L’UGL, in una nota, punta l’indice e denuncia la carenza strutturale che mina l’attività del corpo dei vigili del fuoco nel territorio etneo.
Specie d’estate, la frequenza degli incendi, rivela le difficoltà cui vanno sistematicamente incontro i vigili del fuoco, chiamati a mettere a rischio la vita nel tentativo di domare le fiamme con pochi uomini e pochi mezzi.
“Ogni estate la provincia di Catania è messa a dura prova dagli incendi, ma i vigili del fuoco continuano a lavorare con organici ridotti e mezzi insufficienti” –spiegano il segretario provinciale Ugl, Giovanni Musumeci, e il segretario provinciale Ugl Vigili del fuoco, Salvo Ponte, che parlano di “turni straordinari e sforzi enormi” richiesti quotidianamente agli operatori.
Tra gli ultimi episodi, sottolineano, l’incendio di un centro di raccolta rifiuti, che ha richiesto tre giorni di interventi e ha sprigionato una nube di fumo nero visibile in gran parte della città. “Nonostante la pericolosità di questi scenari – affermano – i pompieri continuano a mettere a rischio la loro vita senza avere il supporto necessario”.
A peggiorare il quadro è anche la mancata realizzazione della nuova caserma promessa nella zona industriale, “un’area infestata da sterpaglie e già teatro di numerosi incendi, dove la presenza di una struttura dedicata sarebbe fondamentale per la rapidità degli interventi”.
“È tempo che dalle parole si passi ai fatti – concludono Musumeci e Ponte –. Servono più uomini, più mezzi e nuove infrastrutture per affrontare con serietà e responsabilità un’emergenza che ormai non è più straordinaria, ma quotidiana”.