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In Primo Piano

Leone Decimoquarto, il significato di una scelta

Un nome che ha già dentro un programma

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Cardinale Robert Francis Prevost, Papa.

Nessuno se lo aspettava. L’uomo che, comunque la si pensi, resta il più importante della terra.

Per nulla presente nei pronostici, assente da ogni rosa di papabili. Figuriamoci: un papa statunitense…con tutto il potere che c’ha già l’America di Trump?!

Eppure, per quelli che ci credono, “Lo Spirito soffia dove vuole, e ne senti il soffio, ma non sai da dove viene né dove va” (Giovanni 3:8).

Confessiamolo: gli occhi puntati per un lungo tempo ai tendoni rossi da cui sarebbe apparso il nuovo pontefice, un’attesa trepidante… Abbiamo atteso con la stessa emozione gli altri papi del passato? Forse no. Forse questa volta l’attesa ha coinvolto una massa più eterogenea di folle, chierici e religiosi da ogni parte del mondo e poi uomini e donne e giovani e bambini, un’infinità di partecipazione. Forse perché il lascito di Francesco è così scolpito nel popolo, che si sentiva il desiderio cocente di conoscerne il successore? Va da sé che l’attesa era palpabile. E’ bastata già la notizia di un papa statunitense a farci quasi cadere dalla sedia, confessiamolo.

Eppure, eccolo! L’annuncio: “La Pace sia con tutti Voi!“, un lungo silenzio commosso, gli occhi sorridenti, poi, il richiamo ripetuto a Francesco, l’inizio del pontificato con l’invito alla recita corale dell’Ave Maria e soprattutto quel nome: Leone XIV.

Quel nome, anch’esso un altro elemento su cui pensare, con quella connotazione altisonante.

Il primo della schiera dei Leone, fu Leone I, Magno. Celebre per aver incontrato Attila, nel 452 d.C,  re degli Unni, alle porte dell’Italia settentrionale e per averlo convinto a non attaccare Roma. Questo episodio lo rese una figura simbolica, di grande autorità morale e diplomatica, una figura forte a difesa della Roma cristiana.

Oppure perché vuol porsi come erede di quel Leone XIII, colui che donò al mondo l’enciclica Rerum Novarum? 

In effetti, ne avremmo bisogno.

Leone XIII, papa dal 1878 al 1903, è ricordato perché, con quell’enciclica, pose le basi della Dottrina Sociale della Chiesa, affrontando i problemi del lavoro, della giustizia sociale e del rapporto tra capitale e lavoro nell’era industriale. A differenza dei suoi predecessori, cercò un atteggiamento più aperto verso la modernità, promuovendo il dialogo con le scienze, la filosofia e la politica, senza rinunciare ai principi cattolici. Fu molto attivo nel campo delle relazioni internazionali, cercando di ristabilire i rapporti tra la Santa Sede e vari Stati europei, in un periodo difficile per il papato dopo la perdita dello Stato Pontificio.

Un papa, non sceglie di darsi un nome a caso, lo sappiamo.

Quello di Leone XIV è un nome pensato, voluto, contiene in sé un programma chiaro ed inequivocabile: la volontà di entrare nel dialogo sociale con competenza, consapevolezza e carattere, col piglio di chi conosce bene virtù e contraddizioni sia del mondo ricco, perché c’è nato e cresciuto, sia del mondo che fa fatica, perché ne è stato adottato. Un papa che può incidere, in modo nuovo, nelle questioni più cocenti da cui questo tempo moderno è afflitto: dall’emergenza della pace tra i popoli, alla questione migranti che attraversa tutto il globo, dalla perdita di senso, figlia di una società che dà tutto pronto e presto, al senso vertiginoso di isolamento umano, reso più graffiante dal chiasso degli agglomerati urbani e dalla valanga di parole con cui la Rete perseguita ogni individuo.

D’altra parte, sembra proprio avere le carte in regola, questo papa, dall’aria tanto sapiente e dal temperamento razionale che farebbe presupporlo alieno da ogni eccesso.

