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S.M. di Licodia: un “calcio” ai pregiudizi: Il SAI Celebra la Giornata Mondiale per i Rifugiati

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In occasione dell’esordio della settimana nella quale rientra la “Giornata Mondiale per i Rifugiati”, il Sai di S. M. di Licodia ha organizzato un evento sportivo, finalizzato a promuovere l’importanza dell’inclusione e dell’integrazione attraverso i sentimenti di collaborazione e cooperazione che lo sport evoca. Nello specifico, è stata realizzata una partita di calcio presso il campo sportivo licodiese, dove i protagonisti sono stati i beneficiari e l’equipe, del suddetto SAI. Tale attività, si è configurata come un momento di interazione sociale tra gli ospiti e gli abitanti autoctoni, dando vita a delle circostanze di aggregazione e di condivisione, nel corso delle quali sono stati interscambiate emozioni di gioia e allegria, generati da un sano e armonioso divertimento. Dalle performance calcistiche alla tifoseria, dai giochi ai momenti conviviali esperiti, il SAI ha ancora una volta commemorato la bellezza della diversità, che si configura come un valore aggiunto per la comunità locale, che accoglie gli ospiti del progetto sempre con disponibilità ed apertura, arginando pregiudizi e stereotipi negativi. Tutto ciò è stato possibile grazie alla magia che lo sport è in grado di generare, laddove quando lo sport unisce e si configura come uno strumento di socializzazione, conquista il potere di abbattere qualsiasi barriera, ribadendo l’importanza di una convivenza armoniosa tra tutti i popoli della Terra.

Cronaca

Paternò, tentata rapina ai danni del supermercato MD

I malviventi sarebbero fuggiti a mani vuote

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Tentata rapina intorno alle 18:30 di oggi ai danni dell’MD di via Arti e Mestieri a Paternò. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia che hanno subito acquisito le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza. Ad agire all’interno dell’esercizio commerciale due uomini con il volto travisato ed in mano un’arma da fuoco. Le indagini dovranno chiarire anche se si trattasse di un’arma giocattolo. I due uomini, secondo le prime informazioni, avrebbero tentato di forzare un registratore di cassa nel tentativo di portare via l’incasso, fallendo però nell’intento. Nelle fasi concitate, sarebbe anche caduto il caricatore dell’arma a terra. Ad attendere i due malviventi nel parcheggio esterno, un terzo uomo che si trovava alla guida di una Ford, pronto a fuggire insieme agli altri due. Secondo le prime informazioni, comunque, i due sarebbero fuggiti a mani vuote, non riuscendo ad aprire il registratore di cassa. All’interno del supermercato si è scatenato il panico con il fuggi fuggi generale di chi ha assistito alla scena.

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In Primo Piano

Catania, arrestato 58enne per spaccio di marijuana

Trovato con oltre 100 grammi di droga in casa. Il GIP ha convalidato l’arresto ai domiciliari che era stato disposto dal PM

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Durante una delle consuete operazioni di controllo del territorio finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 58 anni, residente nel quartiere Picanello di Catania, per detenzione di marijuana a fini di spaccio. L’arresto è stato effettuato dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura etnea.

La perquisizione domiciliare ha permesso agli agenti di rinvenire, in cucina, una pochette nascosta sopra il frigorifero contenente 21 dosi di marijuana già confezionate in involucri di cellophane trasparente, per un peso complessivo di 113 grammi.

All’interno dell’abitazione sono stati trovati anche strumenti per il confezionamento della droga, tra cui una macchina per il sottovuoto e numerose bustine in plastica, indizi che rafforzano l’ipotesi investigativa della finalità di spaccio.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti, è stato arrestato e posto ai domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero di turno. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’indagato è da ritenersi innocente fino a eventuale condanna definitiva.

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