Importante riconoscimento per lo psichiatra licodiese Giuseppe Seminara e il suo libro “Entychema”, che lo scorso 21 settembre ha ricevuto il Premio della Critica – sezione narrativa e saggistica – all’Etnabook – Festival Internazionale del Libro e della Cultura 2025, tenutosi nella suggestiva cornice di Cortile Platamone del Palazzo della Cultura di Catania. Un riconoscimento, quello consegnato a Seminara, per un’opera che rappresenta la sintesi di quasi trent’anni di esperienza nel campo della riabilitazione psichiatrica residenziale, in Comunità Terapeutico-Riabilitative (CTA) per pazienti psichiatrici cronici .
“Per la straordinaria capacità di Giuseppe Seminara di intrecciare con maestria narrazione e approfondimento” si legge nella motivazione della giuria “offrendo al lettore un viaggio coinvolgente e riflessivo nel cuore di Entychema. La sua scrittura vibrante e il suo impegno nel trasmettere emozioni e significati profondi, rendono questo libro un contributo prezioso alla letteratura contemporanea. Un riconoscimento meritato per avere saputo catturare l’essenza di temi complessi con semplicità e originalità”.
Attraverso questo libro, l’autore traccia un percorso di riflessione su un tema ad alta complessità qual è quello della cura psichiatrica e dell’intervento psicoriabilitativo in particolare. L’impostazione narrativa del libro, più letteraria e solo in parte tradizionalmente scientifica, vuole rendere la lettura aperta ad una platea più ampia di quella di settore, nella convinzione che la riabilitazione, in quanto recupero di un’appartenenza sociale e culturale ad un contesto, passi attraverso il coinvolgimento di figure sociali e di competenze culturalmente più eterogenee.
In tal senso, le storie narrate nel libro tracciano un discorso sugli aspetti più professionali della riabilitazione psichiatrica, sulla sua complessità, sulle zone d’ombra della malattia mentale cronica, su contesti di cura spesso chiamati a rispondere a richieste simultanee, diverse, non sempre facilmente conciliabili e, talvolta, addirittura in netto ed inconciliabile contrasto tra di loro. Ma, soprattutto, sono queste storie che, più e meglio di altre, ci danno la possibilità di cogliere nei pazienti una dimensione umana ed esistenziale che la malattia tende a celare alla vista, ma che mai riesce ad annientare. Sono queste storie che nel libro di Seminara sostanziano gli Entychema, gli incontri “ispirati e dettati dal caso” (Tyche, nella mitologia greca, è la dea della Sorte, della casualità, del destino), imprevedibili rispetto al senso che possono dare al nostro cammino esperienziale, alla nostra visione del mondo e del nostro “mondo interno” in particolare.
Sono questi “entychema”, la loro narrazione, il racconto delle storie di vita di cui sono portatori, a voler stimolare riflessioni sulla sofferta esistenzialità di persone che la malattia sembra esiliare dal mondo delle relazioni, sulla “solitudine”, sulla non facile e non sempre possibile condivisione di sentimenti e pensieri difficili da decifrare, esulanti dall’ortodossia del pensiero. Scorrono sulle pagine sentimenti di colpa, di espiazione, di perdono, di esaltazione egoica, sorprendenti epifanie che si possono nascondere nelle pieghe di un pensiero malato, di un delirio o di un’allucinazione. Una lettura che diventa “ascolto profondo”, un ascolto che permetta di accogliere, più che il contenuto letterale, le “immagini” suggestive che le storie rimandano e che dentro di noi riecheggiano, allora, può forse aprire il lettore ad una possibile e migliore comprensione dell’altro e forse di sé stesso.
L’AUTORE
Giuseppe Seminara, medico psichiatra e psicoterapeuta ora in pensione, è stato Responsabile Sanitario in Comunità Terapeutiche per utenti psichiatrici, prima di lavorare, dal 2016 al 2023, presso il Centro Alzheimer-Psicogeriatria del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Catania. Come docente a contratto, ha insegnato Psichiatria nel corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università di Messina (nell’Anno Accademico 2008-2009). Dal 2015 ad oggi, sempre a contratto, insegna Tecniche di animazione teatrale, nel corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, presso l’Università degli Studi di Catania.Dal 1998 al 2000 è stato Consigliere Regionale della SIPSS (Società Italiana di Psichiatria Sezione Sicilia) e, dal 2005 al 2007, Consigliere regionale della SIRP (Società Italia di Riabilitazione Psicosociale) Sezione Sicilia, di cui è tutt’ora Socio Onorario. Il 7 aprile 2017, a Catania, gli è stato conferito il Premio Internazionale all’Impegno Sociale “Livatino, Saetta, Costa”. Autore di diversi libri e pubblicazioni, in massima parte concernenti temi di propria competenza professionale, ha al suo attivo anche la pubblicazione di vari articoli giornalistici su periodici locali.