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Biancavilla, ospedale al centro di una “diatriba” Partito Democratico e sindaco Bonanno

La questione riguarda la nuova rete ospedaliera, ritenuta lesiva dai DEM per quanto riguarda il numero dei posti di letto e dei servizi sanitari, soddisfacente, invece, per il sindaco che sottolinea il fatto che si assisterà ad un potenziamento del nosocomio

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L’Ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla al centro di un botta e risposta tra il Partito Democratico e il sindaco Antonio Bonanno.
La questione ruota attorno alla nuova rete ospedaliera, varata dal Governo Schifani, ritenuta lesiva dai democratici per quanto riguarda il numero dei posti di letto e dei servizi sanitari, soddisfacente, invece, per il sindaco Bonanno che sottolinea come, in realtà, si assisterà ad un potenziamento del nosocomio biancavillese.

Nello specifico, per la segreteria locale e per la consigliera comunale di Opposizione i posti letto sono in diminuzione, una “contrazione delle aree operative vitali per un presidio d’urgenza”, si legge in un post pubblicato sui social. I democratici snocciolano alcuni numeri relativi ai posti letto della Terapia intensiva che da 8 passerebbero a 4, della Chirurgia generale da 10 a 6, dell’Ostetricia e Ginecologia da 10 a 8 e Ortopedia da 10 a 9.

Il sindaco Antonio Bonanno, invece, sostiene che siano “fake news” perché “oggi l’ospedale conta 57 posti letto (50 ordinari e 7 in day hospital) e con la nuova rete ospedaliera, i posti letto salgono a 93 (87 ordinari e 6 in day hospital. Addirittura, secondo quanto riferito da Bonanno in un post sui social, ci sarebbero nuovi reparti: cardiologia, pneumologia, malattie infettive e unità coronarica, tutti rispettivamente con 4 posti letto.

Bonanno invita i democratici a visitare due reparti, nello specifico Radiologia “già un reparto d’eccellenza per il quale è previsto l’acquisto di nuovi macchinari” e il Laboratorio analisi che – secondo quanto sottolineato da Bonanno – è stato ristrutturato e non esagero se dico che è il più bello e funzionale dell’Asp etnea”.

Il Partito Democratico ribatte richiamando le schede ufficiali che farebbero riferimento soltanto a “posti letto di appoggio, senza personale dedicato, senza emodinamica” giungendo alla conclusione che il documento approvato dalla Regione “mostra un ospedale di base depotenziato, fuori dalle reti d’urgenza e con un Pronto soccorso privo di strumenti essenziali”. A riguardo, Bonanno evidenzia che “nelle sedi istituzionalmente preposte, il PD non ha presentato alcuna proposta”.

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