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Cronaca

Catania, nave da crociera rompe ormeggi a causa forte vento, due turisti cadono in acqua

E’ sempre a causa delle folate di vento un’albero secolare è caduto su di un autovettura nel centro cittadino, due persone sono rimaste ferite. Mentre cinque voli che dovevano atterrare a Fontanarossa sono stati dirottati su altri scali aerei

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Il forte vento di oggi, che ha soffiato con insistenza per ore a Catania e provincia, ha dato vita ad una serie di “disagi”, provocando anche dei feriti. In particolare poco dopo le 12.30 la nave passeggeri “NORWEGIAN EPIC”, ha rotto in maniera violenta gli ormeggi, presumibilmente a causa di forti raffiche di vento, compromettendo la tenuta delle cime di ormeggio e contestualmente ha causato la rottura di 3 bitte che sono state totalmente divelte.

“Nella fase di scarroccio della nave da crociera – causata dal forte vento – la stessa andava ad appoggiarsi con il suo lato dritto al lato sinistro della nave “NORTHSTAR GLORY”, regolarmente ormeggiata all’accosto n. 7- si legge nella nota diffusa dalla Guardi Costiera- Nell’immediatezza dell’evento la Capitaneria di Porto di Catania ha disposto l’intervento delle unità navali della Guardia Costiera nonché dei mezzi nautici dei VV.F., delle moto d’acqua in dotazione alla Polizia di Stato e dei servizi tecnico-nautici che hanno prontamente operato per contenere la situazione e prevenire ulteriori danni, rischi alla navigazione ed alla sicurezza delle persone a bordo e in banchina”.

Durante le concitate fasi del distacco della nave “NORWEGIAN EPIC” dalla banchina, una donna è accidentalmente caduta in mare. Contestualmente, il marito si è gettato in mare in soccorso della moglie, riportando una lieve escoriazione alla gamba destra. La coppia è stata recuperata in buono stato di salute dal personale di bordo presente in banchina ed affidati ai sanitari per il trasporto presso l’ospedale Garibaldi dove sono stati eseguiti gli accertamenti del caso.

Sempre a Catania e sempre intorno alle 12.30, a causa del forte vento, un albero secolare è caduto sulla sede stradale in via Sebastiano Catania, “precipitando” su un’auto parcheggiata. Da quanto si apprende due persone che si trovavano in prossimità del mezzo sarebbero rimaste ferite e condotte in ospedale. Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale.

E’ sempre a causa del forte vento la SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Fontanarossa, è stata costretta a dirottare cinque voli su altri scali aerei. Tre aerei della Ryanair provenienti da Malta, da Roma Fiumicino, dirottati a Palermo, e da Trieste, che è andato a Comiso (Ragusa).A Palermo sono stati dirottati anche il volo easyJet Europe proveniente da Parigi Charles de Gaulle e quello da Verona della Wizz Air-Air Malta.

Cronaca

Catania, convalidato arresto di John Obama, accusato dell’omicidio del 30enne Santo Re

Il 37enne extracomunitario, irregolare sul territorio nazionale, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi

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John Obama, il 37enne posteggiare abusivo, originario dello Zimbabwe, accusato dell’omicidio di Santo Re, il pasticciere trentenne del bar “Quaranta”, ucciso a coltellate il 30 maggio scorso, nel lungomare Ognina di Catania, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi nella mattinata di oggi.

Il GIP ha convalidato il provvedimento e ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone, che coordina le indagini delle volanti e della squadra mobile della Questura di Catania, ha conferito l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita domani. Ad accusare il 37enne sono due testimoni oculari e le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.  L’indagato, che è fuggito dal luogo del delitto a piedi, quando è stato bloccato da agenti delle volanti, aveva i vestiti e le mani sporche di sangue. L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso di ricostruire le fasi dell’omicidio: Santo Re, terminata la giornata lavorativa, si è avviato verso la macchina parcheggiata nella discesa che conduce al porticciolo di Ognina.

Non appena è arrivato a metà della rampa, l’arrestato, che il pasticciere conosceva come posteggiatore abusivo che operava illegalmente in quella zona, gli si è parato davanti. Dopo qualche secondo, il 37enne ha sferrato alcuni fendenti in direzione del giovane che ha provato invano a difendersi indietreggiando.

La vittima, nonostante le gravissime ferite, è fuggita in direzione del bar Quaranta dove lavorava per chiedere aiuto, mentre il presunto assassino è fuggito. Proprio davanti al bar sostava in quei minuti un’ambulanza, che ha soccorso il pasticcere, accompagnandolo al vicino ospedale Cannizzaro dove poco dopo è morto nonostante tutti i tentativi dei medici per salvarlo. I colleghi di lavoro di Santo Re hanno riferito che la vittima conosceva bene l’indagato, al quale spesso tutti loro offrivano da mangiare.

 

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Cronaca

Valverde, schiaffi, minacce di morte e insulti alla ex: Arrestato 47enne

Nonostante fosse già sottoposto a un divieto di avvicinamento, si è presentato sotto casa della ex

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Nonostante fosse già sottoposto a un divieto di avvicinamento, si è presentato sotto casa della ex e ha iniziato a insultarla e minacciarla. È finito in manette un 47enne di Valverde, arrestato in flagranza dai Carabinieri di Aci Sant’Antonio.

Erano circa le 9:45 quando la donna, 38 anni, ha riconosciuto l’ex compagno dalla finestra e ha chiamato i militari. L’uomo, incurante delle misure cautelari, avrebbe inveito contro di lei con atteggiamenti aggressivi ed insulti. Così, una pattuglia, già in zona, è intervenuta rapidamente e lo ha trovato ancora sul posto, mentre tentava inutilmente di nascondersi dietro l’auto della donna.

Durante la denuncia, la vittima ha raccontato anche un’aggressione avvenuta due giorni prima: l’uomo l’aveva raggiunta sul lavoro, schiaffeggiata e minacciata di morte. Poi le aveva danneggiato l’auto. Per proteggere i figli, aveva scelto di non denunciare subito, ma l’escalation è proseguita.

L’arresto è stato convalidato. Il giudice ha disposto per l’uomo i domiciliari con braccialetto elettronico, resta salva la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

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