L’aria che si respira attorno al Paternò Calcio è pesante. Dopo mesi di malcontento e promesse disattese, Curva Sud e Irriducibili Paternò, hanno scelto di alzare la voce. I due gruppi storici del tifo paternese, da sempre colonna portante del sostegno alla squadra, hanno diffuso un comunicato, ciascuno per parte, durissimo contro la dirigenza, accusata di inefficienza, incompetenza e di aver tradito le aspettative con proclami mai rispettati.
Gli obiettivi lanciati in grande stile – la Serie C in tre anni e addirittura la Serie B in cinque – si sono trasformati oggi in un incubo retrocessione. Una distanza siderale tra parole e fatti che ha incrinato in modo irreversibile il rapporto tra società e tifoseria organizzata.
Per i gruppi ultras, il Paternò non appartiene a chi lo compra, ma a chi lo ama e lo sostiene da sempre ed è per questo, pur prendendo le distanze dalla gestione attuale, promettono di non abbandonare mai i colori rossoazzurri.
Dunque, la Curva Sud comunica, a malincuore, che a causa di tutto non seguirà più questi fantomatici, incompetenti e bugiardi.
“Non crediamo più neppure alle parole del presidente Yaya Kyrdi in quanto ad oggi, ha solo detto tante chiacchiere non derivanti da fonti sicure ma vere e proprie bugie.
La squadra non si allena in casa, non gioca in casa, non è stata neppure creata una pagina ufficiale, non abbiamo nulla di nulla. Gli allenamenti vengono svolti 4 volte a settimana, come se si trattasse di una squadra di giovanissimi. Non è stato inserito un allenamento infrasettimanale doppio. Non è stato scelto un direttore sportivo, ruolo che sarebbe stato riservato ad un certo Concetto Papa, che sino ad oggi si è occupato solo ed esclusivamente di settore giovanile. Tutto questo non rispecchia per niente una squadra ed una società di serie D.”
Quanto agli Irriducibili Paternò, anche loro, come detto, “comunicano con fermezza la propria decisione di non seguire la squadra in questa stagione finché questa società rimarrà alla guida del nostro amato Paternò. Abbiamo assistito, con amarezza, a mesi di improvvisazione, promesse mai mantenute e all’approssimazione nell’organizzazione della nuova stagione sportiva.
Una dirigenza che non sa cosa significhi portare il peso e l’onore di una città intera, che non ha il minimo rispetto per la storia del Paternò e per la passione di chi questa maglia la vive ogni giorno sulla pelle. Da Gustavo Rantuccio a Concetto Papa, Dirigenti che con la loro gestione approssimativa e disastrosa, hanno trascinato la società nel ridicolo, dimostrando di non avere né idee né competenze per guidare un progetto importante in una piazza blasonata come Paternò. In tutto questo disastro, va sottolineata un’ulteriore vergogna: l’assenza totale di comunicazione con la tifoseria. Nessuna parola chiara, nessuna spiegazione, nessuna presa di responsabilità. Noi non saremo complici di questo fallimento annunciato. Per questo invitiamo l’attuale società a fare un passo indietro: mettersi da parte per il bene del Paternò e della sua tifoseria, senza ulteriori prese in giro, senza trascinare ancora più a fondo questa squadra, affinché possano nascere nuove prospettive e nuove energie in grado di ridare dignità al nostro calcio.Il nostro amore per il Paternò non è in discussione. La nostra fede non la può sporcare nessuno. Ma fino a quando questa gente resterà seduta al comando, la gradinata B rimarrà vuota. Perché il Paternò è della sua gente, non degli incapaci che lo hanno distrutto.”
Ed intanto, oggi, il Paternò Calcio per la terza giornata, gioca a Torre Annunziata, contro il Savoia. Una gara di cui conosciamo solo il nome dell’avversario.