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Cronaca

Palagonia, arrestato 27enne per violazione di domicilio e tentato furto

Il giovane ha litigato con la madre dalla quale avrebbe voluto del danaro per l’acquisto della droga. Ma il diniego della donna avrebbe spinto l’uomo a rubare anella casa del genitore per trafugare oggetti di valore, rivenderli e col denaro ricavato comprare lo stupefacente

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A Palagonia una donna di 50 anni ha denunciato il proprio figlio di 27 anni, arrestato dai militari dell’Arma con l’accusa di violazione di domicilio e tentato furto.

In particolare i carabinieri sono intervenuti in via Pietro Micca a seguito di una lite avvenuta in strada tra la donna e il figlio 27enne.  All’arrivo della pattuglia, però, la donna ha riferito ai carabinieri che quest’ultimo era già andato via e che alla base della lite, vi fosse il diniego della 50enne di soddisfare l’ennesima richiesta di denaro del figlio, alla quale lei si sarebbe opposta perché consapevole che il denaro sarebbe stato utilizzato per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Nel contempo, però, la donna ha manifestato ai carabinieri il timore che il figlio, non rassegnatosi, sarebbe forse andato via così velocemente per rubare all’interno della sua abitazione, come sarebbe accaduto in precedenza, oggetti di valore da rivendere e così procurarsi il denaro necessario per l’acquisto della droga.

I carabinieri si sono immediatamente diretti presso l’abitazione della donna, notando come gli infissi del primo piano fossero aperti. I militari sono entrati in casa trovando il giovane nella camera da letto della madre. Durante la perquisizione all’interno di un sacco di stoffa poggiato sul tavolo della cucina, hanno trovato una friggitrice che il giovane aveva già riposto con l’intento di rivenderla.

Il 27enne, in particolare, si sarebbe introdotto all’interno dell’abitazione utilizzando come appoggio un muro di recinzione e, da questo, avrebbe avuto accesso al balcone del primo piano, lasciato aperto dalla madre per consentire al cane domestico di circolare liberamente. L’arresto del giovane è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria che, inoltre, ha emesso nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

 

Cronaca

Catania, controlli attività commerciali: ristorante chiuso e ispezionati venditori ambulanti

Elevate sanzioni per 35 mila euro. Sequestrati anche degli alimenti donati successivamente alla Caritas

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La Polizia di Stato ha coordinato un’ulteriore attività di controllo al fine di verificare le autorizzazioni previste per la vendita degli alimenti e la tracciabilità dei prodotti alimentari offerti al pubblico, la regolarità delle posizioni lavorative e le condizioni di sicurezza sugli ambienti di lavoro.

Il controllo ha avuto come primo obiettivo sei venditori ambulanti di prodotti alimentari nella zona di Viale M. Rapisardi e Piazza 2 Giugno. Tutti i venditori controllati sono stati sanzionati dalla Polizia Locale annonaria per occupazione abusiva di suolo pubblico, mancanza delle autorizzazioni amministrative e dei requisiti professionali per la vendita di prodotti alimentari, con sanzioni complessive di circa 21 mila euro.

Anche il Corpo Forestale ha riscontrato numerose irregolarità, comminando sanzioni amministrative di un importo totale di 6000 euro. In particolare, è stata accertata l’assenza della documentazione relativa alla tracciabilità di prodotti ittici e ortofrutticoli, con conseguente sequestro di 80 kg di pesce, immediatamente distrutto poiché pericoloso per la salute umana, e di 300 kg di frutta mista, che dopo le necessarie verifiche è stata donata alla Caritas.

Il controllo è proseguito poi in un ristorante di cucina biologica nella zona di via del Bosco, dove la task force ha accertato numerose irregolarità e contestato varie sanzioni. In particolare, i tecnici del Servizio Veterinario e Igiene pubblica dell’Asp hanno applicato una sanzione di 1000 euro e adottato un provvedimento di chiusura immediata dell’attività per le carenze igienico-sanitarie e strutturali rilevate fino al ripristino delle stesse, mentre la Polizia Locale annonaria ha sanzionato il titolare per 1032 euro per violazione della normativa urbanistica e di sorvegliabilità.

L’Ispettorato territoriale del Lavoro ha, inoltre, constatato la presenza di due lavoratori in nero, comminando una sanzione di euro 4000 euro, e ha sospeso l’attività imprenditoriale applicando un’ulteriore multa di 2500 euro.

Saranno, inoltre, effettuati ulteriori accertamenti sulla documentazione che dovrà essere esibita al Corpo Forestale e al Servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro al fine di verificare ulteriori eventuali irregolarità.

 

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Cronaca

Acireale, 59enne arrestato dalla Polizia di Stato, deve scontare una pena di 17 mesi

L’uomo è stato riconosciuto colpevole per i reati di atti persecutori, lesioni, percosse, minaccia aggravata e porto abusivo di armi da punta o da taglio aggravato. Vittima la ex compagna

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La Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un pregiudicato di 59 anni residente a Tremestieri Etneo, riconosciuto colpevole per i reati di atti persecutori, lesioni, percosse, minaccia aggravata e porto abusivo di armi da punta o da taglio aggravato.

I fatti sono stati commessi a Pedara, l’8 gennaio 2021, e gli atti persecutori si sono protratti fino al 24 gennaio 2022.  Lo scorso 3 giugno è stata revocata la sospensione della carcerazione ed è stato ripristinato l’ordine di esecuzione per la carcerazione con il conseguente intervento dei poliziotti della squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale che hanno provveduto ad arrestare il pregiudicato 59enne e a trasferirlo nella Casa Circondariale Piazza Lanza, a Catania, per scontare l’intera pena stabilità dalla sentenza, emessa dalla Corte d’Appello di Catania e passata in giudicato il 16 marzo 2024.

L’uomo è stato condannato alla pena di 1 anno, 5 mesi e 10 giorni di reclusione per i reati per i quali è stato riconosciuto colpevole.  Il legale del condannato aveva richiesto che l’uomo potesse scontare la pena in regime di affidamento in prova ai servizi sociali, ma il Tribunale di Sorveglianza di Catania, con propria ordinanza, ha rigettato la richiesta, rilevando come il 59enne annoverasse pregiudizi penali per associazione per delinquere, truffa, falso e altro, oltre ad essere stato destinatario dell’Avviso orale nel 2023.

In particolare, nel provvedimento del giudice è stato evidenziato come il 59enne non sembrasse aver capito il danno prodotto con la propria condotta alla sua ex convivente.

Per dare esecuzione all’ordine di carcerazione, i poliziotti del Commissariato di Acireale hanno rintracciato l’uomo e l’hanno condotto negli uffici di polizia per gli adempimenti di rito, per poi provvedere al trasferimento in carcere.

 

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