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Sicilia, Controcorrente e Avs chiedono dimissioni di Galvagno e Amata

Mentre PD e M5 stelle hanno chiesto al governatore Schifani di venire in aula a riferire sulle inchieste che riguardano il Presidente dell’Ars e l’Assessore Regionale al Turismo

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FOTO ANSA

A Palermo si è tenuta una conferenza stampa all’ARS tenuta Controcorrente, Europa Verde Sinistra Italia per parlare del caso del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e dell’assessore regionale Elvira Amata: “Si è superato il limite, quello che emerge dall’indagine che coinvolge il presidente dell’Ars Galvagno e l’assessore Amata fa toccare il punto più basso per questo Parlamento”.

A dirlo  Ismaele La Vardera leader di Controcorrente. Il resto dell’opposizione ossia Pd e 5 Stelle avevano organizzato un sit-in di fronte Palazzo d’Orleans per chiedere al presidente della Regione di tenere un dibattito d’aula sulle recenti vicende giudiziarie che coinvolgono governo e maggioranza: “Pd e 5 Stelle sbagliano a non chiedere le dimissioni di Galvagno e Schifani – ha aggiunto La Vardera – mi auguro firmino la mozione di sfiducia che stiamo presentando all’Ars. Al di là dell’aspetto giudiziario c’è una questione morale sotto gli occhi di tutti, se si andasse al voto oggi i siciliani non voterebbero per la ‘Banda Bassotti'”.

“Sono un garantista ma a prescindere dagli aspetti giudiziari emerge chiaramente una gestione delle risorse pubbliche a fini privati e per rafforzare i collegi elettorali, questo è inaccettabile” ha detto Pierpaolo Montalto segretario regionale Sinistra italiana.

Per Alessandra Minniti e Fabio Giambrone, co-portavoce di Europa Verde Sicilia “è necessario lavorare per costruire un’alternativa al centrodestra in vista delle prossime scadenze elettorali e questo percorso non può prescindere dal dialogo con Pd e 5 Stelle, ma rispetto ad alcuni temi non ci può essere ambiguità. Non aver partecipato alla manifestazione non è stata un’occasione persa, dobbiamo però lavorare per costruire un’alleanza che sappia guardare avanti insieme”.

Da parte loro PD e M5 stelle hanno chiesto al governatore Schifani di venire in aula “a riferire” sulle inchieste che riguardano il presidente dell’Ars Galvagno e l’assessore regionale al Turismo Amata. “Basta al sistema clientelare che da tempo caratterizza la gestione dei fondi regionali”.

“Dire che la gestione dei fondi per il turismo e per la cultura è poco trasparente è un eufemismo. I soldi della Regione Siciliana vengono usati in maniera assolutamente personale, padronale e clientelare. Noi vogliamo dire veramente basta, perché purtroppo questo governo Schifani ci sta umiliando di fronte all’Italia intera” dice Valentina Chinnici, deputata regionale del Pd che parla a nome del partito perché il segretario regionale, Antony Barbagallo, è a Roma per l’elezione delle autorità portuali siciliane.

“Non chiediamo le dimissioni di Galvagno e Amata, perché siamo garantisti e attendiamo prima di capire se ci sarà un rinvio a giudizio dei protagonisti di queste vicende, ma intanto stiamo aspettando certamente un atto di umiltà da parte di chi ci governa, infatti, quello dai giornali è assolutamente imbarazzante” aggiunge.

“Siamo qui per confrontarci con i colleghi del partito democratico e con gli altri colleghi dell’Assemblea Regionale siciliana perché siamo pronti a bloccare l’aula se il Presidente Schifani non viene all’Ars a rispondere alle nostre richieste” dice Nuccio Di Paola, coordinatore del M5S Sicilia.

 

Cronaca

Gravina di Catania, 26enne nicolosita denunciato per resistenza a pubblico ufficiale

Dai controlli è emerso che il ragazzo non aveva mai conseguito la patente ma, nonostante tutto, si era messo alla guida del veicolo, noleggiato poco prima da un suo amico

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I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno denunciato un 26enne di Nicolosi con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.  In piena notte, erano circa le 02.30, la “gazzella” stava eseguendo dei controlli dinamici delle autovetture in transito quando, percorrendo la via Carrubbella, ha notato un’utilitaria il cui conducente, poi identificato per il 26enne, accortosi della presenza dei carabinieri, ha dato gas al motore tentando di “sfuggire” alla loro vista.

