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S.M. di Licodia, Caruso: “Sindaco prenda atto del fallimento e dia parola ai cittadini”

Il consigliere indipendente affonda il colpo sull’attività svolta dal Sindaco Giovanni Buttò e invoca il “tutti a casa”

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Quasi nove minuti di analisi, quella registrata in un’intervista al consigliere comunale indipendente di Santa Maria di Licodia Enrico Caruso, mirata a smontare punto per punto la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma presentata qualche giorno fa al civico consesso dal primo cittadino Giovanni Buttò (leggi la relazione). Secondo Caruso, l’opposizione portata avanti in consiglio è stata “pungolo” per l’amministrazione, grazie alle diverse interpellanze presentate o grazie all’approvazione del bilancio dello scorso anno avvenuta in tempi congrui. “Nonostante questo – ha commentato Caruso – il programma è rimasto carta straccia. Il sindaco deve fare un’analisi e dimettersi”. Ad essere criticate anche le assunzioni a tempo indeterminato, avvenute con il “ripescaggio” da altre graduatorie concorsuali. “Perchè non si prende consapevolezza del fallimento e si dà la parola ai concittadini? Facciamo una scelta di coraggio”, conclude il consigliere licodiese.

 

 

 

Cronaca

Paternò, la Polizia di Stato ricorda Giuseppe Randazzo, a 32 anni dalla morte in servizio

Il 22 giugno del 1993, Randazzo morì in un terribile incidente stradale avvenuto sull’autostrada A4 Milano – Venezia nei pressi di Calcinato (BS). Il sovrintendente era a bordo di una pattuglia della Polstrada, insieme ad un collega, impegnato in un servizio di scorta ad un carico eccezionale

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Questa mattina a Paternò, presso la chiesa di Santa Barbara, è stata celebrata una messa, in ricordo del Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Giuseppe Randazzo. La Santa Messa è stata officiata dal Cappellano della Polizia di Stato, Padre Salvatore Interlando, insieme a Padre Salvatore Magrì.

Alla cerimonia hanno partecipato i familiari del Vice Sovrintendente Randazzo, il Viceprefetto Fabio Magnano, il Questore di Catania Giuseppe Bellassai, il Tenente Colonnello Francesco Cantarella del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, il Dirigente del Commissariato di Adrano Vincenzo Sangiorgio, il Capitano Marco Savo della Compagnia Carabinieri di Paternò, il Capitano Niccolò Prosperi della Guardia di Finanza di Paternò, il Comandante della Polizia Municipale Antonino La Spina, il Sindaco di Paternò Nino Naso, l’Assessore Antonello Longo, i membri dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato- Sezione di Catania nonché semplici cittadini.

Sono passati 32 anni da quel tragico episodio in cui, il 22 giugno 1993, Randazzo morì in un terribile incidente stradale avvenuto sull’autostrada A4 Milano – Venezia “Serenissima”, nei pressi di Calcinato (BS).

Il sovrintendente Randazzo, a bordo di una autopattuglia della Polizia Stradale, insieme ad un collega, era impegnato in un servizio di scorta ad un carico eccezionale, quando un camion, che procedeva appena dietro, sbandò per un colpo di sonno del suo guidatore ed investì la pattuglia, scaraventandola contro l’automezzo che gli agenti stavano scortando.

Nell’urto il serbatoio dell’auto di pattuglia prese fuoco e il Vice Sovrintendente Randazzo morì stritolato nell’impatto tra i due camion, mentre il collega che era con lui riportò gravissime ferite per le quali morì poco dopo.

Durante la commemorazione, il Questore Giuseppe Bellassai ha sottolineato “l’importanza di mantenere vivo il ricordo di tutti i Caduti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la loro vita per i valori di giustizia, legalità e spirito di servizio nello svolgimento del loro dovere”.

Il sindaco di Paternò, Nino Naso ha evidenziato che “nel ricordare Giuseppe Randazzo, rendiamo omaggio non solo al suo impegno e al suo sacrificio per la comunità, ma anche al valore della sua famiglia e dei colleghi, che preservano con rispetto la sua memoria”

Successivamente, al cimitero monumentale di Paternò, il Questore, alla presenza dei familiari di Giuseppe Randazzo, ha deposto una corona di alloro sulla tomba in ricordo del sacrificio del sovrintendente.

 

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Cronaca

Riposto, controlli in una casa di riposo, denunciato legale rappresentante cooperativa

Accertate violazioni su sicurezza, lavoro irregolare e obblighi amministrativi

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I carabinieri del comando stazione di Riposto e quello del Nucleo ispettorato del lavoro hanno effettuato un accesso ispettivo presso una casa di riposo per anziani sita nel comune ripostese.

Durante il controllo, i militari hanno verificato il rispetto delle norme a tutela della sicurezza dei lavoratori, accertando che il legale rappresentante della cooperativa che gestisce la struttura, un 48enne di Giarre, aveva omesso di sottoporre il personale dipendente alla prescritta sorveglianza sanitaria periodica.

Sulla base degli indizi raccolti, l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. I carabinieri, nel corso del controllo, hanno inoltre accertato violazioni amministrative a carico del 48enne, tra cui la mancata comunicazione all’autorità locale di pubblica sicurezza delle generalità delle persone ospitate nella casa di riposo.

Controllati anche i lavoratori della struttura, complessivamente quattro ed uno di questi è risultato privo di regolare contratto di lavoro. Per tali violazioni, sono state contestate due ammende per un importo complessivo di 2.455 euro e una maxi sanzione pari a 8.898 euro per “lavoro nero” e violazione delle norme sulla tracciabilità delle retribuzioni.

I controlli, che mirano a garantire la sicurezza dei lavoratori e il pieno rispetto delle normative di settore, proseguiranno su tutto il territorio della provincia di Catania anche nei prossimi giorni.

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