Connect with us

In Primo Piano

Catania, apripista per una democrazia diretta e partecipata

La città metropolitana di Catania apre alla futura elezione diretta del sindaco metropolitano: è la prima in Italia

Pubblicato

il

Parte da Catania un primo passo verso il ritorno a una gestione più partecipata degli enti metropolitani, che finora sono stati caratterizzati da meccanismi elettivi di secondo livello (eletti da sindaci e consiglieri comunali, non dai cittadini).

La recente approvazione di un emendamento innovativo allo Statuto, rende la Città metropolitana di Catania la prima in Italia a prevedere la possibilità del ripristino dell’elezione diretta del sindaco metropolitano. La modifica è stata proposta dai sindaci etnei di Forza Italia e redatta dal capogruppo provinciale Ninni Anzalone.

L’emendamento, votato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei sindaci, ha ottenuto 26 voti favorevoli – tutti da esponenti del centrodestra – e 4 astensioni, e recepisce le indicazioni della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la sovrapposizione tra il ruolo di sindaco del comune capoluogo e quello di sindaco metropolitano.

Tra i firmatari, i sindaci di Misterbianco, Acireale, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo, Nicolosi, Bronte e Viagrande.

Lo Statuto, modificato in tal senso, è stato infine approvato all’unanimità. Perché la riforma possa tradursi concretamente in elezione diretta, sarà comunque necessario un intervento normativo a livello nazionale.

«Con l’ok all’emendamento di Forza Italia – spiega il capogruppo FI Ninni Anzalone, estensore dell’emendamento – Catania diventa apripista in Italia per archiviare finalmente la governance di secondo livello per le ex Province. Questa è la battaglia di Forza Italia e del centrodestra per porre rimedio ai danni della Legge Delrio e delle riforme di Crocetta. Ora la palla passa all’Ars che, ai sensi proprio della Legge Delrio, può subito dare seguito al nostro nuovo Statuto legiferando in tal senso. Il nostro emendamento interviene in maniera chiara: come indicato dalla Corte Costituzionale, vengono separate le figure del sindaco di Catania da quella del sindaco metropolitano, quella sovrapposizione che oggi limita l’efficacia amministrativa del ruolo. A Palazzo dei Normanni il compito di stabilire il sistema elettorale. Un ringraziamento a tutte le forze politiche del centrodestra che hanno sostenuto l’iniziativa».

«Rivolgo un apprezzamento al lavoro della squadra di Forza Italia nella Città metropolitana di Catania – aggiunge l’eurodeputato Marco Falcone, segretario provinciale FI a Catania – per l’impegno a superare un sistema che non funziona e che ha indebolito rappresentatività democratica e capacità operativa delle ex Province. Siamo da sempre per l’elezione diretta di sindaco metropolitano e dei consiglieri provinciali, lavoriamo con i nostri rappresentanti nelle istituzioni per raggiungere l’obiettivo e ridare parola alla gente». Il nuovo articolo 17 dello Statuto della Città metropolitana di Catania prevede adesso che “Il Sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo, salvo procedere all’elezione diretta del sindaco metropolitano e del consiglio metropolitano, con il sistema elettorale che sarà determinato con legge regionale“.

Si tratta di un passo degno di rilievo, poiché essendo il primo caso in Italia, questa scelta potrebbe influenzare altre Città metropolitane e riaccendere il dibattito politico nazionale sul ruolo e sull’elezione diretta di questi enti.

Articoli di tendenza

Testata giornalistica online Registrazione Tribunale di Catania al n. 2/2023 del 16/03/23 RG n.1487/2023
Proprietario/Editore: Associazione Aitna Press, via G.B. Nicolosi n.12 Paternò. Pec: aitnapress@pec.it - Direttore Responsabile: Dott. Luca Crispi tessera ODG n. 168347