Connect with us

amministrazione

Licodia Eubea, 50 mila euro per la ciclovia “Bianchetto-Dirillo”

L’assessora allo Sport Giuliana Pepi sottolinea che “siamo l’unico piccolo Comune della provincia etnea ad aver ottenuto questo finanziamento”, L’iniziativa mira a trasformare il paesaggio locale in un’attrazione per gli amanti delle due ruote

Pubblicato

il

Grazie al bando nazionale “Bici in Comune”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani con il supporto del Dipartimento per lo Sport, ANCI e Sport e Salute S.p.A, il comune di Licodia Eubea ha ottenuto un finanziamento di 50 mila euro. L’iniziativa, intitolata “Valorizzazione cicloturistica del territorio di Licodia Eubea: dalla Chiesa del Bianchetto al Lago Dirillo”, mira a trasformare il paesaggio locale in un’attrazione per gli amanti delle due ruote.

Il cuore del progetto è la realizzazione di un nuovo percorso ciclabile di oltre 6 chilometri, un itinerario suggestivo che collegherà la storica Chiesa del Bianchetto con la bellezza naturalistica del Lago Dirillo. Soddisfatto il sindaco Santo Randone: “Si tratta di un risultato importante che premia il nostro costante impegno nella promozione e valorizzazione del territorio.

Questo finanziamento si aggiunge a una strategia più ampia di rilancio, fatta di interventi mirati sull’efficientamento energetico degli impianti sportivi, degli edifici comunali e dei luoghi pubblici. I nostri uffici hanno lavorato con grande serietà e competenza, e questo finanziamento dimostra che anche i piccoli comuni, quando fanno sistema e investono in qualità, possono ottenere risultati di rilievo a livello nazionale” .

Anche l’Assessora allo Sport Giuliana Pepi esprime la sua gioia per il traguardo raggiunto: “Siamo l’unico piccolo Comune della provincia di Catania ad aver ottenuto questo finanziamento, che si aggiunge agli interventi già in corso per il potenziamento dell’offerta sportiva e turistica locale. I lavori alla piscina e al campo sportivo sono in pieno svolgimento, entro settembre nascerà un nuovo campetto all’aperto polivalente per basket e pallavolo, e presto interverremo per la riqualificazione delle due palestre comunali già esistenti. Questo progetto amplia ulteriormente le opportunità per cittadini, sportivi e visitatori ma soprattutto per i più giovani”.

Il finanziamento prevede, inoltre, la messa in sicurezza del tratto urbano attraversato dal futuro percorso, garantendo così una fruizione sicura e piacevole per tutti i ciclisti. Un ulteriore elemento chiave è il recupero di strutture già esistenti nei pressi del Lago Dirillo, che saranno riqualificate e adibite a servizi specifici per i cicloturisti, come punti di ristoro, aree di sosta attrezzate e piccole officine per la manutenzione delle biciclette.

amministrazione

Paternò, l’associazione “Paternò che” chiede le dimissioni del sindaco

Dal canto suo, il primo cittadino, contattato dalla nostra redazione, ha specificato: “Non ritengo e non riconosco ad Agata Marzola un ruolo politico e neanche come soggetto politico. Per questo non replico alla Marzola o ad altri”

Pubblicato

il

Nei giorni scorsi, l’associazione “Paternò Che”, supportata da simpatizzanti e militanti di Fratelli d’Italia, ha diffuso un video di forte impatto in risposta al messaggio pubblicato dal sindaco Nino Naso in merito a un grave episodio accaduto in città: le molestie ai danni di alcune minorenni da parte di un cittadino extracomunitario, attualmente fermato dalle forze dell’ordine. L’episodio ha sollevato l’indignazione della cittadinanza, culminata con un tentativo di linciaggio.

Nel video, Agata Marzola, ex consigliere comunale, rivolge un attacco diretto al sindaco:

«Sindaco, la invitiamo a rivedere attentamente i video pubblicati, ad ascoltare le sue parole, a leggere i suoi post e a riflettere. È una vergogna ciò che ha detto, ciò che ha fatto e soprattutto ciò che non ha fatto. Le chiediamo di assumersi le sue responsabilità e di fare un passo indietro. Le chiediamo le dimissioni».

Il video prosegue con toni sempre più accesi.

«Lei, sindaco, Paternò non la conosce affatto. In questi giorni non ha perso occasione per dimostrare tutta la sua inadeguatezza, con parole vuote, teatrali e offensive nei confronti di una cittadinanza che ogni giorno subisce le conseguenze del degrado urbano. Lo sa che la città è allo stremo? Strade dissestate, illuminazione pubblica inesistente, servizi essenziali ridotti al minimo, una città allo sbando e con i parcheggi che sono ormai diventati un ricordo».

Viene rimproverato al primo cittadino  il suo atteggiamento comunicativo: «

«Basta con i video carichi di foga e amore recitato. Basta con i proclami teatrali. Paternò non ha più bisogno di lei. Le dimissioni non sono un atto di resa, ma un gesto di decenza. Ama davvero questa città? Allora la lasci in pace. È il momento di farsi da parte».

Contattato dalla nostra redazione per un commento, il sindaco Nino Naso ha specificato: “Non ritengo e non riconosco ad Agata Marzola un ruolo politico e neanche come soggetto politico. Per questo non replico alla Marzola o ad altri”.

