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In Primo Piano

Palagonia, pioggia di controlli per contrastare fenomeni di illegalità

Posti di blocco negli snodi centrali e controlli negli esercizi commerciali

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Capillare attività di controllo da parte della Polizia della Strada svolta ieri nel territorio di Palagonia finalizzata a prevenire fenomeni di illegalità diffusa e a garantire la sicurezza dei cittadini.

L’intervento ad ampio raggio è stato coordinato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone, coadiuvati dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, e si è sviluppato su più fronti in modo da verificare, contestualmente, il rispetto delle norme del Codice della Strada e il possesso delle autorizzazioni amministrative da parte delle attività commerciali.

Pattugliate le strade centrali e periferiche di Palagonia e istituiti numerosi posti di controllo, dislocati nelle zone con maggiore densità veicolare per monitorare le condotte di automobilisti e motociclisti.

Complessivamente sono state identificate quasi 200 persone, di cui 58 già note alle forze di Polizia, e controllati 50 veicoli, tra auto e scooter. Numerose le sanzioni contestate agli indisciplinati alla guida.

Ai controlli, sette automobilisti sono risultati sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile e cinque sprovvisti di revisione periodica del mezzo, aspetti che hanno determinato, oltre all’applicazione delle sanzioni pecuniarie, il sequestro amministrativo e la sospensione dalla circolazione dei mezzi.

Sanzioni e decurtazione dei punti sulla patente per cinque automobilisti che, non appena si sono accorti della presenza dei poliziotti, hanno tentato invano di sbarazzarsi dello smartphone che tenevano in mano mentre guidavano, gettandolo all’interno delle auto.

Un’altra significativa fase dei controlli dei poliziotti del Commissariato di Caltagirone ha riguardato le verifiche delle licenze previste dalla legge da parte dei titolari di quattro attività commerciali.

Nello specifico, sono stati controllati due bar, ai cui titolari sono state contestate irregolarità di carattere amministrativo, con sanzioni ai titolari dei bar per complessivi 1.232 euro. I poliziotti hanno rilevato in un bar l’assenza di Scia e la mancata esposizione della tabella degli orari di lavoro e in un altro esercizio, oltre all’assenza della tabella degli orari di lavoro, la mancata indicazione dei prezzi.

Controlli anche in due centri scommesse con sanzioni pari a 2.064 euro per irregolarità di carattere amministrativo. Nei confronti di questi ultimi sono state elevate sanzioni anche per l’assenza sul posto del titolare della licenza e/o del preposto in violazione dell’art. 8 TULPS, che prevede che le autorizzazioni di polizia sono personali e che, quindi, l’attività soggetta a licenza non può essere svolta da un semplice dipendente.

Non a caso, proprio in concomitanza del periodo estivo, la Questura di Catania ha intensificato le azioni di controllo in tutto il territorio provinciale, di giorno come di notte, per prevenire la commissione di reati predatori, prestando particolare attenzione alle fasce più deboli maggiormente esposte al rischio di rimanere vittime di furti, rapine e truffe.

Ulteriori azioni di controllo nel territorio di competenza del Commissariato di Caltagirone sono già in programma nei prossimi giorni.

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Paternò, blackout elettrico: gravi disagi in zona Scala Vecchia

Il sindaco Naso ha incontrato l’Enel per chiedere la rapida risoluzione della problematica

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Proseguono da oltre 24 ore i gravi disagi causati dall’interruzione della fornitura elettrica che sta interessando diversi quartieri della zona Scala Vecchia. L’emergenza, iniziata nella giornata di ieri, ha coinvolto numerose arterie del centro abitato, creando notevoli difficoltà sia ai residenti che alle attività commerciali. Le vie maggiormente interessate dal blackout sono via Fiume, via De Amicis, via Martoglio, via Bari e via Rosolino Pilo, dove centinaia di famiglie stanno vivendo ore di disagio. La situazione sta causando disagi particolarmente gravi, tanto che alcune famiglie hanno deciso di trasferirsi temporaneamente altrove in attesa del ripristino del servizio.

Questa mattina, diversi cittadini esasperati, hanno incontrato il sindaco Nino Naso per segnalare l’urgenza della risoluzione di tale problematica. Il primo cittadino ha immediatamente rassicurato la popolazione, confermando di essersi recato insieme all’assessore Gulisano e la Polizia Municipale presso la sede Enel per sollecitare un intervento rapido e risolutivo. “Sono in costante contatto con i vertici di Enel per il guasto” ha scritto su Facebook il primo cittadino. “Si tratta di un problema non di competenza comunale, ma lo sto seguendo con la massima attenzione. Comprendo il disagio che state vivendo e sto facendo tutto il possibile per sollecitare un rapido intervento. La situazione è monitorata costantemente e resto operativo per ogni aggiornamento. I miei cittadini sono la mia priorità e non siete soli.”

