Udienza ieri a Catania davanti al GUP Fabio Di Giacomo Barbagallo per gli indagati nell’ambito dell’ inchiesta antimafia “Mercurio” scattata lo scorso febbraio e che vede imputate 25 persone, per le quali il GUP deve esprimersi sul rinviarle a giudizio.
Nell’udienza odierna c’è da registrare la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dai Comuni di Catania, Misterbianco e Ramacca, della Regione Siciliana e del ministero dell’Interno. Con l’operazione Mercurio, coordinata dalla Dda etnea, i carabinieri del ROS hanno fatto luce sulla capacità della famiglia Santapaola Ercolano di “penetrare all’interno della pubblica amministrazione per coltivare i propri interessi economici nel settore degli appalti pubblici”.
Il gup Fabio Di Giacomo Barbagallo si è riservato di sciogliere le riserve nella prossima udienza, fissata per il 7 ottobre. Tra gli imputati per cui la pm Raffaella Vinciguerra ha chiesto il giudizio ci sono il deputato regionale Giuseppe Castiglione, ex presidente del Consiglio comunale di Catania, ex capogruppo del Mpa All’ars ed ex componente della commissione Antimafia, accusato di voto di scambio assieme all’ex consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa.
Secondo l’accusa, i due avrebbero sottoscritto un accordo con il clan Santapaola-Ercolano per riuscire a vincere la competizione elettorale nella quale si erano candidati. Le contestazioni riguardano le Regionali del 2022 per Castiglione – che si è dimesso dalla commissione regionale Antimafia, ma non dall’Ars – e le Comunali del 2021 a Misterbianco per Marchese.
I due indagati sono difesi dall’avvocato Salvo Pace. La ‘famiglia’ mafiosa di Ramacca, invece, secondo la Dda, si sarebbe adoperata per sostenere l’elezione, avvenuta, del sindaco Nunzio Vitale e del consigliere comunale Salvatore Fornaro, poi eletto vice presidente del consiglio comunale. I due si sono poi dimessi. Tra gli imputati c’è anche Rosario Bucolo, ritenuto un esponente del gruppo mafioso del Castello Ursino specializzato in estorsioni, che ha iniziato a collaborare con la giustizia.