Immediata la reazione dei militari che, ovviamente, non hanno perso d’occhio quell’auto che, per scappare, ha anche imboccato alcune vie contromano, peraltro a forte velocità, fino a quando non è entrata in una via senza sbocco.

Il fuggitivo ha, dunque, immediatamente abbandonato l’autovettura, cercando di fuggire a piedi ma l’equipaggio, nonostante il buio, lo ha raggiunto e bloccato.

I successivi controlli hanno consentito di accertare che il ragazzo non aveva mai conseguito la patente ma, nonostante tutto, si era messo alla guida del veicolo, noleggiato poco prima da un suo amico. Il  26enne è stato denunciato a piede libero; gli sono state contestate anche le infrazioni al codice della strada di cui si è reso autore scappando.

 

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Cronaca

Belpasso, controllo in due attività commerciali del centro cittadino

“Sospesa l’attività di un pub per lavoro nero, riscontrate carenze igieniche in una pizzeria- dicono dalla Questura etnea- elevate sanzioni per 27 mila euro”

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Continuano i controlli straordinari alle attività commerciali del territorio del catanese.  A Belpasso  i poliziotti hanno controllato due attività commerciali, un pub e una pizzeria, contestando sanzioni per oltre 25.000 euro e sequestrando 180 chili di prodotti alimentari privi del necessario requisito della tracciabilità.

All’interno del pub, l’Ispettorato del lavoro ha rilevato la presenza di 3 lavoratori in nero su un totale di 6 dipendenti; per un quarto dipendente sono in corso ulteriori accertamenti. Comminate al titolare sanzioni per un totale di 11.700 euro. “Dal momento che in passato era stata già accertata un’analoga situazione – dicono dalla Questura di Catania- è stata elevata contestualmente una maxi-sanzione di 5000 euro. E stata  prevista la sospensione dell’attività, in attesa che il titolare provveda a regolarizzare le posizioni lavorative e a pagare i verbali entro i termini di legge”.

Sempre sul fronte della sicurezza sul lavoro, sono scattate sanzioni per un ammontare di circa 3.100 euro per la carenza degli spogliatori e per la mancanza di visite mediche dei lavoratori.

In cucina, invece, sono stati trovati diversi alimenti non tracciati, per cui, oltre al sequestro dei prodotti, è stata contestata la sanzione di 1.500 euro.

Per quanto riguarda il controllo nella pizzeria, invece, il personale dell’Asp di Catania ha rilevato alcune carenze igienico-sanitarie, elevando  sanzioni per 1.000 euro. “Anche in questo caso  in cucina sono stati trovati prodotti senza la documentazione attestante la tracciabilità- affermano dalla Questura-  per cui gli alimenti sono stati sequestrati e si è proceduto ad elevare una sanzione di 1.500 euro. Inoltre, il titolare è stato sanzionato per 2.000 euro per il mancato aggiornamento della scheda di monitoraggio”.

I poliziotti del commissariato di Adrano e del Reparto Prevenzione Crimine, coadiuvati dagli agenti della Polizia Locale, hanno pattugliato strade e piazze della città e hanno istituito diversi posti di controllo in modo da presidiare gli accessi e verificare il rispetto delle norme del Codice della strada.

Sono stati fermati diversi automobilisti e motociclisti indisciplinati: due di loro hanno circolato senza aver effettuato la revisione periodica dei loro mezzi, che, quindi, sono stati sospesi dalla circolazione, e un terzo è risultato sprovvisto dell’assicurazione per la responsabilità civile, con conseguente sequestro amministrativo dell’autovettura.

Complessivamente  sono state identificate 116 persone, di cui 20 già note alle forze dell’ordine, e sono stati controllati 47 veicoli, tra auto, moto e scooter, con sanzioni per circa 1.200 euro.

 

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