Sarebbero ben 82 i ticket attivati dalla società elettrica a seguito delle segnalazioni pervenute dai cittadini. Un numero che evidenzia chiaramente l’ampiezza del problema e l’urgenza di una soluzione definitiva. Particolarmente preoccupante è la condizione di alcuni anziani che hanno segnalato l’impossibilità di utilizzare macchinari medici essenziali per le proprie cure domiciliari o di climatizzatori in queste ore di particolare innalzamento delle temperature. Anche le attività commerciali della zona stanno subendo pesanti ripercussioni economiche, con negozi e esercizi pubblici costretti a operare in condizioni di estrema difficoltà o, in alcuni casi, a sospendere temporaneamente l’attività.

Dal canto suo, l’Enel ha assicurato che le squadre tecniche sono già operative sul territorio per individuare e riparare il guasto che ha causato l’interruzione. La società ha confermato l’attivazione di tutti i protocolli di emergenza per garantire il ripristino del servizio nel più breve tempo possibile. La cittadinanza attende ora sviluppi concreti, auspicando che gli interventi tecnici in corso possano riportare la normalità in nel più breve tempo possibile.

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Catania, isolato un caso di West Nile Virus (Febbre del Nilo) in un cavallo

Inviate ai Comuni le indicazioni operative per rafforzare la sorveglianza entomologica e attuare le misure di contenimento per le zanzare unico vettore responsabile della trasmissione della malattia negli equini e nell’uomo.

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Confermato un caso di West Nile Virus (Wnv) in un cavallo ospitato presso un allevamento equino nel Catanese. L’individuazione tempestiva è stata possibile grazie al costante monitoraggio svolto dai servizi del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Catania nell’ambito del Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (Pna) 2020–2025.

A seguito della segnalazione di sintomi clinici compatibili con l’infezione, sono stati effettuati i prelievi necessari. Al momento, l’animale non presenta ulteriori complicanze. In conformità ai protocolli sanitari, sono state già inviate ai Comuni le indicazioni operative per rafforzare la sorveglianza entomologica e attuare le misure di contenimento per le zanzare unico vettore responsabile della trasmissione della malattia negli equini e nell’uomo.

 

“La rete di monitoraggio veterinario e la collaborazione degli allevatori e dei veterinari liberi professionisti si sono rivelate fondamentali per garantire un intervento rapido ed efficace – dichiara il direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, Emanuele Farruggia -. È essenziale mantenere alta la vigilanza durante i mesi estivi, periodo in cui la circolazione del virus è più intensa, e rafforzare la cooperazione fra le Istituzioni”.

 

Sono state, inoltre, attivate, dall’Uoc Sanità Animale diretta da Francesco La Mancusa, tutte le misure previste dal Pna, che includono la notifica del caso nel Sistema Informativo Siman, l’avvio della sorveglianza clinica negli allevamenti di equidi nell’area circostante, il potenziamento della sorveglianza entomologica e la comunicazione formale alle autorità sanitarie regionali e locali, ciascuna per i propri adempimenti.

 

“Oltre alle misure già attivate – aggiunge La Mancusa – è importante chiarire che, sebbene cavalli e uomini possano contrarre l’infezione da West Nile Virus, non sono in grado di trasmetterla ad altri: entrambi sono considerati ospiti a fondo cieco e non partecipano alla catena epidemiologica. Si precisa inoltre che non vi è alcun rischio per la sicurezza alimentare legato al consumo di prodotti di origine animale. Resta fondamentale il ruolo attivo della cittadinanza nella prevenzione: anche semplici accorgimenti individuali, come eliminare i ristagni d’acqua o proteggersi dalle punture di zanzara, possono contribuire concretamente a contenere la diffusione del virus”

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Le strutture del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria continueranno a monitorare con attenzione l’evoluzione epidemiologica e a fornire aggiornamenti puntuali. Ulteriori attività di sorveglianza sono già state programmate a partire da questa mattina.

 

Il West Nile Virus (Wnv) si trasmette principalmente tramite la puntura di zanzare infette, in particolare della specie Culex pipiens. La trasmissione avviene esclusivamente tramite la puntura della zanzara vettore e non per contatto diretto tra persone o per via aerea.

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