Continua a leggere

amministrazione

Paternò, scintille in consiglio comunale tra i vertici Istituzionali

Si tratta di uno “scontro” fra il sindaco Nino Naso da una parte e il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno e il deputato Francesco Ciancitto dall’altra. Nella seduta consiliare è stata affrontata la questione sicurezza in città

Pubblicato

il

Si è concluso poco dopo le 23 di ieri sera il consiglio comunale di Paternò convocato in seduta straordinaria e urgente dal presidente del consiglio Marco Tripoli, su richiesta del sindaco Nino Naso per affrontare la questione relativa alla sicurezza in città, dopo i recenti fatti di cronaca nera e che hanno visto come protagonista un tunisino di 20 anni, il quale ha molestato la settimana scorsa delle minorenni.

Una seduta infuocata in cui non è mancato il “tifo da stadio” proveniente dalla platea da parte di simpatizzanti o militanti di Fratelli d’Italia.

Alla seduta di ieri sera erano presenti il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno e il deputato nazionale Francesco Ciancitto. Presenti anche il comandante della compagnia carabinieri di Paternò Marco Savo e il comandante  polizia municipale Nino La Spina.

Assenti sei consiglieri su 24, la seduta si è aperta con una relazione del  sindaco Nino Naso accanto al quale sedeva l’intera giunta comunale ad eccezione di Luigi Gulisano (che è anche consigliere comunale) seduto tra gli scranni degli altri componenti dell’assise civica. Naso ha illustrato l’attività svolta dalla sua giunta per la questione migranti: dai vari incontri in prefettura con la Prefetta Maria Carmela Librizzi per meglio fronteggiare la questione, alle varie iniziative con le associazioni del terzo settore, per arrivare allo studio dei vari progetti in tema di inclusione, partecipando o pronti a partecipare ai vari bandi regionali.

Ultimo intervento in ordine e cronologico fatto dalla giunta è quello relativo alla delibera con la quale si chiede a chi di dovere l’istituzione di un posto di polizia, potenziamento con uomini e mezzi della compagnia carabinieri Paternò e una deroga alle normative vigenti che consentirebbero al comune di assumere in tempi celeri almeno 30 nuovi vigili urbani. Naso ha chiuso il proprio intervento invitando a lavorare assieme per il bene di Paternò.

A seguire si sono registrati i vari interventi dei vari consiglieri (Virgolini, Benfatto, Frisenna, Russo, Lauria, Francesco Borzì) che hanno attaccato il primo cittadino chi in modo duro chi in modo soft.

Dopo è stata la volta del deputato nazionale Francesco Ciancitto  il quale nel suo intervento ha specificato che “il centro cittadino non è sicuro vista la presenza di extracomunitari . Cittadini che hanno paura. Una situazione non è nata oggi ma perdura da tempo. La questione migranti non è stata gestita bene. Il numero degli extracomunitari regolare e irregolare continua a crescere in modo esponenziale. Il governo Meloni ha attivato apposite leggi per tutelare i migranti. Ci sono dei finanziamenti e mi chiedo perchè il comune non si è attivato”.

Sul fronte controllo del territorio Ciancitto ha sottolineato che è improbabile che a Paternò possa essere istituito il commissariato di polizia di stato. “Dobbiamo chiedere- evidenzia il deputato nazionale- cose possibili. Mi si chiede di ottenere una deroga per l’assunzione dei vigili urbani. Chiedo al sindaco di assumere subito 8 vigili urbani come ha detto nel suo intervento, attingendo da altre graduatorie di altri comuni.  Ed infine può attivarsi con una serie di ordinanze che può adottare, come quello del divieto della vendita di bibite alcoliche al dettaglio. Sono segnali di sicurezza”.

Il Presidente Gaetano Galvagno ha specificato che può solo raccogliere le istanze del consiglio comunale e del sindaco “ma che arrivano tardivamente. Nonostante ciò e nonostante le grandi contraddizioni politiche siamo qui a stendere la mano perche amiamo la nostra terra e la nostra città. Ho notato cose strane all’interno del consiglio comunale. Quello che ha fatto l’ARS non credo sia attribuibile ad altri soggetti”.

Galvagno nel suo intervento riferendosi a Naso ha sottolineato di essere stato l’ottavo assessore della giunta. “Cerchiamo di essere seri”. Galvagno si è “scusato” con le ragazzine molestate e le  loro famiglie perche “nessuno fino adesso l’aveva fatto”.

Il sindaco Naso dopo l’intervento dei due esponenti di FdI ha specificato che la sua richiesta è stata fatta con “umiltà” e che il consiglio di ieri sera è stato “costruttivo. La deputazione probabile non è informata adeguatamente ma sulla questione migranti molte cose le abbiamo attuate. Ossia abbiamo avuto interlocuzione con la Regione. Siamo sul punto di avere finanziamenti dal fondo FESR. Sulla sicurezza non ci siamo fermati. Abbiamo provveduto- continua Naso- con l’installazione delle telecamere.

Per attingere da altre graduatorie finalizzate all’assunzione dei vigili urbani il comune deve fare prima il bando, poi anziche procedere alla selezione si potrà attingere dalle graduatorie. Lo sappiamo che il comune  non può aver un commissariato di polizia di stato ma solo un “posto” di polizia. Non ci interessa lo scontro. Ci sono state delle ragazzine che hanno rischiato quindi si accelera il tutto”.

Continua a leggere

Trending