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Cronaca

Catania, scoperta una lavanderia self-service abusivamente allacciata alla rete elettrica

Le attività dell’attività commerciale, particolarmente energivore, si sarebbero svolte senza alcun costo per il titolare

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Proseguono i controlli ad ampio raggio della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei furti di energia elettrica, sia nel contesto di abitazioni private, sia per quanto riguarda le attività commerciali.

 

Dopo i diversi interventi effettuati negli ultimi mesi dai poliziotti della Questura di Catania in diversi quartieri della città, gli agenti del commissariato di Borgo Ognina hanno effettuato una serie di accurate verifiche in una nota lavanderia self service nei pressi di piazza Lincoln.

 

Sin dalle prime fasi dei controlli, i poliziotti hanno constatato alcune anomalie nell’allaccio del contatore alla rete elettrica, per cui è stato richiesto l’intervento di una squadra di tecnici della società che gestisce il servizio di distribuzione dell’energia.

Le intuizioni dei poliziotti di “Borgo Ognina” hanno trovato una rapida conferma negli accertamenti specialistici che hanno rivelato il sistema escogitato dal titolare della lavanderia per rifornire l’attività di energia elettrica a costo zero.

 

Infatti, attraverso delle opere murarie, l’uomo, un catanese di 69 anni con precedenti per reati contro il patrimonio, aveva creato un collegamento per bypassare il contatore con l’installazione di un cavo direttamente alla rete alla rete elettrica pubblica. Il foro di passaggio del cavo verso l’esterno era stato nascosto dietro ad una lampada d’emergenza.

In questo modo, le attività della lavanderia particolarmente energivore si sarebbero svolte senza alcun costo per il titolare, con le singole lavatrici che sarebbero state alimentate interamente mediante l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.

 

I tecnici hanno disattivato i collegamenti, eliminando il cavo e ripristinando le normali funzioni del contatore dell’attività commerciale, nonché le condizioni di sicurezza dell’impianto elettrico, a garanzia della sicurezza e dell’incolumità dei clienti e dei residenti della zona. Infatti, il metodo utilizzato per bypassare il contatore, oltre ad un illecito consumo di energia, determina un serio pericolo perché diventa altamente probabile il rischio di andare incontro a corto-circuiti e incendi.

 

Dalle prime verifiche effettuate sul posto, è stato stimato un prelievo irregolare di energia da parte dell’attività commerciale per un valore presunto di oltre 10 mila euro, cifra che il titolare dovrà adesso corrispondere per poter riprendere l’attività lavorativa.

Per le sue condotte, i poliziotti del Commissariato “Borgo Ognina” hanno arrestato il 69enne per il reato di furto aggravato di energia elettrica.

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