo Vecchio: Droga nascosta nei muri, minimarket nel mirino e uno scooter restituito

Maxi operazione della Polizia di Stato: multe per 9mila euro, trovata droga nella spazzatura, rimossi rifiuti ingombranti in strada

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Operazione ad ampio raggio nel quartiere San Berillo Vecchio, dove la Polizia di Stato ha coordinato nei giorni scorsi un’attività straordinaria di controllo del territorio per contrastare degrado urbano, illegalità diffusa e commercio abusivo.

Durante i controlli sono state identificate 43 persone, alcune delle quali con precedenti penali. Tra loro anche due cittadini stranieri, per i quali sono state avviate le verifiche sulla regolarità della loro permanenza in Italia. Decisivo l’apporto dell’unità cinofila che ha rinvenuto, in diversi punti del quartiere, un consistente quantitativo di marijuana e hashish. Le sostanze erano nascoste nei muri fatiscenti di edifici abbandonati e perfino tra i rifiuti lasciati per strada. In totale, la droga sequestrata avrebbe potuto fruttare circa 200 dosi.

L’operazione ha interessato anche l’area del commercio al dettaglio: sei esercizi commerciali, soprattutto minimarket, sono stati sottoposti a verifica. Tre di questi sono stati sanzionati per violazioni amministrative, tra cui l’occupazione abusiva di suolo pubblico, la mancata esposizione dei prezzi e l’assenza di cartelli con orari di apertura. Le multe hanno superato complessivamente i 9mila euro.

Il blitz ha inoltre messo in luce gravi situazioni di degrado ambientale. A seguito delle segnalazioni degli agenti, il servizio di igiene urbana del Comune è intervenuto tempestivamente per rimuovere rifiuti ingombranti –  tra cui divani, materassi e sedie –  abbandonati da cittadini incivili nelle strade e nei cortili del quartiere.

Non è mancato infine un intervento a lieto fine: in un vicolo del quartiere, gli agenti hanno ritrovato uno scooter apparentemente abbandonato. Dopo una rapida verifica, è emerso che il mezzo era stato rubato. Rintracciato il legittimo proprietario, lo scooter è stato restituito, tra la soddisfazione dell’uomo e i ringraziamenti rivolti alle forze dell’ordine.

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