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Cronaca

Catania, la Polizia di Stato bonifica la “voragine” di Piazza della Repubblica

L’intervento odierno fa seguito ad un primo accesso effettuato dai poliziotti nella giornata di mercoledì. In quella circostanza sono stati identificati cinque soggetti di nazionalità marocchina, risultati irregolari sul territorio nazionale e poi espulsi

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All’alba di oggi la Polizia di Stato, con il supporto dell’amministrazione comunale, ha effettuato un intervento presso un’area sciarosa presente tra Corso Sicilia e Via Sturzo. Ossia bonificata la “voragine” presente nella centralissima Piazza della Repubblica: obiettivo  assicurare l’esecuzione delle operazioni di bonifica e pulizia dell’area dove erano presenti alcune baracche e alloggi di fortuna.

Tali attività proseguiranno nei prossimi giorni. A garantire la cornice di sicurezza sono stati i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e del X Reparto Mobile, unitamente alla Polizia Scientifica.

Sono stati impiegati anche i droni in dotazione alla Questura di Catania. L’intervento odierno fa seguito ad un primo accesso effettuato dai poliziotti della Questura etnea nella giornata di mercoledì per verificare, anche a seguito delle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza, la presenza, in condizioni di pericolo per l’incolumità, di bivacchi e persone.

In quella circostanza sono stati fermati ed identificati cinque soggetti di nazionalità marocchina, risultati irregolari sul territorio nazionale e per questo motivo espulsi. Quello di oggi è il secondo intervento nell’area disposto dal Questore, Giuseppe Bellassai, per dare risposte anche alle segnalazioni di residenti di Corso Sicilia, riuniti in un comitato.

Nel primo intervento ha riguardato la rimozione con una gru della baraccopoli creata con rottami e metalli. A operazione completata l’area sarà restituita alla proprietà.

Cronaca

Catania, sospesa attività di un ristorante, all’esterno si è verificata una rissa

E’ stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del locale per 15 giorni

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La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente l’attività di un ristorante di via Garibaldi per comprovate esigenze di ordine e sicurezza pubblica.

Il provvedimento di sospensione ha la durata di 15 giorni ed è stato emesso dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.   A notificarlo al gestore sono stati i poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale”.

In particolare, alcune settimane fa fuori dal ristorante si è verificata una violenta rissa, scaturita per futili motivi, nel corso della quale sedie, sgabelli e tavoli sono stati usati come armi improprie.

I partecipanti alla rissa hanno messo a rischio l’incolumità dei clienti all’interno e all’esterno del locale, nonché quella delle altre persone che in quel momento si trovavano a passare.

Nei giorni seguenti, dalla disamina delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, gli agenti della Squadra Mobile sono stati in grado di ricostruire l’intera vicenda.

Pertanto, sulla base di quanto rilevato, ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del locale per 15 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS, che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

 

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Cronaca

Riposto, accolto dalla ex per scontare i domiciliari, si ubriaca e si scaglia contro la donna

L’uomo alla vista dei carabinieri è andato in escandescenze, pronunciando frasi offensive e minacciose, sia in lingua italiana che araba, cercando di aggredire fisicamente i militari

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I carabinieri del comando stazione di Riposto hanno arrestato un cittadino nordafricano di 35 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per aver accoltellato un connazionale la scorsa estate, in quanto si è reso responsabile di evasione e di aggressione nei confronti dei militari intervenuti per sedare un grave episodio di disturbo e disordine.

L’intervento, scaturito a seguito di una segnalazione per rumori molesti provenienti da un’abitazione del centro di Riposto, ha visto l’immediata attivazione della pattuglia della locale Stazione, supportata successivamente da una squadra della Sezione Radiomobile di Giarre, allertata in considerazione della nota pericolosità del soggetto coinvolto.

Giunti sul posto, i Carabinieri hanno sorpreso l’uomo mentre si trovava all’interno dell’appartamento dei vicini, intento ad inveire contro di loro, e quindi fuori dal luogo cui era ristretto per ordine dell’Autorità Giudiziaria.

Alla vista dei militari, il 35enne ha dato in escandescenze, rifiutandosi di seguirli, pronunciando frasi offensive e minacciose, sia in lingua italiana che araba, cercando poi di aggredire fisicamente i carabinieri.

I carabinieri, dopo aver bloccato l’uomo, hanno ricostruito l’accaduto: l’arrestato era stato ospitato dalla ex compagna ma, invece di esserle grato, avrebbe accampato sempre pretesti per litigare con lei e con i suoi familiari. E quella sera, probabilmente dopo aver alzato troppo il gomito, sarebbe arbitrariamente uscito dall’appartamento per poi aggredire verbalmente la donna e suo figlio.  L’uomo è finito in carcere.

 

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