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Cronaca

Palagonia, sequestrati ad una azienda materiali contraffatti con loghi “Arancia Rossa Sicilia I.G.P.”

Dagli accertamenti è emerso che la ditta non sarebbe iscritta al circuito del prodotto certificato e non sarebbe quindi autorizzata a utilizzare tali marchi. I militari dell’Arma hanno denunciato i tre rappresentanti legali della società

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Prosegue l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella tutela del “Made in Italy” agroalimentare e nella salvaguardia delle filiere certificate, come dimostrano i risultati ottenuti dai carabinieri della compagnia di Palagonia che hanno denunciato a piede libero tre persone per i reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari e frode in commercio aggravata.

L’attività, condotta con il supporto specialistico del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare ha interessato un’azienda agrumaria con sede nella contrada Vanghella di Palagonia.   Nel corso del controllo presso lo stabilimento, i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro penale oltre novecento cassette in cartone e decine di bobine di etichette, tutte riportanti i loghi e le diciture riconducibili alla filiera dell’Arancia Rossa di Sicilia I.G.P., marchio ufficialmente tutelato a livello europeo.

Dagli accertamenti, infatti, è emerso che la ditta non sarebbe iscritta al circuito del prodotto certificato e non sarebbe quindi autorizzata a utilizzare tali marchi. I militari dell’Arma hanno denunciato i tre rappresentanti legali della società: un uomo di 35 anni residente a Palagonia, una donna di 34 anni residente a Roma e un’altra donna di 62 anni, anche lei residente a Palagonia.

L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle azioni poste in essere dall’Arma dei Carabinieri per garantire la trasparenza commerciale e contrastare ogni forma di concorrenza sleale, tutelando sia il consumatore finale che il lavoro onesto degli operatori delle filiere agroalimentari certificate.

 

Cronaca

Adrano, incendio nel pomeriggio in via San Leo, danneggiati casolari abbandonati

Sul posto pompieri di Adrano e Maletto. Solo in serata ripristinate le condizioni di sicurezza

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FOTO PAGINA SOCIAL FACEBOOK "TVA"

Sono state ultimante nella serata di oggi le operazioni di spegnimento e di bonifica di un incendio che nel pomeriggio di oggi a partire dalle ore 16 ha interessato la zona di via San Leo.

Le fiamme hanno devasto dei casolari abbandonati e dei terreni agricoli. Sul posto sono interventi i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano e quelli volontari di Maletto.

L’intervento dei pompieri ha evitato che le fiamme si estendessero alle abitazioni della zona che sono state lambite dal fuoco. Solo  in serata il fuoco è stato domato e ripristinate le necessarie condizioni di sicurezza.  Non è stato possibile accertare al momento le origini del rogo.

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Cronaca

Aci Castello, serata danzante senza autorizzazione, intervento della Polizia

Il tutto è avvenuto all’interno di uno stabilimento balneare. Il Questore ha disposto l’immediata cessazione dell’attività di trattenimenti danzanti

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Continua l’azione di controllo della Polizia di Stato relativa alla verifica del rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza.

Una vera e propria serata danzante, senza autorizzazione, quella che si stava svolgendo presso uno stabilimento balneare di Aci Castello. È quanto emerso nel corso di un controllo amministrativo condotto nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia Locale di Aci Castello. L’attività di verifica ha consentito di accertato che l’evento si stava svolgendo in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza, in violazione dell’art. 68 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

A seguito della segnalazione di quanto accertato inviata alla Questura di Catania, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno potuto istruire una attività che si è conclusa con l’emissione del provvedimento con cui il Questore ha disposto l’immediata cessazione dell’attività di trattenimenti danzanti.

L’intervento del Questore è finalizzato non solo al rispetto della normativa, ma anche a garantire e tutelare l’ordine, l’incolumità e la sicurezza pubblica, in particolar modo nei luoghi di ritrovo ove si registra maggiore affluenza di persone, prevenendo situazioni potenzialmente pregiudizievoli per la collettività.

 

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