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Cronaca

Catania, chiusura campagna referendaria, il “Sì Day” in Piazza Mazzini con musica e performance

Si tratta di “un momento di mobilitazione collettiva che punta a rafforzare l’adesione al voto e a sostenere le ragioni del Sì ai cinque quesiti che troveremo nella cabina elettorale” dicono gli organizzatori

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Appuntamento oggi in Piazza Mazzini a Catania, per l’evento conclusivo della campagna referendaria per il “Sì” in vista della consultazione nazionale dell’8 e 9 giugno. “Sì Day” è l’ultima manifestazione pubblica promossa dal Comitato Referendario di Catania, un momento di “mobilitazione collettiva che punta a rafforzare l’adesione al voto e a sostenere le ragioni del Sì ai cinque quesiti che troveremo nella cabina elettorale” dicono gli organizzatori.

La manifestazione avrà inizio alle ore 19 con gli interventi di associazioni, partiti e movimenti che in questi mesi hanno animato il dibattito e costruito sul territorio una rete ampia di partecipazione civica.

Le voci saranno intervallate da interventi musicali. A concludere sarà Alfio Mannino, segretario generale di Cgil Sicilia.  A partire dalle ore 21 il programma si arricchirà con uno spettacolo dal vivo che vedrà la partecipazione di artisti amati dal pubblico.

Saliranno sul palco: Giama & The Soldiers of Peace (reggae giamaicano), Cazumba do Rio (cantautore e percussionista brasiliano), Ciauda & Bedda Famigghia (world music), Oumy Mbaye (percussionista e cantastorie senegalese), Valerio Cairone (polistrumentista), Vivo (pop elettronico d’autore), Luisa Biondo e Gianpiero Cannata (world e folk). Special guest della serata sono la giapponese Yoko Kawamoto (soprano) e il musicista palestinese Faisal Taher (ex Kunsertu). La performer Alice Ferlito (attrice e cantastorie) omaggerà la grande Rosa Balistreri. La conduzione sarà affidata a Luca Lisi (attore e performer). Direzione artistica a cura di Emanuele Di Giorgio. Format di Nati a Sud.

 

Cronaca

A19, incidente stradale mortale nei pressi svincolo Enna, traffico in tilt

E’ morto il conducente del Tir che è precipitato dal cavalcavia da un’altezza di almeno 12 metri e ha preso fuoco

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FOTO LIVESICILIA

Tragedia oggi sulla A19 la Catania- Palermo. E’ morto  il conducente del Tir che è precipitato dal cavalcavia poco primo lo svincolo per Enna, direzione del capoluogo siciliano.  Il mezzo è volato da un’altezza di almeno 12 metri e ha preso fuoco. Le fiamme si sono propagate nella valle raggiungendo anche la strada statale 192 che è stata chiusa al transito in direzione Calderai.

Rimane chiusa l’autostrada dallo svincolo di Enna, sia in direzione di Catania che di Palermo. A Enna bassa traffico è paralizzato. Sul posto sono al lavoro il corpo forestale, i vigili del fuoco e la polizia stradale.

Ed ancora si è registrato l’incendio di un altro TIR sulla SS 192 poco prima dello svincolo di Dittaino. Le fiamme hanno lambito un impianto di stoccaggio di rifiuti.  Sul posto la Protezione civile del Comune di Enna e i vigili del fuoco. L’incendio ha reso necessaria anche la chiusura provvisoria della strada statale 192 “della Valle del Dittaino”, ad Enna, dal km 0 al km 11. l traffico è deviato con indicazioni sul posto.

A causa di un incendio, l’autostrada A19 – già chiusa per incidente tra gli svincoli di Enna e Mulinello – è attualmente chiusa in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Caltanissetta e Mulinello.Il traffico è deviato con indicazioni sul posto. L’itinerario alternativo prevede la percorrenza delle statali SS626, SS117bis e SS121.

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Cronaca

Grammichele, si scaglia contro i Carabinieri intervenuti per soccorrerlo: denunciato

Un 38enne, probabilmente in preda ad allucinazioni dovute all’assunzione di droghe, stava distruggendo oggetti e mobili della sua abitazione

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Era già noto ai carabinieri per le sue pregresse vicissitudini giudiziarie, il 38enne di Grammichele che è stato denunciato dai militari della compagnia di Caltagirone per minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare una “Gazzella” era intervenuta presso l’abitazione del 38enne su richiesta del fratello di quest’ultimo che, molto preoccupato, aveva chiamato il 112 NUE perché il congiunto, probabilmente in preda ad allucinazioni dovute all’assunzione di droghe, stava distruggendo oggetti e mobili della sua abitazione.

Non appena giunti sul posto, come prima cosa, i carabinieri si sono assicurati che la moglie e i figli dell’uomo non fossero in casa e, difatti, si erano già allontanati per il timore di essere aggrediti; poi, i militari dell’arma hanno cercato di instaurare un dialogo con il 38enne che, però, invece di calmarsi, li ha minacciati di morte, paventando anche una presunta appartenenza ad organizzazioni malavitose.

Visto il persistente stato di agitazione dell’uomo i carabinieri hanno chiesto l’intervento di personale medico ma, all’arrivo dell’ambulanza, il 38enne, pur di non sottoporsi alla terapia calmante proposta dai dottori, ha aggredito i carabinieri con calci e pugni.

Ci è voluto l’intervento di una ulteriore pattuglia della locale stazione, di una della Polizia Locale e, infine, di suo fratello, per riportare alla calma l’uomo che, dunque, è stato trasportato in ospedale a Caltagirone.

 

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