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Cronaca

Catania, controllo nel rione San Berillo, trovata droga nei muri di edifici diroccati

I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 420 grammi di marijuana, 152 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina e 9 pasticche della cosiddetta “droga dello stupro”, per un peso di 6 grammi.

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Controllo straordinario ad opera della Polizia di Stato nel quartiere di San Berillo a Catania.

Grazie anche alla presenza dell’unità cinofila, è stato effettuato un controllo antidroga nella zona che ha permesso di trovare droga, apparentemente abbandonata tra le intercapedini dei marciapiedi e i muri perimetrali di edifici ormai diroccati.

Nello specifico, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 420 grammi di marijuana, 152 grammi di hashish, suddivisa in panetti, 2 grammi di cocaina e 9 pasticche di cocaina rosa, la cosiddetta “droga dello stupro”, per un peso di 6 grammi.

Durante la perlustrazione gli agenti hanno controllato un chiosco adibito alla vendita di alimenti e bevande, allestito abusivamente in strada.

Individuato il proprietario, si tratta di uno straniero che aveva utilizzato alcune strutture in legno per chiudere una parte della via in modo da esporre la merce da vendere ai potenziali clienti. Sotto la tettoia aveva piazzato pure un frigorifero. All’uomo è stata contestata una sanzione di 3.580 euro, mentre la merce è stata sequestrata.

Nel corso del controllo, inoltre, i poliziotti hanno trovato in un’altra via un’autovettura risultata rubata e che probabilmente veniva usata da qualcuno come riparo per la notte.

Cronaca

Catania, indagato il rapper “Baby Gang”, per 4 anni non potrà tornare in città

E’ accusato di concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo

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E’ indagato per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang.

In particolare agenti della squadra mobile della Questura di Lecco, in raccordo con quelli di Catania, hanno eseguito a Calolziocorte (Lecco) un decreto di perquisizione e hanno sequestrato lo smartphone dell’artista che nei prossimi giorni verrà sottoposto ad accertamenti forensi. All’indagato la polizia ha anche notificato un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Catania che vieta a Baby Gang di potere dimorare nel capoluogo etneo per quattro anni. Iniziativa che farà saltare il suo concerto previsto per l’8 agosto prossimo alla Villa Bellini.

Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania la sua partecipazione, lo scorso 1 maggio, sul palco della Plaia, all’One day music festival, dove, prima di esibirsi con la canzone ‘Italiano’, scritta con Niko Pandetta, fa vedere un video sul suo smartphone in cui sembra assistere a una videochiamata con il nipote dello storico capomafia Turi Cappello. Il trapper però è detenuto nel carcere di Rossano  in Calabria dall’ottobre del 2024 per spaccio di sostanze stupefacenti. “È mio fratello, un c… di casino per Niko Pandetta”, ha incitato il pubblico dal palco l’artista mostrando il telefonino in cui si è visto il volto di Pandetta.

Il gesto è stato ripreso da molti dei presenti che hanno poi postato i video sui social, diventati virali. Non è ancora chiaro se la videochiamata fosse in diretta o registrata, o fosse un antico video memorizzato. Per chiarire cosa fosse realmente accaduto e verificare se Pandetta abbia avuto la possibilità, dal carcere, di mandare un video o, addirittura, di partecipare in diretta al concerto del 1 maggio sulla spiaggia della Plaia la Procura di Catania ha avviato degli accertamenti, delegando le indagini alla squadra mobile della Questura. E da una perquisizione nella cella del carcere di Rossano, dove Pandetta è detenuto, eseguita il 3 maggio scorso, la polizia penitenziaria ha trovato e sequestrato un telefonino. Per questo motivo è stato indagato per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti.

 

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Cronaca

Catania, incidente in via Due Obelischi, morto il secondo centauro rimasto ferito

Nell’impatto tra le due moto ha perso subito la vita un 64enne, Angelo Puglisi, mentre un 43enne, Sebastiano Romano, che aveva riportato un grave trauma cranico, è deceduto oggi pomeriggio al Cannizzaro

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E’ salito a due il bilancio delle vittime dell’incidente stradale avvenuto nella tarda serata di ieri, poco dopo le 22,  in via Due Obelischi a Catania. A scontrarsi sono state due moto.

Nell’impatto ha perso subito la vita un 64enne, Angelo Puglisi, mentre un 43enne, Sebastiano Romano, che aveva riportato un grave trauma cranico, è deceduto oggi pomeriggio all’ospedale Cannizzaro dove era stato ricoverato d’urgenza.

Al suo arrivo in ospedale il 43enne era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.  Sull’incidente indaga la polizia municipale che ha provveduto a sequestrare i mezzi coinvolti nel sinistro

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