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Paternò, Scala Vecchia: Alloggi popolari mai completati, cantieri fermi e rischio restituzione fondi

Presentata un’interrogazione dai consiglieri di opposizione Benfatto, Terranova e Di Fazio

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Un progetto da 7 milioni di euro, lanciato nel 2003 per trasformare urbanisticamente e socialmente il quartiere Scala Vecchia, è oggi fermo al palo.

Il programma “Contratti di Quartiere II- Scala Vecchia-Palazzolo”, che prevedeva la costruzione di alloggi popolari, un centro polifunzionale e un parco urbano, rischia di trasformarsi nell’ennesima incompiuta, con conseguenze economiche pesanti per il Comune di Paternò.  Lo sottolineano i consiglieri paternesi d’opposizione, Mariabarbara Benfatto, Lorenzo Terranova e Gabriele Di Fazio in una interrogazione presentata al primo cittadino ed all’Amministrazione. Il contratto d’appalto, con la ditta incaricata dei lavori, si legge nel testo, è stato firmato nel 2021, ma da quasi due anni i cantieri sono fermi. Alla base dello stop ci sarebbe un contenzioso tra l’Amministrazione comunale e l’impresa esecutrice, che rivendica crediti non saldati per circa 450mila euro, a cui si aggiungerebbero ulteriori somme non ancora contabilizzate.

Il cantiere di Corso Marco Polo, dove dovevano sorgere 27 alloggi popolari, è oggi in stato di totale abbandono. Stessa sorte per l’area di via Ciccio Busacca, destinata a ospitare un centro polifunzionale. Il parco urbano in via Lucania è rimasto incompleto e alcune delle principali strade del quartiere non hanno mai beneficiato degli interventi di manutenzione previsti. Nonostante la Regione Siciliana abbia già trasferito circa la metà dei fondi (3 milioni di euro) il rischio di dover restituire le somme non utilizzate è sempre più concreto, con ricadute gravi per le casse comunali.

Le domande, da parte dei consiglieri, sono precise: quali sono le cause esatte dell’interruzione dei lavori? Cosa si sta facendo per risolvere il contenzioso con la ditta? Qual è lo stato effettivo degli interventi e quali misure sono state adottate per evitare la perdita del finanziamento regionale?

I cittadini di Scala Vecchia attendono risposte concrete ed il timore, sempre più diffuso, è che un’occasione storica di riqualificazione venga definitivamente sprecata.

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Catania, in due mesi oltre 110 mila euro di sanzioni alle strutture ricettive

Le sanzioni hanno riguardato 13 strutture per assenza del CIN (con un importo complessivo di 21.027,50 euro) e 88 per mancata esposizione del codice (per un importo di 89.540,00 euro)

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Prosegue l’attività di contrasto alle irregolarità nel settore ricettivo, avviata su precisa direttiva del sindaco Enrico Trantino. Le Direzioni comunali del Turismo e della Polizia Municipale, in stretta sinergia, hanno intensificato i controlli su tutto il territorio urbano al fine di assicurare la regolarità delle attività turistiche e la tutela dei diritti dei visitatori.

Un’azione resa necessaria dalla crescente diffusione degli immobili a uso turistico e dalla necessità di contrastare fenomeni di evasione dell’imposta di soggiorno, oltre che di mancato rispetto delle normative sul Codice Identificativo Nazionale(CIN). Nel periodo compreso tra il 9 aprile e il 30 maggio 2025, la Sezione Tributi Locali ha effettuato 450 accertamenti, redigendo 101 verbali.

Le sanzioni hanno riguardato 13 strutture per assenza del CIN (con un importo complessivo di 21.027,50 euro) e 88 per mancata esposizione del codice (per un importo di 89.540,00 euro). L’ammontare complessivo delle sanzioni e delle spese di notifica si attesta a 110.567,50 euro.

Il Comune ha già avviato l’iter per il recupero delle somme dovute, notificando 138 verbali non oblati, di cui 49 inviati via PEC e 89 tramite raccomandata. In particolare, per l’imposta di soggiorno 2023 sono stati richiesti 16.215,00 euro, comprensivi di 2.415,00 euro di spese e 13.800,00 di violazioni.

