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Cronaca

Catania, allerta rossa per rischio incendi, previste temperature elevate

“I sindaci sono invitati ad attivare le procedure previste nel piano comunale di emergenza per prevenire e gestire eventuali situazioni di crisi” scrivono dalla protezione civile regionale

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Non si arresta la mossa del caldo africano. Il dipartimento regionale della protezione civile ha emanato pero oggi un’allerta “rossa” per rischio incendi: prevista un’ALTA pericolosità incendi in quattro province della Sicilia: Caltanissetta, Catania, Enna e Messina. Si prevedono temperature molto elevate.

“Le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto elevata e propagazione estremamente veloce” si legge nell’avviso della protezione. I sindaci sono invitati ad attivare le procedure previste nel piano comunale di emergenza per prevenire e gestire eventuali situazioni di crisi”.

Sono stati raddoppiati i turni dei vigili del fuoco del comando provinciale.

Cronaca

Belpasso, presi dai Carabinieri due rapinatori della gioielleria di via V. Emanuele

I due arrestati sono stati condotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza. Indagini in corso per individuare il terzo complice

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I carabinieri della Stazione di Belpasso, supportati dalle competenze scientifiche del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche RIS di Messina e della Sezione Investigazioni Scientifiche SIS del Comando Provinciale di Catania, hanno identificato due autori della violenta rapina avvenuta il 3 aprile scorso presso una gioielleria di via Vittorio Emanuele.

In particolare tre individui sono entrati all’interno del negozio fingendosi clienti interessati all’acquisto di preziosi. Dopo aver carpito la fiducia dei titolari, li hanno aggrediti: uno dei rapinatori ha estratto una pistola minacciando l’uomo, mentre un complice armato di coltello ha bloccato la donna.

I due coniugi sono stati colpiti con calci e pugni e poi immobilizzati con del nastro adesivo, mentre i malviventi hanno svuotato la cassaforte e le vetrine del negozio, riempiendo una borsa della spesa con il bottino.

Un terzo complice è intervenuto poco dopo per completare il colpo e cercare di manomettere il sistema di videosorveglianza, senza però riuscirci grazie alla prontezza della vittima. I tre sono infine scappati a bordo di una berlina nera.

Quando i gioiellieri sono riusciti a liberarsi hanno chiamato i carabinieri che, immediatamente giunti sul posto, hanno avviato le indagini. Attraverso l’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza e la raccolta delle testimonianze di alcuni passanti e altri commercianti della zona, i militari dell’Arma sono risaliti a un 36enne residente a Paternò, già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Le immagini estrapolate dalle telecamere, combinate con le foto segnaletiche dell’uomo presenti nella banca dati delle Forze dell’Ordine, hanno confermato l’identità del rapinatore.

Fondamentali anche le analisi tecniche svolte dal RIS di Messina, che ha isolato frammenti di impronte digitali dal nastro adesivo usato durante la rapina. L’elaborazione di tali tracce, infatti, ha portato all’identificazione di un secondo soggetto, un 40enne residente nella stessa zona.

Grazie al meticoloso lavoro degli inquirenti, è stato possibile ricostruire in dettaglio il percorso dei rapinatori sia per raggiungere la gioielleria che per darsi alla fuga, e ciò grazie anche alle telecamere di videosorveglianza cittadine e alla localizzazione del veicolo utilizzato dai malviventi; l’autovettura  è stata ripresa mentre, subito dopo il colpo, si è allontanata dal luogo della rapina e, proprio seguendone il percorso, i carabinieri sono riusciti a recuperare anche i telefoni cellulari sottratti alle vittime, gettati via durante la fuga.

I due rapinatori sono stati condotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza. Indagini in corso per individuare il terzo complice.

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Cronaca

Randazzo, coltelli a bordo e tentano di eludere i controlli: due denunciati

Sequestri, denunce e sanzioni anche per guida in stato d’ebbrezza e droga

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Nelle scorse ore, i militari della Compagnia di Randazzo, con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, hanno condotto un servizio coordinato nei comuni di Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Maniace, concentrandosi sia sulle zone urbane che su quelle rurali.

Durante un posto di controllo a Piedimonte Etneo, i Carabinieri hanno fermato un 58enne di origine albanese, alla guida di un’utilitaria. Insospettiti dall’alito vinoso dell’uomo, i militari hanno eseguito l’alcoltest: il risultato ha evidenziato un tasso alcolemico di quasi 1,50 g/l, ben oltre i limiti consentiti. Per il conducente è scattato il ritiro immediato della patente.

A Linguaglossa, in località Terremorte, una pattuglia della Stazione locale, insieme ai colleghi del C.I.O., ha intercettato un’auto di grossa cilindrata che tentava di eludere un controllo con una manovra repentina. I Carabinieri sono riusciti a bloccare il veicolo e a identificare i due giovani a bordo, di 22 e 23 anni. La successiva perquisizione ha portato al rinvenimento di una dose di marijuana nelle tasche di uno dei due.

Controlli anche a Maniace, dove i militari hanno fermato due uomini del posto, di 54 e 47 anni, che viaggiavano su una piccola utilitaria. I due si sono mostrati subito nervosi, tentando di evitare l’ispezione. La perquisizione ha però portato alla luce due coltelli a serramanico e un tagliacarte in acciaio con lama lunga 12 cm, nascosto nel portaoggetti. Entrambi sono stati denunciati a piede libero per porto abusivo di armi, con relativo sequestro dei coltelli. Resta, naturalmente, la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

Nel complesso, durante l’operazione sono stati controllati 35 veicoli e 50 persone. Sono state contestate due violazioni al Codice della Strada e un veicolo è stato sospeso dalla circolazione per mancata revisione da anni.

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