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Cronaca

Alla “fiera del falso” sequestrati milioni di articoli e denunciate 13 persone

Controlli a commercianti e grossisti di Catania, Misterbianco, Paternò, Acireale e Giarre

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Un servizio di controllo della guardia di finanza di Catania ha consentito di sequestrare 7 milioni di prodotti illegali (soprattutto articoli di abbigliamento ed elettronica) e a denunciare 13 persone, tra operatori commerciali e grossisti, tra Catania, Misterbianco, Paternò, Acireale e Giarre.

In particolare, in un esercizio commerciale di Paternò, gestito da un cittadino cinese, i militari della locale Compagnia hanno sequestrato oltre 150 giocattoli e gadget contraffatti, riproducenti noti personaggi dei cartoni animati (Spiderman, Batman, Superman, Dragon Ball, Avengers, Frozen, Peppa Pig), nonché capi di abbigliamento di importazione riportanti la fallace indicazione“Made in Italy”.

In un punto vendita all’ingrosso di Misterbianco gestito da un cinese, le Fiamme gialle hanno sequestrato, per violazione delle norme del Codice del Consumo, diversi prodotti elettrici che non riportavano le indicazioni ed istruzioni d’uso in lingua italiana, nonché migliaia di articoli per la cosmesi privi delle indicazioni sulla composizione organolettica utili a far prevenire al consumatore possibili rischi per la sua salute.

A Catania, in prossimità dell’area della “Fera ‘o luni”, i Baschi Verdi di Catania hanno sequestrato centinaia di supporti audiovisivi posti in vendita da una persona di origine africana.

I finanzieri della Tenenza di Acireale nel corso delle numerose manifestazioni, soprattutto canore, tenutesi presso il Pal’Art, hanno sorpreso diversi venditori abusi, di origine napoletana, intenti a commerciare gadgets contraffatti riportanti loghi registrati dei diversi artisti

A Giarre, infine, all’interno di un esercizio commerciale, anche questo gestito da un cittadino cinese, i finanzieri hanno sequestrato oltre 255mila articoli di bigiotteria e accessori per cosmesi illegali che non riportavano anch’essi le indicazioni previste dal Codice del Consumo.

I titolari delle attività commerciali e venditori abusivi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi e/o segnalati alla Camera di Commercio etnea, per la vendita di prodotti non in linea con le prescrizioni previste dalle norme relative alla sicurezza dei prodotti.

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Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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ambiente

Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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