L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato, dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, da immagini satellitari e da osservazioni di campagna effettuati in area sommitale, che nella giornata di ieri, l’attività stromboliana al cratere di sud-est è gradualmente diminuita sia in intensità sia nel numero delle esplosioni.
Sono state registrate rare e blande emissioni di cenere molto diluita che si disperdevano rapidamente in area sommitale. Per ciò che concerne l’attività effusiva, la bocca di quota 3200 m s.l.m. è inattiva e il campo lavico associato è fermo ed in raffreddamento. Persiste l’emissione lavica dalla bocca di quota 2980 m s.l.m. anche se con un tasso di alimentazione che è in graduale diminuzione.
Dal punto di vista sismico è stato osservato un moderato e continuo decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Con una lieve variazione rispetto ai giorni precedenti le localizzazioni delle sorgenti del tremore vulcanico son risultate confinate in un settore poco a nord-est del cratere di sud-est, ad una quota di circa 2500 m sopra il livello del mare.
Negli ultimi due giorni l’attività infrasonica è stata parecchio discontinua con una netta tendenza alla diminuzione nelle ultime 24 ore. Dall’analisi delle serie di deformazione del suolo, non sono state rilevate variazioni significative sulle stazioni delle reti GNSS e clinometrica, mentre lo strainmeter DRUV ha rilevatoa un’inversione di tendenza con la fine della lenta depressurizzazione che ha accompagnato questa fase eruttiva, già dalle prime ore di giorno 31 agosto. La depressurizzazione totale osservata è di circa 60 nanostrain
sia in intensità sia nel numero delle esplosioni.
Sono state registrate rare e blande emissioni di cenere molto diluita che si disperdevano rapidamente in area sommitale. Per ciò che concerne l’attività effusiva, la bocca di quota 3200 m s.l.m. è inattiva e il campo lavico associato è fermo ed in raffreddamento. Persiste l’emissione lavica dalla bocca di quota 2980 m s.l.m. anche se con un tasso di alimentazione che è in graduale diminuzione.
Dal punto di vista sismico è stato osservato un moderato e continuo decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Con una lieve variazione rispetto ai giorni precedenti le localizzazioni delle sorgenti del tremore vulcanico son risultate confinate in un settore poco a nord-est del cratere di sud-est, ad una quota di circa 2500 m sopra il livello del mare.
Negli ultimi due giorni l’attività infrasonica è stata parecchio discontinua con una netta tendenza alla diminuzione nelle ultime 24 ore. Dall’analisi delle serie di deformazione del suolo, non sono state rilevate variazioni significative sulle stazioni delle reti GNSS e clinometrica, mentre lo strainmeter DRUV ha rilevatoa un’inversione di tendenza con la fine della lenta depressurizzazione che ha accompagnato questa fase eruttiva, già dalle prime ore di giorno 31 agosto. La depressurizzazione totale osservata è di circa 60 nanostrain.