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Cronaca

Belpasso, denunciati due cugini 20enni per detenzione e spaccio

Recuperati 10 grammi di marijuana già tritata, oltre a 5 dosi della medesima sostanza e una dose di cocaina. Inoltre uno dei due giovani trovato con oltre 1.440 euro in contanti

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Denunciati dai carabinieri del comando stazione di Belpasso due giovani ventenni, cugini tra loro: uno residente a Belpasso e l’altro a Biancavilla. Sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre il solo giovane biancavillese è stato denunciato anche per possesso ingiustificato di valori.

In particolare, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati, una pattuglia dei carabinieri stava transitando lungo via I Retta Levante, quando ha notato un’auto parcheggiata ai margini della carreggiata con due giovani a bordo.

L’attenzione dei militari è stata attirata dal comportamento dei due ragazzi che, alla vista dei carabinieri, hanno assunto un atteggiamento chiaramente sospetto, cercando istintivamente di coprirsi il volto, nel probabile tentativo di evitare di essere riconosciuti.

Un atteggiamento che ha insospettito i militari dell’Arma, i quali hanno deciso di intervenire per approfondire il tutto. I due giovani sono stati fatti scendere dal veicolo e sottoposti a un accurato controllo.

I carabinieri hanno recuperato una bustina di plastica contenente oltre 10 grammi di marijuana già tritata, oltre a 5 dosi della medesima sostanza e una dose di cocaina, tutte confezionate e, verosimilmente, destinate alla vendita al dettaglio.

A rafforzare ulteriormente l’ipotesi di una probabile attività di spaccio, è stato anche il ritrovamento, nella disponibilità di uno dei due giovani, della cospicua somma di oltre 1.440 euro in contanti, suddivisa in banconote di vario taglio, della cui provenienza e giustificazione il ragazzo non ha saputo fornire alcuna spiegazione.

 

Cronaca

Catania, non riceve soldi dalla ex per la droga e le taglia la ruota dell’auto, arrestato

L’uomo era destinatario non soltanto del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, ma anche della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di rimanere nella sua abitazione durante la notte

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Si è presentato davanti alla porta di casa dell’ex compagna, violando il divieto di avvicinamento, per chiederle insistentemente i soldi per procurarsi la droga. Al rifiuto della donna, l’uomo, un sorvegliato speciale catanese di 43 anni, ha cominciato a minacciarla, avvertendola che avrebbe squarciato le gomme della sua auto. Mentre l’uomo effettivamente danneggiava uno degli pneumatici, la donna ha lanciato l’allarme, chiedendo aiuto alla Polizia di Stato.

Raccolta la segnalazione, la Sala Operativa della Questura di Catania ha inviato d’urgenza una volante presso l’abitazione della vittima, nel quartiere di Ognina, per prestarle soccorso e per riportare la situazione alla calma.

Quando i poliziotti sono arrivati il 43enne si era già allontanato, mentre la donna, evidentemente scossa e in lacrime, ha raccontato di aver ricevuto diverse e pressanti chiamate dall’ex nel corso dell’intera serata, formalizzando la denuncia nei suoi confronti.

L’uomo avrebbe più volte chiamato l’ex fidanzata nel tentativo di ottenere del denaro, probabilmente per rifornirsi di droga, considerato che, secondo quanto riferito dalla donna, farebbe abituale uso di sostanze stupefacenti, ormai da tempo.

Dopo i rifiuti della ex, il 43enne si sarebbe palesato davanti alla sua abitazione, cominciando a bussare con forza ed insistenza, urlando di volere almeno 20 euro, per poi lasciarsi andare a minacce e insulti nei confronti della donna.

Dalle verifiche compiute sul posto dai poliziotti è emerso che il 43enne fosse destinatario non soltanto del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, ma anche della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di rimanere nella sua abitazione durante la notte.

Scattate le ricerche, dopo qualche minuto l’uomo è stato rintracciato dai poliziotti nella sua abitazione dove è stato arrestato per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, gli obblighi inerenti la sorveglianza speciale e per tentata estorsione. Sentito il PM di turno il 43enne è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima

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Cronaca

Catania, denunciato 23enne di Adrano per molestie sessuali

Il giovane lo scorso 29 maggio, dopo aver seguito una donna nella metro del capoluogo etneo, l’avrebbe importunata mentre saliva sulla rampa di scale che conduce all’uscita della fermata

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E’ stato individuato e denunciato dai carabinieri del comando stazione di Catania Piazza Verga il 23enne di Adrano che, lo scorso 29 maggio, dopo aver seguito una donna nella metro di Catania, l’avrebbe importunata mentre saliva sulla rampa di scale che conduce all’uscita della fermata.

Era primo pomeriggio, quando, in una metropolitana per niente affollata, la donna ha avvertito la presenza di qualcuno che si stava avvicinando alle sue spalle. La signora ha comunque continuato a salire i gradini uno dopo l’altro, avvertendo però, la vicinanza tanto prossima quanto equivoca di un soggetto che, raggiuntala, le si  sarebbe “appiccicato” addosso da tergo, chiaramente a fini sessuali.

A quel punto, la vittima si è girata di scatto, trovandosi faccia a faccia con un giovane che, imperterrito, avrebbe anche cercato di simulare una caduta, urtandole una spalla.

Impaurita, la donna ha cominciato a urlare per chiedere aiuto, attirando così l’attenzione di una dipendente della metropolitana, che è intervenuta in suo soccorso, mentre il molestatore, vistosi scoperto, è scappato, convinto di averla fatta franca.

La malcapitata, dopo essersi ripresa dallo spavento, ha, quindi, sporto denuncia, consentendo ai carabinieri di avviare le indagini per risalire al malvivente.

Gli investigatori hanno subito acquisito ed esaminato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della metro, per poi diramare le ricerche dell’uomo sia alle pattuglie presenti in zona, sia ai vari comandi Arma.

Proprio grazie alla sinergia operativa tra i vari reparti, i carabinieri sono riusciti, in tempi brevissimi, ad identificare l’autore delle molestie. Il giovane adranita è stato denunciato per molestie sessuali.

 

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