Qualora il pagamento non venga effettuato entro il termine previsto di 60 giorni, si procederà con l’iscrizione a ruolo tramite RTI Municipia. “L’amministrazione comunale ribadisce che tali azioni mirano a far emergere l’offerta turistica sommersa, garantendo un mercato più equo, trasparente e sicuro per residenti e visitatori”. A oggi, risultano attive sul territorio comunale 4.156 strutture ricettive: 3.744 appartamenti per affitti brevi, 254 B&B, 83 affittacamere, 50 hotel, 22 case vacanza e 3 agriturismi.

 

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Ragalna, consegnato al comune etneo uno spalaneve-spargisale per l’inverno

Un Pick-Up ottenuto con fondi POC, pari a circa 52 mila euro, destinati al potenziamento dei presidi di Protezione Civile per la gestione delle emergenze invernali.

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Consegnato questa mattina al comune di Ragalna il mezzo spazzaneve, ottenuto con fondi POC, pari a circa 52 mila euro, destinati al potenziamento dei presidi di Protezione Civile per la gestione delle emergenze invernali. Un mezzo, quindi, nella disponibilità dei componenti della locale protezione civile.

Questa mattina erano presenti alla cerimonia il vice sindaco Emanuele Motta, l’assessore alla protezione civile Rita Vitaliti, al bilancio Enzo Messina, la Presidente del consiglio comunale Maria Luisa La Rosa, alcuni consiglieri comunali come Lucia Saladdino e Andrea Corsaro, nonché il comandante della polizia municipale Salvatore Tomasello. Presenti anche i rappresentanti della protezione civile comunale nonché dell’associazione “Il Cammino – ANPAS” e della “Misericordia”. In rappresentanza del dipartimento regionale della protezione civile Giuseppe La Rosa.

“Il comune di Ragalna, assieme ai comuni di Maletto e Nicolosi facenti parte del Parco dell’Etna, sono stati destinatari di un finanziamento europeo- ha detto l’assessore alla protezione civile Rita Vitaliti- Grazie al dipartimento regionale della protezione civile è stato possibile finanziare beni di emergenza per quanto riguarda il periodo invernale. Ragalna ha avuto un finanziamento di circa 52 mila e ha permesso di acquistate un Pick-up munito di pala spalaneve e spargisale per fere cosi fronte alle emergenze del nostro territorio. Sul fronte protezione civile siamo lavorando sulla formazione di altri soggetti in modo tale che il gruppo protezione civile comunale sia più ampio soprattutto per fronteggiare le emergenze estive rappresentate dagli incendi”.

Il vice sindaco Emanuele Motta ha ribadito che la “protezione civile ragalnese si arricchisce di un ulteriore mezzo per meglio fronteggiate le emergenze sul nostro territorio molto vasto. Il gruppo di protezione civile comunale è un fiore all’occhiello della nostra comunità Ringrazio il nostro responsabile Pietro Pappalardo”.

Sulla questione interviene anche l’ex assessore comunale alla protezione civile nonché attuale consigliere comunale di opposizione Andrea Corsaro. “Con DDG n. 1523/DRPC Sicilia del 29/12/2023, notificato il 2/2/2024, veniva assegnata al Comune di Ragalna la somma di € 51.972, per l’acquisto del mezzo spazzaneve. Ringrazio l’attuale amministrazione e l’Assessore alla protezione civile Rita Vitaliti, per avere completato iter burocratico cominciato e portato avanti nel mio precedente ruolo di Assessore alla protezione civile, e di aver voluto condividere anche con il gruppo consiliare “Per Ragalna” il momento di oggi.

Ringrazio il funzionario responsabile, comandante Salvatore Tomasello, e tutti gli uffici preposti, per il lavoro svolto, dal 2023, per il raggiungimento di questo obiettivo. Come volontario del gruppo di protezione civile, insieme al coordinatore Pietro Pappalardo e a tutti i soci, ringrazio il dipartimento regionale di Protezione civile per la disponibilità e il supporto”.

 

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