Ecco perché, in mezzo ai “mi piace” / “non mi piace”, che saltano sulle migliaia di bocche in queste ore, fa star bene il ricordare che a guidare la barca di Pietro è stato indicato colui che è nel piano di Dio.

Oggi più che mai, proprio perché Francis Robert Prevost era lontano dai piani umani,  avvertiamo l’imprevedibilità dello Spirito Santo che, sempre, orienta e guida la storia umana secondo un disegno che è tanto distante dai pensieri umani quanto l’oriente dall’occidente.

Buon lavoro, allora, Papa Leone Decimoquarto!

 

Cronaca

Misterbianco, va in un centro ad “hoc” la donna che ha ucciso la figlia di 7 mesi

A darne comunicazione il legale l’avvocato Alfio Grasso. La 40enne è attualmente detenuta nel carcere Piazza Lanza. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana

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Nei prossimi giorni la donna di Misterbianco di 40 anni che lo scorso 30 aprile ha gettato dal terzo piano della propria casa di via Marchese, nel centro misterbianchese, la figlia di sette mesi uccidendola, lascerà il carcere di Piazza Lanza a Catania dove è detenuta per essere trasferita a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, in una struttura adatta per accogliere soggetti con problematiche di natura “psichiatrica”.

A darne comunicazione il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana.

La procura di Catania ha proceduto alla nomina di un perito per valutare se la donna al momento di commettere l’insano gesto fosse in grado di intendere e di volere. Si tratta del professore Eugenio Aguglia. Anche la difesa ha nominato un suo perito: si tratta del professore Antonino Petralia.

La donna, che è anche madre di un bimbo di sette anni, era seguita da un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale poiché soffriva di una depressione post-partum.

 

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In Primo Piano

Catania, tra qualche giorno disponibile la nuova piattaforma “ASP Con te – Servizi Territoriali”

A partire da domani non saranno più prese in carico le richieste inviate tramite e-mail relative a scelta o revoca del medico di famiglia e pediatra, nonche richieste per protesi, presidi e ausili sanitari

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Tra qualche giorno L’Asp di Catania metterà a disposizione dei cittadini una nuova piattaforma digitale, ASP Con Te – Servizi Territoriali, pensata proprio per semplificare l’accesso ai Servizi territoriali. La data di attivazione e le modalità di fruizione saranno comunicate attraverso i consueti canali istituzionali.

Nell’ambito di questo processo di digitalizzazione e ammodernamento, si informa l’utenza che, a decorrere dal 12 maggio, non saranno più prese in carico le richieste inviate tramite e-mail relative a:

  • scelta o revoca del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta;
  • richieste per protesi, presidi e ausili sanitari.

La chiusura dell’utilizzo delle caselle e-mail di scelta e revoca e ufficio protesi e ausili è necessaria per allineare le pratiche in corso e garantire una piena integrazione con la nuova web app, consentendo così un avvio immediato del sistema.

Le e-mail eventualmente ricevute dopo tale data, anche se inoltrate ai consueti indirizzi di posta elettronica, non potranno essere processate, in quanto i canali telematici verranno dismessi in favore della nuova piattaforma dedicata.

La nuova web app consentirà di gestire autonomamente operazioni come la scelta o la revoca del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta, e inoltrare richieste per protesi, presidi e ausili sanitari, direttamente da casa, senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli Sportelli. L’obiettivo è ridurre i tempi di attesa, migliorare l’efficienza dei servizi e offrire un accesso diretto e trasparente alle prestazioni sanitarie.

“Ci scusiamo per eventuali disagi legati alla fase di transizione e ringraziamo la cittadinanza per la collaborazione -dicono dall’ASP-Rimangono comunque operativi, per chi ne avesse necessità, gli Sportelli dei Distretti Sanitari, accessibili negli orari comunicati dai singoli uffici. Si consiglia di consultare le pagine dedicate sul sito aspct.it.”

 

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