Lontano dalle corti barocche e dalle celebrazioni anniversarie, il Conservatorio “V. Bellini” di Catania ha omaggiato Johann Sebastian Bach in un’occasione davvero speciale, lo scorso venerdì 19 settembre.
Con il patrocinio della Regione Siciliana e del MUR, un concerto e un volume dedicati ai 340 anni della nascita del compositore, il Clavicembalo ben temperato (BWV 870-893), Libro II, costituiscono il cuore del progetto promosso dal Dipartimento di Tastiere. Oltre a essere un’opera fondamentale che celebra il genio di Bach, il Clavicembalo ben temperato è stato definito da alcuni come un “tributo al tempo e ai numeri, che sono lo specchio di Dio”, dove la musica diventa il mezzo scelto per misurare il Tempo. Tuttavia, resta da chiedersi se le nuove generazioni condividano ancora questa visione. Il progetto, infine, si pone come una traccia per la memoria futura.

Il lavoro non si è limitato solo alla pubblicazione del volume, ma comprende anche la kermesse bachiana, con 18 giovani allievi del Conservatorio che si sono impegnati in una sfida coraggiosa: l’esecuzione integrale dei 24 Preludi e Fughe. Un’impresa che ha visto protagonisti pianisti, clavicembalisti e organisti, impegnati nella realizzazione di questo monumento musicale.
Nel pomeriggio di venerdì scorso, con il caldo di fine estate, nell’Auditorium del Conservatorio la presentazione del volume è stata affidata alla prof.ssa Lina Maria Ugolini, che ha spiegato la lunga e approfondita ricerca su Bach, arricchita dal contributo di numerosi docenti e musicisti di spicco.
Tra le firme che hanno contribuito al volume figurano i nomi di Salvatore Carchiolo (docente di Clavicembalo), Alessandra Artifoni (docente di Clavicembalo), Mario Ruffini, Antonio Marcellino (docente di Storia della Musica), Fred Scott, Melù Anastasio (docente di Solfeggio), Eiji Hashimoto, Giuseppe Montemagno (docente di Storia della Musica), Giulia Gangi (docente di Pianoforte), Marina Leonardi (docente di Didattica della Musica), Roberto Carnevale (docente di Didattica della Musica), Chiara Bertoglio, Robin A. Leaver, Joseph Kerman e la stessa Ugolini (docente di Storia della Musica).
La prefazione del volume è stata scritta dal presidente del Conservatorio, Avv. Carmelo Galati, che ha sottolineato come questo lavoro rappresenti il compimento di un progetto avviato tre anni fa, in occasione delle celebrazioni per il trecentenario del Primo Libro del Clavicembalo ben temperato di Bach. La presentazione del secondo volume segna così la conclusione di un percorso di grande rilevanza, completato con il concerto che ha celebrato l’evento straordinario.

Il direttore dell’ente musicale, il Maestro Epifanio Comis, che sta per concludere il suo secondo mandato, lasciando la “bacchetta” al maestro Giovanni Anastasio, ha commentato con soddisfazione il completamento di questo ambizioso progetto triennale, che ha visto l’esecuzione integrale dell’opera. “Sono profondamente contento di vedere realizzato questo grande lavoro”, ha dichiarato, “e non posso fare a meno di esprimere il mio sincero apprezzamento per l’entusiasmo e l’impegno dimostrati dagli allievi nell’affrontare un’opera tanto monumentale, simbolo dell’arte universale.”
A differenza dei giovani coristi delle fredde cattedrali tedesche, che si facevano gioco della musica di Bach, per gli studenti del Conservatorio questo progetto è stato una sfida stimolante e impegnativa, che ha coinvolto giovani pianisti, molti dei quali ormai prossimi alla laurea biennale. Danilo Barbera, Manuela Catania, Davide D’Alcantari, Sophia Di Giovanni, Sofia Gallipoli, Silvio Greco, Tian Lan, Flavio Marchese, Salvatore Mastrosimone, Emanuele Pino, Dario Rapisarda, Matteo Bortolazzi, Andrea Scirè, Alessandro Restifo. L’esecuzione di Elena Guglielmino al clavicembalo e di Leone Cartalemi e Diego Scaglione all’organo ha arricchito ulteriormente l’evento. Come ha sottolineato il presidente Galati, tutto è stato realizzato sotto la guida esperta e qualificata di docenti di altissimo livello.
Concludendo, il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania ha dimostrato, ancora una volta, di essere una realtà di prestigio nel panorama musicale nazionale e internazionale. Un luogo dove tradizione e innovazione si fondono, dando vita a progetti di grande valore artistico e culturale.