Terremoto all’interno del Partito di Fratelli d’Italia a Paternò . La consigliera comunale Maria Barbara Benfatto, capogruppo consiliare di “Diventerà Bellissima”, ma tesserata con Fratelli d’Italia si autosospende dal partito di Giorgia Meloni e chiede la rimozione sia del coordinatore cittadino del partito Angelo Calenduccia che e del capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini.
“Sono stata, tra i pochissimi, a rispettare fino in fondo la linea del Partito di Fratelli d’Italia, di un’opposizione decisa, che altri hanno boicottato e tradito- si legge in una nota stampa della consigliera comunale- In assise civica ho portato avanti le indicazioni ricevute mentre coloro che hanno fatto il contrario non hanno mai avuto né richiami né conseguenze politiche.
Quando la mia posizione è stata esposta, invece di ricevere sostegno, mi sono ritrovata sotto accusa in una riunione, di coordinamento e gruppo consiliare, trasformata in un processo personale”. La Benfatto accusa il coordinatore cittadino del partito, Angelo Calenduccia di gestire in mordo “parziale, inconsistente e mai oggettivo il coordinamento”.
Per la Benfatto Calenduccia non seguirebbe la linea del partito, ma il suo unico timore sarebbe quello di perdere re il consenso interno dei consiglieri che “gli garantiscono le stellette del comando. A ciò si aggiunge l’atteggiamento del Capogruppo Alfio Virgolini, che ha mostrato inadeguatezza del ruolo, ponendo in essere metodi superati e logiche di potere che hanno indebolito l’opposizione e danneggiato la credibilità del Partito- ha detto la Benfatto- Un candidato sindaco, che ho sostenuto con convinzione in campagna elettorale e che adesso rinnego per i metodi che adotta nella gestione politica, improntata ad un’opposizione di facciata, mai incisiva e fatta solo di vuote parole. Pensiero che molti hanno, ma che nessuno esprime.
Non posso essere l’unico capro espiatorio delle politiche dissennate del gruppo consiliare di Paternò che nulla hanno a che fare con la serietà di una Politica incisiva”. Pertanto Maria Barbara Benfatto si è autosospesa dal partito “chiarendo da adesso che non si tratta né di un passo indietro rispetto alle battaglie che porto avanti per la città, né un cambio di casacca. Questo è un atto di chiarezza: prendendo le distanze da un metodo locale che non condivido, ma rimanendo saldamente ancorata ai valori del partito e ai suoi vertici regionali e nazionali, dal Presidente Gaetano Galvagno, che considero mio autentico riferimento politico, e al Deputato Francesco Ciancitto, nei quali ripongo affidamento. Rimango al servizio della città e dei cittadini che mi hanno dato e ogni giorno continuano a darmi fiducia e sostegno” si chiude così la nota stampa della Benfatto.
AGGIORNAMENTO ORE 19.15
“Nessuna fibrillazione interna al partito, ma solo il frutto di una sana dialettica, nel rispetto della libertà di pensiero dei diversi esponenti”. A parlare il deputato nazionale Francesco Ciancitto che interviene in merito al documento inviato oggi dalla consigliera comunale di Paternò, Maria Barbara Benfatto che annuncia la sua autosospensione dal partito, alla luce delle recenti diatribe, sfociate anche in un acceso dibattito in Consiglio comunale.

“Comprendo l’amarezza della consigliera comunale Benfatto – dice ancora l’on. Ciancitto -, per quanto accaduto anche in Consiglio comunale. Non è sola e mai lo sarà. Dobbiamo, però, riportare tutto ad un sano confronto politico, senza divisioni o fratture che non fanno bene al dialogo. Non disperdiamo il lavoro fatto fino ad oggi. Le fughe in avanti possono diventare deleterie. Abbiamo tutti insieme, con il valido supporto del coordinatore Calenduccia e con il capogruppo Virgolini, fatto crescere un gruppo oggi solido e forte che mira a far crescere una classe dirigente che l’intera città guarda con attenzione. Ripeto sono convinto che il dialogo sia l’arma vincente e al dialogo mi appello ancora una volta. Nei prossimi giorni convocherò il gruppo per appianare le divergenze e ritornare sulla strada intrapresa e che già da tempo tutti insieme percorriamo per il bene della città. Perché questo resta il nostro obiettivo: riportare Paternò fuori dal baratro in cui si trova oggi”.