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Politica, l’ARS approva la manovra ter con 27 voti a favore e 15 contrari

La Regione mette sul tavolo 339 milioni di euro per affrontare alcune delle sfide più urgenti: emergenza idrica, sostegno agli enti locali e sistema sanitario

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L’ Ars ha approvato con voto finale la manovra ter, 27 voti a favore e 15 i contrari.

Rinviati a settembre gli emendamenti aggiuntivi e i cosiddetti fondi per i territori, pari a 35 milioni di euro.

La nuova manovra finanziaria predisposta dal governo Schifani, approvata oggi dall’Assemblea regionale siciliana, mette sul tavolo 339 milioni di euro per affrontare alcune delle sfide più urgenti della Regione, con un’attenzione particolare all’emergenza idrica, al sostegno agli enti locali e al sistema sanitario.

Uno dei punti cardine riguarda proprio la crisi idrica: vengono destinati 11 milioni alla protezione civile per far fronte alla siccità e agli eventi calamitosi, mentre 32 milioni saranno impiegati per garantire il funzionamento dei dissalatori a Trapani, Gela e Porto Empedocle. Ulteriori risorse, pari a 6,2 milioni, andranno alla progettazione di interventi nelle dighe.

Per aiutare i Comuni a far fronte ai maggiori costi nella gestione dei rifiuti, sono stati stanziati 45 milioni, premiando con una quota maggiore (25 milioni) quelli che hanno raggiunto almeno il 60% di raccolta differenziata. Sempre agli enti locali sono destinati 15 milioni per progetti di videosorveglianza e oltre 8 milioni per l’acquisto di nuovi scuolabus.

C’è spazio anche per la manutenzione del territorio: 55 milioni andranno alla riqualificazione straordinaria delle strade provinciali e 5 milioni serviranno per interventi nelle scuole pubbliche.

Particolare rilievo viene dato anche alla spesa sociale. Rifinanziata la linea B della legge sulla povertà: agli enti che si occupano di accoglienza e ricovero di indigenti vengono destinati 3 milioni di euro. Il fondo per le persone con disabilità viene incrementato di altri 10 milioni, a dimostrazione di un impegno crescente sul fronte dell’inclusione.

Infine, un investimento strategico da oltre 66 milioni, distribuito nel prossimo triennio, sarà dedicato alla sanità. L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi di attesa e rendere i servizi più accessibili a tutti i cittadini.

“Abbiamo realizzato l’obiettivo di approvare la manovra in tempi record, garantendo l’interesse dei siciliani, alla pronta approvazione del disegno di legge. Tutto questo nel pieno rispetto delle regole del Parlamento, che hanno consentito al governo Schifani di difendersi dai tentativi ostruzionistici delle opposizioni”. Così l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino commenta l’approvazione della manovra ter da parte dell’Assemblea regionale siciliana.

“In sole 48 ore – afferma l’assessore – e a meno di un mese dall’approvazione in giunta del disegno di legge, l’Aula ha cosi varato una manovra che prevede maggiori spese per 339 milioni di euro nel 2025, 64 milioni nel 2026 e 68 milioni nel 2027. Si tratta di interventi che danno alla Sicilia e ai siciliani risposte su numerosi temi come le strade provinciali, la sicurezza, le liste di attesa nella sanità, gli extracosti nel settore dei rifiuti gravanti sui Comuni, la siccità e il sociale”

“Con grande senso di responsabilità, ed entro i tempi stabiliti, l’Assemblea Regionale Siciliana ha esitato una manovra che va incontro alle istanze dei siciliani dando risposte, nello specifico, in settori cruciali quali sanità, siccità, contrasto alla povertà, ambiente e protezione civile- ha detto il presidente ARS Gaetano Galvagno-  Desidero ringraziare tutte le forze politiche con la speranza che si possa ristabilire l’equilibrio tra maggioranza e opposizione che ha caratterizzato a lungo questa legislatura.  Un sincero ringraziamento al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che è rimasto in aula per tutte le votazioni dell’articolato accompagnando il percorso di approvazione della manovra”.

 

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