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In Primo Piano

S.M. di Licodia, 350 mila euro per il restyling della “Don Bosco”

Una conferenza stampa per presentare il progetto finanziato dalla Regione Siciliana

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Si è tenuta ieri mattina presso l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Santa Maria di Licodia una conferenza stampa che ha visto la partecipazione delle autorità locali per annunciare un importante finanziamento destinato alla riqualificazione dell’istituto scolastico. Presenti all’incontro il sindaco Giovanni Buttò, il presidente del consiglio comunale Maria Russo, il dirigente scolastico Agata Caudullo e il vicesindaco Mirella Rizzo, insieme ad alcuni membri della comunità scolastica e cittadina. L’evento è stato organizzato per illustrare i dettagli del contributo economico erogato dall’Assessorato regionale all’Istruzione della Regione Siciliana con alla guida l’assessore Girolamo Turano, che ha stanziato fondi finalizzati al miglioramento delle strutture e della sicurezza dell’Istituto Comprensivo. Il piano degli interventi prevede la realizzazione della recinzione esterna per garantire maggiore sicurezza all’interno del plesso scolastico, la posa di videocamere di sorveglianza, la sistemazione del campetto da calcio, attualmente in condizioni non ottimali, la costruzione degli spogliatoi e l’adeguamento dell’anfiteatro esterno, l’abbattimento delle barriere architettoniche e tanto altro ancora. Il sindaco Buttò ha sottolineato l’importanza del finanziamento, insieme al dirigente scolastico Caudullo ha espresso soddisfazione per il progetto che si andrà a realizzare. Un impegno importante per l’ottenimento del finanziamento, quello da parte del Presidente del Consiglio Maria Russo. I lavori dovrebbero partire nei prossimi mesi, con l’obiettivo di concludersi entro la fine dell’anno.

agricoltura

Piana di Catania, chiude diga di Pozzillo: “Chiederemo incontro al prefetto” dice Arcoria di Confagricoltura

“È necessario avere chiarezza. Annunciamo fin da ora che se non avremo risposte chiare rispetto alla distribuzione irrigua per la piana catanese, siamo pronti a scendere in piazza con una manifestazione” sostiene il presidente Arcoria

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FOTO -ENEL -

Chiude la diga di Pozzillo, a Regalbuto. “Un ulteriore penalizzazione per le campagne della piana di Catania”. A dirlo il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria il quale afferma che “fonti non ufficiali ci dicono che la chiusura sarà di tre giorni. Tutto ciò è intollerabile”. La questione ruota attorno alla diga di Pozzillo, in territorio di Regalbuto, chiusa da Enel per “motivi non chiari – si legge in una nota- dal pomeriggio di ieri”.  Una chiusura che si aggiunge a quella registratasi, per due giorni, già la scorsa settimana.

«Grave, gravissimo – dice ancora il presidente Arcoria – che nessuno abbia sentito la necessità di informare noi e le altre organizzazioni di categoria. Ciò significa che nessuno pensa sia necessario tenere in considerazione il mondo agricolo.

Siamo considerati l’ultima ruota del carro. In una situazione già drammatica per la piana di Catania che abbraccia tre province, con i territori del catanese, ennese e siracusano, con l’impossibilità di riuscire a distribuire l’acqua ai fondi agricoli per una rete colabrodo, questa è l’ennesima beffa. Chiederemo al Prefetto di Catania un immediato incontro per affrontare questa vicenda.

È necessario avere chiarezza. Annunciamo fin da ora che se non avremo risposte chiare rispetto alla distribuzione irrigua per la piana catanese, siamo pronti a scendere in piazza con una manifestazione”.

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In Primo Piano

Governo regionale, Schifani “richiama” i suoi assessori ad essere celeri nell’attuare le leggi

“Una circostanza che – sottolinea il governatore- è causa di “nocumento per i cittadini e, in molti casi, rallenta l’efficacia delle norme per lo sviluppo e l’economia” della Sicilia. In caso contrario, “si procederà con lo strumento dell’avocazione”

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha “richiamato” gli assessori del governo regionale affinché intervengano subito contro “l’inaccettabile ritardo” che di frequente si registra “nell’adozione dei provvedimenti attuativi delle leggi”.  Una circostanza che – sottolinea Schifani in una nota – è causa di “nocumento per i cittadini e, in molti casi, rallenta l’efficacia delle norme per lo sviluppo e l’economia” della Sicilia.

Per queste ragioni, il presidente ha esplicitamente invitato tutte le strutture regionali ad attenersi al “rigoroso rispetto dei termini previsti” dalle leggi, operando quando possibile anche con anticipo, e, nel caso in cui questi non fossero espliciti, “a considerare un termine massimo di trenta giorni”.

In caso contrario, “si procederà con lo strumento dell’avocazione”. Nella stessa comunicazione, inoltre, Schifani ha chiesto agli assessori di approfondire i contenuti della Relazione della Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana, in merito al sistema dei controlli interni e sui controlli negli anni 2022-2023 e di “attivare ogni iniziativa utile” per superare definitivamente le criticità rilevate dalla magistratura contabile.
 

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